Fwd:commissariamento :enea e sogin nel calderone della lobby nucleare ?



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POL - Nucleare, lunedì carte scoperte su futuro Sogin ed Enea
 
 
Roma, 25 set (Velino) - “Credo sia necessario fare qualcosa rispetto a Sogin ed Enea”. Così il presidente della commissione Attività produttive della Camera Andrea Gibelli a margine del seminario organizzato a Montecitorio dal Comitato per la valutazione delle scelte tecnologiche dedicato al nucleare. Un seminario che anticipa solo di qualche ora l’inizio dei lavori della X commissione della Camera sul ddl che tra le altre cose si occupa del ritorno dell’Italia all’energia dall’atomo. Lunedì dovrebbero essere presentati tutti gli emendamenti al disegno di legge che potrebbero riconfigurare non solo le attribuzioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, ma anche prevedere una sostanziale ristrutturazione di Enea e Sogin per la quale le indiscrezioni accreditano anche un’ipotesi di commissariamento. 

“La commissione Attività produttive che presiedo - ha detto Gibelli nel corso della conferenza stampa che ha preceduto il seminario del Comitato Vast - entrerà da lunedì nel merito di tutte queste vicende. Ed è proprio per questo che è stato organizzato preliminarmente un seminario che vuole essere un contributo non politico (ancorché le scelte inevitabilmente tali saranno), ma tecnico al dibattito sul ritorno al nucleare alla luce delle esperienze dei Paese in cui questa tecnologia è consolidata come nel caso della Francia e degli Stati Uniti. Credo che la sicurezza degli impianti sia centrale in un paese come il nostro che ancora vive emozioni legati a Chernobyl”. All’appuntamento sono stati invitati i rappresentanti di tutta la filiera nucleare, industrie private comprese che come Enel operano in questo settore all’estero già da qualche anno, ma anche gli enti di ricerca e l’associazione italiana nucleare, rappresentata da Giancarlo Bolognini. 

“Sono convinto questa volta che dagli annunci si passerà ai fatti concreti. Ci sono tanti e difficili passaggi da affrontare per tornare all’energia dall’atomo, ma siamo fiduciosi” dice Bolognini al VELINO. Tra i nodi da sciogliere la riorganizzazione del comparto industriale, ma anche del corpo normativo oltre che la soluzione del problema del deposito nucleare per i rifiuti radioattivi. “Molte proposte dell’Ain sono state accolte dal governo a cui siamo ben lieti di fornire il nostro supporto tecnico scientifico. Del resto - conclude Bolognini - la nostra associazione in cui confluiscono tutte le componenti della filiera nucleare, dall’industria alla ricerca - ha continuato a lavorare anche quando era proibito parlare di nucleare”.