a 22 anni da chernobyl riparte l'imbroglio nucleare



NOSCORIE TRISAIA
Movimento Antinucleare
Mail noscorietrisaia at libero.it

MAP NST 1608  25.04.2008

A 22 ANNI  DA CHERNOBYL  RIPARTE L'IMBROGLIO NUCLEARE  


A 22 anni dalla catastrofe nucleare di Chernobyl  accaduta il 26.04.86 il cesio 137 sparso per mezzo globo è ancora attivo, il cesio decade, in effetti, in 30 anni.
Mentre sono conclamati i danni nella Bielorussa dove all’ospedale di Kiev sono ancora operati bambini di pochi mesi per casi di tumore a causa del terreno e del cibo troppo contaminato (nemmeno le nuove generazioni ne avranno pace), in Italia non sapremo mai gli effetti provocati sulla popolazione da quell’evento.
Anzi la contaminazione di Chernobyl è diventato un paravento per giustificare i dati sulla radioattività ambientale vicino ai centri nucleari di mezza Europa dopo gli incidenti locali (denunciati e non )che fanno parte del rischio dei processi di gestione delle centrali e dei depositi radioattivi.Il 4 Aprile in Spagna e’ stato data la notizia di una fuga radioattiva avvenuta il 26 novembre 2007  nella centrale nucleare di Asco', nella provincia di Tarragona: lo ha riferito il quotidiano 'El Pais'. Secondo il Csn, tuttavia, l'entita' della fuga sarebbe stata minimizzata nella comunicazione di Endesa. (ossia come accade in tutti gli incidenti nucleari   e come si verificò anche  in Giappone).Intanto in Italia si fanno solo spot pubblicitari per rilanciare il nucleare come per vendere un frigorifero o un telefonino, costa poco, inquina meno perché c’e’ la 4 generazione .La sicurezza dei reattori di quarta generazione non può limitarsi alle protezioni esterne contro eventuali incidenti aerei, mentre in Slovacchia le centrali acquisite dall’Enel ne sono sprovviste (non hanno guscio protettivo) . Greenpeace International inoltre ha presentato ricorso alla Commissione europea contro "i sussidi di stato illegali e le distorsioni del mercato che condizionano il progetto di completamento della centrale nucleare di Mochovce, in Slovacchia". Secondo Greenpeace, il Governo slovacco "ha garantito particolari condizioni a Enel sulle somme da accantonare per lo smantellamento futuro delle centrali e la gestione delle scorie". Tali condizioni "si configurano come aiuti di stato illegali per convincere la compagnia elettrica Slovenske Elektrarne (Se), controllata al 66% da Enel, a partecipare a un progetto altrimenti irrealizzabile e non interessante economicamente". I reattori slovacchi stranamente  sono di tipo russo e simili a quelli di Chernobyl.Anche Tremonti  sul principio di delocalizzare gli investimenti sull’energia vuole realizzare in Albania centrali nucleari, dove le pro¿