"Le calze rosse della Befana..." - Resoconto tragicomico di un evento vissuto con passione, nel bene e nel male, con Laura Lucibello e Stefano Panzarasa - Comunicazione Condivisa -



"Le calze rosse   della Befana..." -  Resoconto tragicomico di un evento vissuto con passione, nel bene e nel male, con Laura Lucibello e Stefano Panzarasa

Dopo una giornata piena e densa di ogni piacere e stranezza, mi stavo accingendo a scrivere il resoconto di questa Epifania,   avevo già discusso con Stefano su alcuni particolari vissuti assieme durante la giornata, poi
ho ricevuto anche delle belle foto inviatemi da Laura... Ed a questo punto ho cambiato idea. Quando nel pomeriggio, finita la festa e gabbata la santa,  ho abbandonato Laura nella Piazza Roma con la macchina incastrata  da un'altra auto in terza fila con su scritto "sono al ristorante tal dei tali  cercatemi lì.."  conoscendo le situazioni di Calcata ho subito compreso che il furbo automobilista se le l'era filata all'inglese fregandosene delle altre auto parcheggiate ed ora  era chissà dove in giro per bottegucce e baretti....

Non ho avuto il coraggio di affrontare una situazione ben troppo conosciuta, con i vigili che non ci sono, con gli sderenati ridanciani, con i turisti che vagano indifferenti...   insomma,  ho abbandonato Laura al suo destino crudele, facendo finta di niente e adducendo fretta di ritorno a casa me ne sono andato alla portoghese...

I miei sospetti sono  ora confermati dalla lettera di Laura, che pubblico dabbasso. Prima però inserisco la mia letterina infingarda che le ho scritto per estorcerle la confessione e l'emozione vissuta durante la giornata. Una giornata indimenticabile, rossa come le calze  rosse di una befana beffarda e canterina...
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Cara Laura, grazie per la bella giornata che hai voluto trascorrere assieme a me ed a Stefano ed agli altri che ci hanno fatto compagnia... Le foto che hai fatto della passeggiata  sono belle e ti sono grato per averle inviate
così prontamente. Visto che sei così gentile e premurosa vorrei chiederti un'altra cortesia. Di solito scrivo sempre tutto io, mi farebbe piacere se stavolta scrivessi tu le impressioni della giornata, raccontale semplicemente senza fronzoli, sarà una bella storia ne sono convinto. Magari poi anch'io ci aggiungo qualcosa!

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Laura scrive:

Se lo rileggo altre due volte taglio tutto, quindi te lo mando di getto prima che possa tornare sui miei passi.
Mi hai messo in seria difficoltà.

I pensieri e le emozioni sono tante, metterli su carta è per me un problema.
Inizio quindi per gradi, vediamo strada facendo cosa ne viene fuori.
Svegliandomi questa mattina ho cominciato a ricapitolare mentalmente tutto ciò che avrei dovuto fare e portare a Calcata, cominciando dal preparare orecchiette con cime di rapa, ho pensato forse è un pezzo che Paolo non le mangia sicuramente gli piaceranno, poi ho preso il pane secco e dei
biscottini che la mia cana (signora!!) ha disdegnato per portarli agli animaletti del bosco, vedendo poi sul posto durante la passeggiata i devastamenti fatti dai cinghiali ho pensato: speriamo che qualche animaletto possa pasteggiare tranquillo prima che arrivino questi "bisonti" a far piazza pulita.

Alle 11.00 quindi raduno e partenza dal Circolo Vegetariano con i nostri sacchetti sotto braccio, perlopiù pane secco, e via lungo il sentiero dove da un lato sono gli orti e dall'altro il declino verso il fiume Treja che nel silenzio mormora accompagnato dalle nostre voci e dai richiami degli
uccelli.
Tutto è molto ovattato, sereno. Io che amo dipingere, cerco di catturare tutte le sfumature cromatiche della vegetazione invernale, mentre con l'orecchio ascolto Paolo che è un gran parlatore, riesce sempre a stupirmi... di qualsiasi cosa gli parli ha sempre aneddoti o storie da raccontare. Pur nella compagnia abbiamo avuto tutti il nostro momento di isolamento con noi stessi, anche Stefano Panzarasa (cantante eco-pacifista) che a un certo punto è scomparso ed abbiamo cominciato a chiederci dove fosse finito, quando è tornato ha
raccontato candidamente che si era fermato per auto-fotografarsi, al che gli che detto "potevi dirlo ti fotografavo io", poi  ha spiegato le motivazioni, ma questo è per ora un segreto riservato ai pochi intimi presenti.

Rientrati  alla base abbiamo (Paolo ha) riscaldato i viveri  e pasteggiato sempre chiacchierando, anzi oggi eravamo un po' in vena di confessioni tutti quanti, è stato un po' come si fa l'ultimo dell'anno: buttare dalla finestra le cose vecchie e guardare verso il futuro. Dopo il rito del caffè ci siamo
spostati nel borgo dove era prevista la befana per i bambini con Stefano  che ci avrebbe cantato le poesie di Gianni Rodari da lui musicate. Aveva cominciato a piovere e all'inizio sembrava non venisse nessuno, allora ho detto
"Stefano fai come il pifferaio magico, usciamo nelle stradine tu canti io porto il sacco e la scopa della befana, vedrai che ci seguiranno".
Infatti tornati al Centro visite da li a poco la sala si è riempita dei bambini di Calcata e non. I bambini sono sempre belli da osservare nelle loro reazioni così spontanee, cercavano di stare tranquilli e lontani dal tavolo ridondante di calze e doni, e per un po' hanno ascoltato Stefano cantare. Quando la loro smania cominciava ad essere tangibile, Paolo ha interrotto il canto ed ha consegnato loro i doni e le calze.
Finalmente appagati pensavo "adesso se ne vanno subito" invece ripresa la musica si sono messi a ballare ed uno più grandicello, e forse già dotato di un orecchio musicale, si è messo vicino a Stefano per leggere le parole e cantare con lui.

Alfine la festa è finita, andate in pace!

Neanche per sogno in pace, vado alla macchina bloccata su tre lati, comincio ad inveire mentalmente contro chi, chissà con quale criterio, ha parcheggiato la macchina dietro la mia, premesso che il parcheggio è a spina e quindi avevo altre macchine a destra e sinistra. Dopo mezz'ora di attesa non si vedeva nessuno ed un ragazzo gentilmente mi fa "forse con una ventina di manovre ce la può fare ad uscire di qui, se quel signore si sposta con la sua macchina, se vuole gliela sposto io" ed io, che ormai ero ......... nera gli ho ruggito "non
sono mica handicappata ce la faccio da sola...".

Laura Lucibello
Calcata - 6 gennaio 2009 - Befana  per gli animali ed Epifania per l'infanzia.
www.circolovegetarianocalcata.it

Allegato Rimosso
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