Nucleare/ Nasce comitato per dire no,



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Nucleare/ Nasce comitato per dire no, oltre 150 gli aderenti
"Grave il disegno del Governo, aggira la volonta' popolare"
postato 1 giorno fa da APCOM 
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Roma, 11 nov. (Apcom) - Opporsi e proporre; nasce con questo duplice 
obiettivo il Comitato antinucleare per un'alternativa energetica, basata su 
fonti rinnovabili e il risparmio, anzichè su un "ingiustificato aumento dei 
consumi e sull'uso delle fonti fossili e nucleari". Perché il "nucleare è una 
scelta che va contrastata e sconfitta nel Paese". Al comitato, che formalmente 
si costituirà il 24 novembre ma che è stato presentato oggi in conferenza 
stampa, hanno già aderito oltre 150 personalità tra esponenti del mondo 
scientifico di primo piano come Giorgio Parisi, Marcello Cini, Gianni Mattioli, 
Giorgio Nebbia, Margherita Hack, del mondo associativo, ambientalista, politico 
e sindacale. 

"E' grave quello che il Governo sta cercando di fare, ignorando la volontà 
popolare che si è espressa una sola volta, e aggirandola per reintrodurre il 
nucleare - ha spiegato in conferenza Alfiero Grandi, uno degli aderenti al 
Comitato -. Quella che il Governo ha deciso di mettere in atto è un'operazione 
costosissima, si ragiona di impianti che oggi sono già vecchi e che tra 10 
anni, quando saranno ultimati, lo saranno ancora di più. Si sta precostituendo 
un gigantesco affare che diventerà in realtà un'enorme perdita per l'Italia che 
non può permettersi di investire nel nucleare e nelle rinnovabili 
contemporaneamente". 

"Berlusconi e il suo esecutivo promettono di individuare entro sei mesi i 
territori destinati ad ospitare le centrali italiane. Non aspetteremo che siano 
individuati i siti per opporci a questa scelta e non lasceremo sole le località 
che rischiano di subire una decisione antidemocratica, calata dall'alto e per 
più militarizzata nell'attuazione. Resta apertissimo anche il problema della 
sicurezza. Davanti ad un incidente - ha proseguito Grandi - sarebbero investite 
aree densamente abitate con e Roma o Milano. Questi sono problemi a cui si 
risponde con un'alzata di spalle l'alternativa che proponiamo prenderà sostanza 
a febbraio,-marzo, quando presenteremo una proposta per dimostrare che il 
nucleare non solo non è un male necesario ma non è neanche conveniente. E per 
questo presenteremo un piano alternativo, in linea con l'Unione Europea; un 
piano in grado di dimostrare che si può arrivare a creare un'alterantiva seria 
e concreta, sfruttabile in tempi brevi". 

A sostegno delle parole di Grandi tra gli altri anche Mario Agostinelli, 
Pietro Soldini, il senatore Pd Vincenzo Vita e l'esponente dei Verdi Paolo 
Cento; proprio quest'ultimo ha voluto ribadire l'opposizione del proprio 
partito al nucleare e l'intenzione, anche grande al supporto del Comitato, di 
rispondere "colpo sui colpi alle misure che il governo ha intenzione di mettere 
in campo".