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AMBIENTEFUTURO NEWS 18 AGOSTO 08
- Subject: AMBIENTEFUTURO NEWS 18 AGOSTO 08
- From: "Ambientefuturo" <ambientefuturo at interfree.it>
- Date: Mon, 25 Aug 2008 09:58:18 +0200
AMBIENTEFUTURO NEWS 18 AGOSTO 08: L’INCENERITORE DI PIETRASANTA (LU) EMETTE TROPPA DIOSSINA ED IL GESTORE (VEOLIA) E’ SOTTO INCHIESTA PER AVER “TAROCCATO” IL SOFTWARE DEI CONTROLLI. CLAMOROSO: VEOLIA TRUCCA I DATI DELLE EMISSIONI? LA MAGISTRATURA APRE UN’INCHIESTA. L’inceneritore di Pietrasanta è stato imposto con la forza dalla Regione Toscana nel 2001. Da allora AMBIENTE E FUTURO NON HA MAI “MOLLATO” nel “far le pulci” ai dati relativi al controllo delle emissioni. Già nel 2003 l’impianto che tratta 170 T/g venne chiuso perché responsabile di aver “sforato” i limiti per la emissione di diossine e furani (ed IPA). Fatto ripartire dovette accettare “il controllo in continuo” (per la verità previsto su di una delle due linee) delle diossine applicando il metodo AMESA. All’inizio del 2008 (febbraio) tale controllo fa registrare uno “sforamento” di due volte e mezzo i limiti riguardanti le diossine che contestato dal gestore trova l’ARPAT “comprensiva” nell’imputare questo dato alla “provetta sporca”. Si susseguono assemblee e riunioni da parte di Comitati ed Ambiente e Futuro a cui le Istituzioni continuano a fare “orecchie da mercante”. A giugno è la stessa VEOLIA ( la multinazionale francese che ha rilevato il GRUPPO TERMOMECCANICA ex gestore anche dell’inceneritore di GIOIATAURO, anch’esso, ora targato VEOLIA) che CHIUDE LA LINEA 2 (la stessa “incriminata” a febbraio) perché “avrebbe emesso troppo ossido di carbonio”. Naturalmente tutte le istituzioni minimizzano affidandosi agli “scarsi rischi connessi ad un’eccessiva emissione di CO”. Ma giusto il 10 agosto l’ufficio stampa della provincia di Lucca ammette che “il controllo in continuo delle diossine messo in atto dalla seconda metà di giugno al 15 luglio sulla linea 1 ha rivelato valori 4 volte superiori ai limiti di legge”. A QUESTO PUNTO LA MAGISTRATURA, SI APPRENDE, AVEVA GIA’ APERTO UN’INCHIESTA PER SOSPETTA “MANOMISSIONE” DEI DATI DI CONTROLLO. La stessa ARPAT (Agenzia Ambiente della Toscana) nell’incontro di stamattina in Provincia ammette che i dati delle emissioni della stessa linea 2 (quella che ancora funziona) “vanno bene ma eccedono i valori di legge per il CO e il COT di cui, alla luce del sistema di controllo in continuo fino ad oggi messo in atto dall’azienda, VANNO MOLTIPLICATI PER 10”. Detto in altre parole si riconosce che l’azienda HA TAROCCATO I DATI re che la stessa linea 2 sta funzionando male. ORA QUELL’IMPIANTO VA SUBITO CHIUSO! Si è fatto “beffe” della salute dei cittadini e dello stesso “potere di controllo” delle istituzioni. Dall’incontro di stamani è probabile che questa strada venga fatta propria dalla provincia ( era presente l’Assessore all’ambiente Maura Cavallaio, tra l’altro residente a Pietrasanta, che si è detta “molto amareggiata per la vicenda” riconoscendo senza mezzi termini le “ragioni” da sempre sostenute dai cittadini) che anticipando il periodo di “chiusura straordinaria” dell’impianto previsto a ottobre ne approfitterà per APRIRE (ad impianto chiuso) UN PERIODO DI VERIFICA TECNICA AMMINISTRATIVA sull’intera vicenda. Vicenda che, nella sua tristezza, ha dei risvolti positivi. Infatti si è rivelato alla lunga vincente aver imposto il “controllo in continuo” per le diossine oltre a non aver mai mollato nel richiedere con dettagliate cognizioni di causa spiegazioni in merito alle emissioni poste costantemente sotto i “riflettori pubblici”. IL 6 SETTEMBRE A ROMA ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA RETE RIFIUTI ZERO. Come già preannunciato il 6 settembre, di nuovo presso la sede del WWF(gentilmente resasi disponibile) , in Via Po 25, si svolgerà il proseguimento della discussione avviata nella riunione dello scorso luglio. In particolare i punti all’ordine del giorno riguardano, oltre alla ulteriore verifica della “campagna contro i cip 6 e i certificati verdi” all’incenerimento anche la necessità di un aggiornamento e di una “messa a punto” della strategia rifiuti zero nel nostro paese, facendo tesoro del percorso fin qui seguito dalla Rete anche alla luce dei contributi che provengono dalle realtà locali. Anzi, accogliendo una richiesta condivisa, questo punto verrà affrontato per primo con lo scopo di redigere un documento di indirizzo. Naturalmente, data l’importanza e la complessità dei temi in discussione occorre la massima partecipazione e puntualità. L’inizio dell’incontro previsto per le ore 10, la conclusione per le ore 16,30. PAUL CONNETT RADDOPPIA: SARA’ IN ITALIA OLTRE CHE AD OTTOBRE ANCHE A SETTEMBRE. IL TOUR DI SETTEMBRE PER SOSTENERE LA CAMPAGNA PER L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA RIFIUTI. Paul Connett ha segnalato ad Ambiente e Futuro la disponibilità ad essere in Italia anche dal 20 settembre al primo ottobre prossimi. Dopo rapida consultazione la risposta è stata positiva. In particolare sono già previste tappe in Piemonte ed in Val d’Aosta, nelle Marche, a Roma ( dove il professore sarà, probabilmente insieme all’ingegnere inglese Alan Watson di GAIA, per supportare i Comitati che si battono contro il gassificatore di Malagrotta), A Montale Pistoiese ( e probabilmente a Capannori e a Pietrasanta) e ovviamente a Napoli (vedi sotto). Rimane del tutto valido il tour praticamente “già pieno”di ottobre di cui in particolare ricordiamo l’appuntamento di GAMBETTOLA (RIMINI) DOVE LA CASA EDITRICE MACROMEDIA E IL DOTTOR MONTANARI ORGANIZZANO UNA IMPORTANTISSIMA DUE GIORNI di cui potete consultare il programma anche su <http://www.ambientefuturo.org/>www.ambientefuturo.org prevista per il 25-26 ottobre. Altre tappe sono previste a Livorno, Rieti, Fermo e Terni. NAPOLI: EPPUR SI MUOVE ( MA BERLUSCONI NON C’ENTRA) Notizie contraddittorie da Napoli e dintorni. Da un lato il tribunale del riesame “dissequestra” i beni di FIBE ( il Consorzio costruttore dell’inceneritore di Acerra) di fatto” sconfessando” ( ed è un fatto gravissimo) l’operato fin qui seguito dalla magistratura, dall’altro lo stesso DANIELE FORTINI, PRESIDENTE DI FEDERAMBIENTE ED ORA AMMINISTRATORE DELEGATO DI ASIA( l’azienda rifiuti del Comune di Napoli), in un convegno tenutosi presso la Camera di Commercio napoletana il 29 luglio AFFERMA CHE ENTRO IL 2009 (entro la fine o entro l’inizio?) 200.000 cittadini napoletani saranno serviti con il porta a porta. Oltre a Colli Aminei dove il porta a porta è partito “veleggiando” su di un 73% di RD ( ASIA si aspettava non più del 60%) entro il 15 settembre partiranno CHIAIANO, BAGNOLI, PONTICELLI E RIONE ALTO per un totale di altri 70.000 abitanti. Entro ottobre partirà PIANURA. QUESTA E’ LA STRADA GIUSTA: MA ALLORA CHE C’ENTRANO LA DISCARICA DI CHIAIANO E L’INCENERITORE DI NAPOLI EST ( MA ANCHE DI ACERRA)? Per seguire lo svilupparsi della situazione una delegazione della Rete Nazionale Rifiuti Zero con il professor Paul Connett sarà alla fine di settembre a Napoli per una serie di incontri e sopralluoghi ( sicuramente sarà a CHIAIANO E A COLLI AMINEI) concordati con la Rete Campana Salute Ambiente e con il Comitato di Acerra e le altre espressioni di mobilitazione territoriale. LA PROTESTA DELL’AUTORIDUZIONE SI ESPANDE Partita come “insieme di progetti pilota” la “disobbedienza” alla TIA sta espandendosi. Infatti oltre alla Toscana dove la “LETTERA-DIFFIDA” è già stata inviata ( o è in procinto di essere inviata) ai sindaci dei Comuni di Carrara (dove l’11 agosto c’è stato un ottimo incontro con la Commissione Consiliare Ambiente in cui il “coordinamento rifiuti zero della costa toscana”su richiesta degli “amici di Beppe Grillo” ha chiesto ufficialmente al Comune di aderire alla strategia rifiuti zero), Massa, Montignoso, Pisa, San Giuliano, Pontedera, Pietrasanta ( e questa iniziativa è certo alla base del “putiferio” di cui sopra), Livorno, la “campagna è partita anche a Rieti. Ma a settembre partirà nel comprensorio di Orzinuovi in provincia di Brescia e nei Comuni di Montale Pistoiese, Quarrata, Agliana. Sarà lo stesso Paul Connett a rendersi disponibile per supportare le iniziative legate a questa vertenza. Ricordiamo ancora a tutte le realtà che rimane ancora un po’ di tempo utile per inviare tempestivamente la “lettera-diffida” che può essere “scaricata” insieme alla “Guida per l’autoriduzione” da <http://www.ambientefuturo.org/>www.ambientefuturo.org . SEMINARIO FORMATIVO PRESSO UNIVERSITA’ DI SIENA: SCIENZA,POLITICA O SPAZZATURA? Nel recente 28 giugno, il Dipartimento di scienze ambientali dell’Università di Siena e ARPAT regionale toscana hanno svolto il seminario “Tossici Ambientalmente persistenti”. Dagli atti a firma di Aprea, Gori, Leonzio, Peretti, Sciarra, si vorrebbe trasmettere un quadro rassicurante sul funzionamento degli inceneritori in Toscana. Ma alla luce di quanto li’ scritto e in considerazione di quanto sta avvenendo in modo incontrovertibile a Pietrasanta il risultato è del tutto l’opposto. Infatti, in particolare, viene preso a riferimento il periodo 2006-2007 in cui sono stati svolti 72 controlli su 12 inceneritori presenti in Toscana (inclusi impianti di trattamento di soli rifiuti speciali). Ebbene, si afferma che nel 14%dei casi i limiti per le diossine sono stati superati da un minimo di due volte ad un massimo di 6. Poco consola apprendere che questi controlli (spesso farsa perché avvengono in condizioni del tutto favorevoli ai gestori) sono risultati “ a norma” l’86%dei casi. CIO’ CHE PREOCCUPA E’ CHE BEN 3 DEGLI IMPIANTI ( si dice di tre impianti ma si descrivono quattro casi) TESTATI NON REGISTRAVANO IL RISPETTO DEI LIMITI DI LEGGE che, comunque, anche se rispettati non garantiscono la salute pubblica. Addirittura, in modo “grottesco”, riferendosi all’inceneritore di Pietrasanta, ed in particolare al suo “sforamento” del 2003, si afferma che “in seguito l’impianto ha sempre ben funzionato con emissioni 10 volte al di sotto dei limiti”. Beh, la scientificità di queste affermazioni è pari a zero, alla luce dei fatti di cui sopra. A riprova del “carattere politico” ( e non scientifico) di queste affermazioni agli atti c’è da rilevare il commento sul “famoso” sforamento del febbraio scorso che dai nostri viene attribuito ad una “provetta sporca”. Chissà ora, dopo l’ulteriore sforamento di luglio che cosa consiglieranno? Forse di lavare le provette! Eppure questi signori che dovrebbero garantire la salute di tutti “si beccano un sacco di soldi pubblici” per rilasciare queste dichiarazioni prive di seri fondamenti statistici. FORSE E’ L’ORA DI CHIEDERE LA LORO RIMOZIONE. CARTIERA LUCART: MA ALLORA NON C’E’ MAI STATA L’EMERGENZA FANGHI? Incredibile: è dal 2003 che la proprietà della CARTIERA LUCART ( che possiede tre stabilimenti di produzione di “carta tissue”di cui uno a Decimo nel Comune di Borgo a Mozzano –LU- uno a Porcari –LU- ed uno in Francia) “grida all’emergenza fanghi da deinchiostrazione dei maceri” invocando la realizzazione di un inceneritore EPPOI DALLA SUA DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 <http://www.life-pioneer.info/>www.life-pioneer.info ( rilasciata nel 2008) EMERGE CHE I FANGHI NEL FRATTEMPO SI SONO RIDOTTI DEL 70%. Infatti, pur mantenendo inalterata la produzione, nel 2007 lo stabilimento di DIECIMO (quello a maggior tasso di fanghi) ha prodotto 20.000 tonnellate di fanghi quando nel 2003 erano 70.000. Nello stesso tempo continuano ad essere usati i maceri ( il cui ricorso è solo leggermente diminuito) integrato con “cellulose” derivanti da legno di piantagioni certificate e da imballaggi lignei. Ma la notizia forse più rilevante è che solo il 30-35% di questi fanghi viene utilizzato per ripristini ambientali mentre un 13% va a compostaggio e più del 50% a produzione di laterizi. I camion in uscita dallo stabilimento per il conferimento dei fanghi è passato da circa 2500 mezzi del 2003 a 730 del 2007. Anche i consumi idrici si sono ridotti. VIENE DA DIRE: VUOI VEDERE CHE L’AZIENDA HA SEGUITO LE INDICAZIONI ALTERNATIVE AVANZATE DA AMBIENTE E FUTURO E DAI COMITATI DELLA VALLE BASATE SULLO SFORZO DI RIDUZIONE DEI FANGHI? Addirittura i risultati ottenuti vanno oltre le nostre stesse previsioni. MA A QUESTO PUNTO L’AZIENDA DEVE ANCHE TRARRE LE CONCLUSIONI RITIRANDO DEFINITIVAMENTE IL PROGETTO DELL’ INCENERITORE CHE PUR RESPINTO DALLE COMUNITA’ E DALLO STESSO COMUNE DI BORGO A MOZZANO CONTINUA A PENDERE COME UNA “SPADA DI DAMOCLE” SULLA TESTA DEI CITTADINI E DELLE ALTRE ATTIVITA’ ECONOMICHE DI PREGIO DEL TERRITORIO (agricoltura, artigianato, turismo ecc). Rossano Ercolini, Pier Felice Ferri, Fabio Lucchesi
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