Re: [ecologia] in merito a Vicenza





On 07/07/2009 at 8.49 Marta Zecchetto wrote:

>A Vicenza sono da anni in corso varie azioni legali contro le illegalità
>della base Usa, accanto a grandi e pacifiche manifestazioni d piazza, che
>fano emergere la forza  e il desiderio di pace, la dignità e l'amore per
>il proprio territorio della gente comune...si è iniziato anche ad
>organizzare una valutazione di impatto ambientale partecipata, si sono
>costituiti molti gruppi di lavoro e di riflessione sul tema della pace e
>della militarizzazione, si sono costituite associazioni  a questo scopo,
>raccolte fondi per acquistare il terreno della base...si aprono
>continuamente nuove discussioni e si parla delle alternative al sistema
>politico-economico-sociale vigente: esiste anche il gruppo di acquisto
>solidale nodalmolin, il mercato dei produttori nodalmolin, il festival
>nodalmolin, ci sono i preti, i medici, i legali, le cooperative
>nodalmolin. siamo andati anche al parlamento europeo, e c'è un ricorso
>fatto dai legali nodalmolin al parlameto
> europeo. questo oltre ad avere una consigliera comunale che porta avanti
>il tema del no alla base, della decrescita e del rispetto del
>territorio...a vicenza si stanno mettendo in piedi iniziative di molti
>tipi, a volte coordinate tra loro e a volte no, perchè magari nascono da
>gruppi di lavoro diversi, come è giusto che sia in un movimento con più
>anime diverse...e, certo, si lavora tanto anche via internet.
>Come vicentina mi fa piacere discutere con non vicentini di quello che
>accade a vicenza...non abbiamo la verità in mano e possiamo sempre trovare
>nuovi spunti.
>Però non potete pretendere di dirci cosa dobbiamo fare, nella nostra
>città, ne dirci di vergognarci.Marta Zecchetto




Cara Marta,

hai la mia più gran simpatia. Ciò non di meno, pur irrilevante il mio pensiero, a mio avviso la questione vicentina, così come altre importanti questioni che si presentano lungo la penisola, è stata affrontata da entrambe le parti in modo evidentemente mancante proprio di quanto occorre per risolverla.

Brevissimamente e riducendo ai minimi termini: opere come il TAV, od il Ponte sullo Stretto, o l'aeroporto militare a Vicenza, giustamente osteggiate da molti ma fortemente volute dai governi, sono da questi finalizzate le prime ad un rozzo tentativo di far crescere l'economia per tener testa alle altre economie del mondo e la terza al fine evidente di disporre come minimo di una accresciuta difesa militare se non proprio di attacco.

Perseguendo la crescita del PIL, i governi cercano non tanto di soddisfare reali esigenze economiche interne, quanto di scongiurare il pericolo reale di una invasione, fors'anche dapprima solo commerciale, e di una successiva sopraffazione totale del proprio Paese da parte di qualsiasi altro che fosse riuscito a crescere maggiormente. Si tratta di un pericolo concreto, estremamente attuale, che proviene tanto dall'Occidente quanto dall'Oriente, che spiega perfettamente perchè i governi continuino caparbiamente a perseguire una crescita di stampo tradizionale, numerica e non qualitativa, ben oltre il limite che sarebbe consigliabile. Ed il caso di Vicenza è inserito anch'esso nel pieno di questo contesto.


Ora la cosa importante da notare è che alcune delle idee che girano all'interno delle associazioni, gruppi e partiti che, giustamente, osteggiano queste opere, sono propriamente errate. A partire da quella che la crescita economica sia senza senso. Fior di professori e professoresse continuano a ripeterlo ancor oggi, confondendoci le idee. Noi cittadini dobbiamo però ricordare che il SENSO della CRESCITA ECONOMICA è appunto essenzalmente MILITARE. E su questo piano va risolto ogni problema che ne nasce.

Con ancor più evidenza il problema di Vicenza va risolto tirando in ballo chiaramente il problema militare globale, capendo che all'origine di tutto c'è il PROBLEMA DEMOGRAFICO (solo la Cina pesa più 1.3 miliardi di esseri umani ed il problema economico è conseguente a quello demografico, assolutamente non precedente). Per questo occorre spostare l'azione, tutte le azioni locali, sul PIANO GLOBALE, perché oggi è quello che conta e decide anche localmente. 

E' chiaro che bisogna interagire profondamente coi governi, tenendo presente che essi su questi temi non possono scoprirsi più di tanto pubblicamente, davanti alla platea globale. Per questo occorre cercare di trovare il modo per portare alla luce, individuandone con precisione i diversi punti focali, il problema di difesa ed attacco che affligge il mondo. Occorre portarlo su un piano popolare, in modo che siano i vari popoli alla luce del sole, e non invece i governi di nascosto, a cercare di risolverlo definitivamente.

Ad esempio va considerata urgentemente l'ipotesi di PATTI INTERNAZIONALI di AUTOCONTENIMENTO. E' chiaro che sarà dura ottenere una carta così complessa. Ma se non ci si riuscirà l'alternativa più probabile sarà un qualche tipo di esteso e pesante conflitto, perché le risorse son sempre più ridotte e le popolazioni continuano ad aumentare, anche per colpa di chi sappiamo.


In somma: ciò che cerco di dirti è che bisogna portare finalmente alla luce innanzitutto il PROBLEMA DEMOGRAFICO, dal quale tutti gli altri conseguono. Tenendo presente che affermazioni di questo tipo:


>Serge Latouche
>
>BREVE TRATTATO
>SULLA DECRESCITA SERENA
>editore Bollati Boringhieri
>numero di pagine 135
>anno di pubblicazione 2008
>prezzo 9,00 euro

>Si tratta, invece, di abbandonare una fede o una religione,
>quella dell'economia, del progresso e dello sviluppo, di "rigettare" il
>culto irrazionale e quasi idolatra della crescita fine a se stessa. 


son proprio quelle che confondono le idee e ci allontanano dalle soluzioni: le persone leggono queste parole ed INFANTILMENTE se la prendono coi governi, con Berlusconi, col G8, dimenticando i problemi reali e concreti.

Viso che vi siedete spesso intorno un tavolo, non sarebbe allora affatto fuori luogo se consideraste queste riflessioni:


P I L contro  P I L
http://www.hyperlinker.com/change/pil.htm

Il senso della crescita
http://www.hyperlinker.com/change/crescita.htm

La risposta definitiva da dare al TAV
http://www.hyperlinker.com/change/notav.htm

NOTAViani e TAVernicoli
http://www.hyperlinker.com/change/notavtav.htm


Se voi Vicentini, se tutti insieme, tanto coloro che già hanno dei problemi quanto coloro che li devono ancora avere, ci mettiamo a ragionare tra persone che accettano di confrontarsi introducendo TUTTI gli elementi necessari, la soluzione uscirà di sicuro. Ed a quel punto, sì, ci si potrà concentrare per raggiungerla.


Per quanto riguarda i nuovi sistemi economici, permettimi di suggerirti l'iscrizione ad economia at peacelink.it


Danilo D'Antonio