Re: R: Re: [ecologia] teoria eurocentrica

["Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>]

On 15/07/2009 at 10.09 giume at libero.it wrote:

>Mi dispiace ma non concordo con le osservazioni di D'Antonio.
>E' il caso di ricordare che ogni giorni si produce cibo per circa 12 
>miliardi 
>di persone mentre oltre un miliardo muoiono di fame e circa un miliardo e 
>700 
>milioni muoiono di diabete e di gotta per il troppo cibo.
>Il problema si può riassumere in questo: equa distribuzione delle
>risorse, 
>sovranità alimentare per ogni popolo e rispetto dell'impronta ecologica
>(Gaia 
>è 
>quella che è e le sue risorse sono quelle che sono).
>Non sfugge certo a D'Antonio che alcuni stati fra cui la Cina hanno 
>acquistato in altri paesi poveri (in Africa soprattutto) oltre 33 milioni 
>di 
>ettari di terra, quale dispensa alimentare per il futuro. Non c'è più 
>bisogno 
>di colonizzare con le guerre o con i protettorati, basta comprarsele le 
>terre!
>Credo che ci sia un pò di confusione su quelle che dovrebbero essere
>nelle 
>analisi le priorità .
>
>Cari saluti.
>Giuseppe Messina - Caserta




Per caso questa:

http://it.wikipedia.org/wiki/Caserta

è la tua Caserta?

Per caso ti trovi in Campania, quella Regione d'Italia che è costretta a farsi arrivare risorse da tutte le parti del mondo, perché è così sovrappopolata che pro capite ai Campani spetta la miseria della miseria della miseria di appena:

2300 mq a persona!!!

Quello Campano è il tuo ideale di vita? Il totale massacro del territorio ad opera di una specie invasiva ed  onnidivorante? Da dove pensi che ti viene tutto il necessario a riempire la tua impronta ecologica, foss'anche la meno pesante che si possa avere? Dall'area di Caserta?


Ma andando oltre, dì un po' un'altra cosa: non è mica che sei uno STATALE?

Non sarai mica uno STATALE?!

Perché gli STATALI possono dire e fare quello che vogliono tanto chi li caccia? Vista la loro onnipresente, potentissima, organizzazione che se la suona, se la canta e se la balla tutta da sola, in perfetto stile di casta e di mafia.

Gli STATALI ancor oggi accaparrano l'intera Funzione Pubblica del Paese. Gli STATALI sono un rimasuglio ottocentesco di pretto stampo monarchico. Ed è difficile trovare uno STATALE che va contro un altro STATALE. Questa è la sola ragione per la quale gli STATALI, qualsiasi fesseria dicano e facciano, qualsiasi corrotta condotta tengano, nessuno, finora, li ha potuti cacciare.

Gli STATALI sono gente che non si confrontano con la realtà della vita, con lo stato reale delle cose. Col posto fisso, a stipendio fisso, che glie frega se il mondo se ne va in rovina? Mica è gente abituata a dover fare i conti con la realtà, gente per bene, che campa solo se ci azzecca e se sbaglia muore di fame.


Vedi, se sei un Uomo Libero, se non sei uno STATALE, allora possiamo comunicare e trovare insieme qual'è la verità sulla questione demografica (che ormai parla da sola e non ha più bisogno di nessuno per affermarsi).

Ma se non sei un Uomo Libero, nel caso tu fossi uno STATALE, che comunicazione può esserci tra noi? Che comunicazione può esserci tra gli STATALI ed i CITTADINI? Solo impositiva, solo dispotica, ad opera dei primi sui secondi!


Chiunque tu sia, è tempo che gli STATALI se ne vadano tutti via dai Pubblici Uffici!

Ecco chi sono gli STATALI:


http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org

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Magistrati, l'ultracasta. Le "inaudite" verità sulla "madre di tutte le caste" (Bompiani, pagg.259, 17 euro)
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http://Mafia-genera-Mafia.hyperlinker.org


I giornali, i motori di ricerca, sono pieni delle malefatte degli STATALI.

E l'unico STATALE buono è quello che si dichiara favorevole all'

http://equo-impiego-pubblico-a-rotazione.hyperlinker.org


Perché chiunque fa parte di questa abietta cricca antidemocratica ed antirepubblicana, che s'è appropriata del sacro BENE COMUNE, della COSA PUBBLICA, della RES PUBLICA, anche nel caso non fosse direttamente coinvolto con una qualche corruzione, sarebbe comunque impossibile che non fosse al corrente, visto l'ampia diffusione della corruzione, di qualcuna di esse.

E come viene definito chi, pur al corrente di andazzi disonesti nella sua organizzazione, continua imperterrito a farne parte?


"Chi dice di lavorare per te, ma lo fa senza di te, vuol dire che sta lavorando contro di te"

ebbe a dire un tal signor Gandhi.


E noi, Uomini e Donne Libere, per evitare che gli STATALI lavorino CONTRO di noi, come possiamo oggi non pretendere un:

http://EQUO-IMPIEGO-PUBBLICO-A-ROTAZIONE.hyperlinker.org


Danilo D'Antonio