Re:[ecologia] MARRAZZO CONTESTATO A TARQUINIA



Condiviso e pubblicato su:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/06/05/i-medici-ed-i-farmacisti-di-tarquinia-e-montalto-prescrivono-la-medicina-giusta-a-piero-marrazzo-no-coke/ 

---------- Initial Header -----------

From      : ecologia-request at peacelink.it
To          : Undisclosed-Recipient:, >
Cc          : 
Date      : Fri, 5 Jun 2009 09:15:24 +0200
Subject : [ecologia]  MARRAZZO CONTESTATO A TARQUINIA







> 
> 
>  
> LETTERA DEI MEDICI / il carbone, la salute e le lacrime di un territorio: il Presidente Marrazzo getta la maschera
> Come volevasi dimostrare!  
> 
> Finalmente, dopo più di quattro anni di equilibrismo verbale, di politichese ermetico, e di furbesche promesse dilatorie, ilGovernatore del Lazio, Piero MARRAZZO, getta la maschera e lo fa, in pubblico, alcuni giorni orsono a Tarquinia, non sapendo cosa rispondere al popolo inquinato al quale aveva fatto nel 2005, a pagina 52 del programma elettorale, questa promessa:
> 
> ".occorrerà un intervento per impedire la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia." Ma non c'è da sorprenderci più di tanto, infatti già il 6 febbraio 2006, a margine di un convegno sull'energia all'Università "La Sapienza", il NOSTRO partorì un diktat esplicito e machiavellico "non posso fermare il carbone. perché le procedure della riconversione di TVN sono ad uno stadio troppo avanzato e non è nei poteri della Regione bloccare i lavori in stato di avanzamento irreversibile".
> 
> La realpolitik va a braccetto con i poteri forti della finanza energetica.Sotto l'occhio benevolo e benedicente del Presidente della Repubblica NAPOLITANO, vengono invitati i sudditi del comprensorio (Ladispoli, Civitavecchia, Tarquinia e Montalto di Castro) a sacrificare, per altri trent'anni, il campanilismo anacronistico sull'altare del progresso tecnologico e dell'edonismo consumistico nazionale.
> 
> Noi manifestiamo indignazione per il cinismo con cui la Regione Lazio sta gestendo le nostre vite, anteponendo al diritto alla salute (art. 32 della costituzione) i bisogni energetici (art. 43 della costituzione). nel silenzio assordante del Ministro dell'ambientePRESTIGIACOMO che ha tanto a cuore le sorti dei cittadini al punto di non proferire parola!
> 
> Ma il nostro (??) Governatore non è da meno.
> 
> La nostra mente va al delitto di falsità ideologica.
> 
> Durante la campagna elettorale della primavera del 2005 Marrazzo tuonò da tutti i palchi, coram popul "ribadisco il NOalla conversione a carbone", con ciò illudendo quasi 12.000 elettori che avevano già espresso un voto contrario all'inquinamento ulteriore da parte delle polluzioni dell'orrenda ciminiera di TVN.  
> 
> La doccia fredda che Marrazzo ci ha gettato addosso non potrà soffocare il nostro risentimento per l'offesa alle promesse violate.
> 
> E ci chiediamo:
> 
> Egli è semplicemente un uomo di spettacolo e di televisione ?
> 
> Sa distinguere la realtà fattuale dagli artefatti dei giochi politici di basso profilo?
> 
> Abbiamo già visto che chi cade nella rete dei poteri forti milita (armi e bagagli) nell'establishment dei palazzi d'oro. 
> 
> Nei  palazzi d'oro si baratta l'oro nero o il carbone "pulito" con la salute di centomila cittadini che da più di cinquant'anni pagano un tributo di lacrime e sangue sull'altare "delle magnifiche sorti e progressive" d'un popolo prono.
> 
> Noi, che non abbiamo posti di potere da conquistare, né utopie populiste da soddisfare, chiediamo agli esponenti politici di "gettare a mare" l'idolo falso e bugiardo insediatosi furbescamente sullo scranno più alto.
> 
> Come se non bastasse, stigmatizziamo anche lo strano comportamento dei signori Bonelli e Brachetti i quali, nel settembre 2005, lancia in resta e cuor di leone, tuonarono che "la conversione a carbone avrebbe leso il trattato di Kyoto e compromesso le agricolture a causa delle ricadute delle polveri inquinanti e del C02"; e che "Marrazzo e l'intera giunta diranno un secco ed inappellabile NO ad ogni ipotesi di utilizzazione del carbone".
> 
> Ora siamo qui a costatare l'ennesimo flatus vocis delle Istituzioni le quali, cronicamente e penalmente omissive riguardo ai controlli sul tasso degli inquinanti e dei relativi e frequenti sfondamenti dei parametri di legge, blaterano di coniugare il diritto alla salute con il diritto al lavoro, pur sapendo che senza il rispetto dell'ambiente e della qualità di vita ogni lavoro è inutile e specioso.  
> 
> Coordinamento intercomunale dei Medici e dei Farmacisti per la tutela dell'Ambiente e della Salute    
>