Re[2]: [ecologia]: Scienza e buon senso, OGM e cancro. Buiatti dove sei?




Grazie molte Raffaele per la tua risposta utilissima e per il tempo che mi hai dedicato. 

Grazie anche a Giovanni Malatesta e a Danilo per le loro (spero di non fare casino con gli indirizzi!)

Intanto vorrei "rassicurarvi" subito: condivido del tutto ciò che dici, conosco bene la cultura delle multinazionali, cerco di contrastarla/boicottarla/sbugiardarla da quando ho l'età della ragione, nelle scelte quotidiane e di lavoro. E non devo attendere, per farlo, che avveleni o che uccida; mi basta molto “meno”. Mi basta che produca in disprezzo della qualità dei luoghi, del tempo e della vita, Mi bastano le loro strategie tanto più diaboliche quanto più dissimulate. E non ho alcun bisogno, per questo, dell'avallo di esperti o della "comunità scientifica", che, infatti, avevo inteso mettere tra virgolette dicendo che "pretendere che esista LA comunità è un'ingenuita bella e buona". Ma forse mi sono spiegata male.

La mia richiesta di maggiori informazioni a Buiatti riguarda solo e soltanto la questione dei meccanismi di funzionamento dei virus inseriti negli organismi genet. mod. Che non mi piacerebbero comunque, intendiamoci. Per respingerli mi basta la cultura della monocoltura e del saccheggio da cui provengono, il sequestro delle sementi, il ricatto alle comunità locali… che portano con se la violazione di diritti fondamentali, la morte fisica, la morte culturale

Resta, però, che sono una persona curiosa e aperta, e che non pretendo di essere competente in tutto, e mi confronto volentieri tutte le volte che posso, con chi abbia qualcosa da dirmi e può darmi informazioni o elementi significativi da valutare e su cui riflettere. 

Sono consapevole dei meccanismi di misitificazione, di creazione di "prove", consenso, "rumore". Gli stessi meccanismi che creano anche valori e idee, che sono sempre relativi alle conoscenze, alle aspettative, anche alle emozioni, all'idea di società di chi li esprime... Conosco Kuhn, l'indecidibilità, l'autoreferenzialità dei sistemi, delle chiese, delle religioni ecc. Cerco di descrivere tali meccanismi con il mio lavoro…. Perché mi interessano soprattutto i processi che portano alle cose, non solo le cose in sè. Mi interessano, e penso che le storie che stanno dietro le scoperte o i principi ci dicano molto sulla strada da prendere per evitare di calpestare gli altri e il pianeta; per questo cerco, dove posso, di rintracciarne la genesi

Proprio perciò cerco di mettere da parte i preconcetti (non averne è impossibile), di non generalizzare mai, per non tralasciare le eccezioni, i dettagli, le sfumature, i presupposti… A volte sono proprio questi a fare la differenza, a rendere più o meno efficace un'argomentazione o una prova. Ignorarli, secondo me, rende meno forte e contagiosa la nostra battaglia.     Io non anelo al parere di Buiatti per decidere se bermi senza fiatare gli Ogm – ma di questo ho già detto sopra.... e comunque, nel dubbio, io osservo il principio di precauzione… – Io vorrei sapere che ne pensa Buiatti primo per una questione di stima e di affetto, e poi perchè alle orecchie e per il linguaggio che parlano alcuni amici, tra cui medici, genetisti e biologi, magari a volte un po’ riduzionisti, o scientisti o ciecamente positivisti come io non sono, sarebbe un parere prezioso. E non credo sia utile rinunciare a confrontarci con loro perchè non hanno la nostra identica visione del mondo, religione, idea politica o perchè non sono tutti laici come me… Non ci devo mica passare le vacanze! Ma ci devo certo convivere nei contesti dove è richiesta la partecipazione di tutti per costruirli (le città, gli ospedali, i campi coltivati, le scuole, i negozi)

Non abbiamo già denunciato abbastanza il pericolo e l'inutilità di raccontarcela sempre tra di noi? Non ci lamentiamo spesso del provincialismo e della qualità dell'informazione in Italia, del basso livello della cultura scientifica del cittadino medio? E allora non sarebbe, questa, un'opportunità? Se diventassimo tutti un pò più competenti, anche di alimentazione, di fisica, di ecologia, di psicologia, di trasformazione dei conflitti, proprio come lo sono alcuni esperti, saremmo certo meno sudditi e più liberi (che per me vuol dire consapevoli delle conseguenze di ciò che si sceglie e ciò che si fa) Se divento vittima degli "esperti" è anche un po' responsabilità mia che non mi informo e non elaboro strumenti in grado di combatterli se mi sembrano al soldo del potere

E, comunque, Buiatti non mi risponde. Può essere che non abbia letto la mia domanda  sui (scusate se mi ripeto)  legami tra ogm e cancro? Qualcuno gliela può girare, nel caso? 

Non pretendo, ovviamente, una risposta ultimativa, perché la scienza va avanti per esperimenti e prove e contro prove che, immagino, siano ancora in corso. Ma davvero penso che sia utile avere più elementi possibile, che ci aiutino ad arricchire il quadro e anche a modificare via via la cornice necessaria a comprenderlo, piuttosto che scegliere a priori la cornice e poi cercare il quadro che ci sta. Per questo ringrazio tutti coloro che già contribuiscono a definire questo quadro e che lo faranno in futuro… Magari, chissà, un giorno potrebbe risultarne una scultura tridimensionale invece di un quadro Scusatemi per la lunghezza!!

Grazie Daniela Rocco




Il giorno 02/ott/08, alle ore 11:00, Montek ha scritto:

Scusa Daniela se rispondo ad una lettera non a me indirizzata.
Mi è giunta per caso, assieme all'articolo da te citato e per un po' sono stato indeciso se scriverti o no.
Ma poi non soono riuscito a resistere alla tentazione. Io non sono un biologo, ne medico, ne biochimico.
Non ho nessun "pezzo di carta" che mi possa qualificare a dare una risposta definitiva alle tue perplessità. Però sono ingegnere elettronico, ed ho lavorato
(e tutt'ora lavoro) per le grandi industrie. Tutto quello che ti posso dire è che ho sperimentato di persona l' "approccio culturale delle multinazionali" che il Dott. Nacci cita
per gli OGM. Ho lavorato per cementerie, industrie petrolifere, industrie farmaceutiche, industrie chimiche... e la musica è sempre la stessa.
LA comunità scientifica, come la definisci tu, è ormai diventata una torre d'avorio. C'è dentro solo chi la pensa come loro. E' emblematico, in tal senso, l'atteggiamento degli scienziati del CERN.
C'è chi ha espresso dubbi sulla sicurezza ed "innocuità" dell'esperimento e subito è sttao messo a tacere. I governi hanno stanziato milioni e milioni di euro per questi esperimenti.
La questione non sta, come appare sui giornali, in un possibilità "accidentale" che si formi un buco nero incontrollabile. Loro, per loro stessa ammissione, (cerca un po su internet fra le loro stesse interviste) voglio intenzionalmente creare dei buchi neri per studiarli! E se poi questi buchi neri sono incontrollabili? Non glie ne importa nulla. L'unica cosa che importa è il prestigio scientifico ed il riconoscimento della loro
"grandezza" da parte delLA comunità scientifica (sempre come tu la definisci).
Chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori! Questa è la loro parola d'ordine. O con noi o contro di noi. Senza mezzi termini.
Siamo tutti vittime ignare di giganteschi esperimenti di massa (vedi ad espempio il brevetto H.A.A.R.P. circa il controllo del clima - www.sciechimiche.org).
Che fare allora? Bella domanda. Non pretendo di avere una risposta "definitiva", come quella che tu vuoi (e che tutti noi vorremmo), però ti posso solo dire come mi regolo io.
Innanzi tutto non credere ciecamente a ciò che è "ufficialmente accreditato". La comunicazione di massa è ampiamente manipolata ed eterodiretta quindi non puoi farci affidamento.
Secondo, prendere coscienza del meccanismo e cercarne di uscire. Che vuol dire? Vuol dire semplicemente che non è vero che abbiamo bisogno di tutto quello "loro" dicono.
Questo è quello che "loro" vogliono farci credere. Viviamo in un sistema in cui ci siamo completamente dimenticati natura e ritmi naturali, con tutte le conseguenza che ne derivano.
La parola d'ordine è per me, quindi, boicottare, ridurre drasticamente irrevocabilmente i nostri consumi. In tutto! (Una delle prime cose che io ho eliminato è, guarda caso, proprio la televisione...)
Ci sono miliardi di persone nel mondo che vivono per un anno con un decimo di quello che noi sperperiamo in un mese, e vivono! Vivono anche meglio di noi, di questo ne sono convinto!
Tutte quello che ci hanno venduto fino ad ora come "nuovo agio" per l'umanità è in realtà solo business per loro. Un esempio?
L'aria condizionata ha mandato il nostro sistema di termoregolazione naturale a farsi benedire. In città, d'estate, entri ed esci da negozi ed uffici, "condizionati".
La metropolitana è condizionata, gli autobus sono condizionati, con il risultato che siamo continuamente sottoposti a sbalzi di temperatura. E ti ammali. Ti raffreddi.
(Tanto per darti uno spunto ti dico che il governo Giapponese, per ridurre il fabbisogno energetico nazionale, ha concesso a dipendenti di banche ed uffici pubblici di non usare giacca e cravatta perché intende eliminare l'aria condizionata...)
Insomma, ascolta il cuore!!! Non ascoltare le sirene delLA comunità scientifica, dell'industria. Se senti che una cosa ti fa male, mollala. Non starci a pensare su due volte. Non aspettare la benedizione
dei professoroni (forse saprai che le case farmaceutiche pagano soggiorni e vacanze favolose a medici di famiglia e pediatri per "spingere" i loro prodotti).
Cerca di conoscere le "persone" e non il prodotto. Cerca di conoscere sempre chi è che c'è dietro.
Scusa lo sfogo.
Ti auguro buona fortuna e ti saluto

Raffaele Candeliere 



 
 Gentile professor Buiatti,
la seguo da un po', leggo i suoi libri che raccontano anche ai profani (o quasi) come me il valore della diversità biologica e non solo per non impoverire la danza fantasmagorica della vita. Fatto cruciale anche dal mio punto di vista che mi occupo di educazione ai diritti umani, alla condivisione delle risorse, alla diversità culturale (spesso legatissima a quella biologica).
E anche perciò, dunque, che chiedo aiuto proprio a lei: cosa dobbiamo pensare noi profani dell'articolo di Giuseppe Nacci indicato nelle mail precedenti, della questione sollevata circa il legame degli OGM con le patologie cancerose? Non sempre siamo nelle condizioni di approfondire e raccogliere tutti gli elementi che ci metterebbero in grado di discernere da soli questioni così complesse. Sono rimasta piuttosto scossa dalla ricostruzione di Nacci dei meccanismi biologici che sarebbero alla base del potenziale patogeno degli ogm... Se descrive il vero sarebbe molto grave non cercare tutti di contrastare la disinformazione e la mistificazione dei media o dei decisori su questi temi così caldi.
Ma qui sta il punto: Come discernere da soli? Che valore dare agli articoli come questo, peraltro parecchio suggestivo agli occhi di una profana? 
Qual è il curriculum scientifico del dottor Nacci? Quale il dibattito nella comunità scientifica circa le sue, e immagino non solo sue, aquisizioni? 
Ci sono studiosi che immagino lo avranno criticato.  Chi sono e in quali termini o hanno fatto? Hanno messo un punto? Hanno sospeso il giudizio?
E il suo parere sulla questione qual è? 
Grazie moltissimo per l'aiuto prezioso
Daniela Rocco

P.S. So bene che pretendere che esista LA comunità scientifica è un'ingenuità bella e buona, ma, insomma, come orientarci accidentaccio? 
Non possiamo diventare tutti scienziati, e, anche volendo, che cosa mangiamo nel frattempo?
Naturalmente io cerco già di mangiare biologico, partecipo a un gas, evito se posso la grande distribuzione ecc. ecc. 
Ma credo non basti... se è vero ciò che dice Nacci


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