IMPORTANTE, RISPOSTA DEI CITTADINI AD ENEL, ING. FONTECEDRO



CARBONE: RISPOSTA DEI CITTADINI DI TARQUINIA

ALL’ ING. FONTECEDRO, DIRETTORE  DI DIVISIONE  ENEL



Lei non vede e non sente la paura di Tarquinia per la centrale a carbone,
vuole completarla e accenderla.  Noi la vogliamo fermare prima che
comprometta la nostra salute e distrugga l'agricoltura e il turismo di
questa bella terra. Compromettiamo la sua carriera?  Noi non abbiamo
comprensione nei suoi confronti:  ha scelto di non ascoltare la gente; il
nostro Consiglio Comunale non è un “assemblea non qualificata”.  L'orgoglio
dei Tarquiniesi è stato  di nuovo ferito con le regalie all'ospedale.
 Speriamo almeno che gli oncologi  siano riusciti a prendere le distanze
dalla brutta storia della cerimonia pubblicitaria concessa  dalla ASL a chi
rilascia sostanze cancerogene universalmente responsabili di tumori e
leucemie.

Lei Fontecedro ha deciso di mostrare i muscoli.  Dei poveri operai, padri
di famiglia, che si avvicendano con rapido turn over nel  cantiere della
centrale  a carbone, sono stati mandati a manifestare contro di noi, a casa
nostra, presso il nostro Sindaco. Il capoccetta delle sceneggiate è sempre
lo stesso. Stavolta è stato ammaestrato a ripetere che il carbone a
Civitavecchia sarà “pulitissimo”, scimmiottando quella macabra pubblicità
dove vengono cancellati i fumi con la gomma.  E i morti e i malati come  si
fa per cancellarli? Venga a dirlo Lei ai suoi concittadini il 14 febbraio
al Consiglio Comunale aperto, che il carbone è “pulitissimo”, compia lo
sforzo di recarsi in una sede “non qualificata” per confrontarsi con il
Prof. Gianni Mattioli che sarà presente. Venga a dirci quanti chilogrammi
di arsenico rilascia la centrale a carbone di Fusina nel Veneto, e quanto
ne rilascerà la centrale di Civitavecchia quattro volte più grande.
Dichiari con quanta premura ENEL provvede a sottoporre ai controlli per
l'arsenicosi quanti lavorano – o hanno lavorato – nelle centrali in
funzione a olio combustibile denso (OCD) o a carbone. Se non ha provveduto
non si preoccupi, le daremo una mano. Venga il 14 e le diciamo come.

Se Tarquinia le fosse veramente a cuore lo avrebbe dimostrato lasciando
disintossicare la popolazione dopo anni e anni di OCD (catrame) ad alto
tenore di zolfo, bruciato nelle centrali di Civitavecchia e Montalto,
inquinando la nostra aria, la nostra terra e la nostra acqua.  Per avere
un'idea di quello che la società elettrica ha combinato a popolazioni e
territorio con il catrame e cioè con le emissioni oleose, è utile leggere,
anche in internet, la sentenza penale di condanna di alcuni dirigenti ENEL,
responsabili della centrale di Porto Tolle, sia a livello locale che
nazionale. Una sentenza che ci fa rabbrividire e che ci parla de
“l’esistenza di un disegno criminoso” (Sent. 31.03.2006 Trib. di Adria). Se
Tarquinia le fosse stata veramente a cuore avrebbe chiesto Lei di sapere
quale effetto produrrà su di noi l'azione congiunta delle tre centrali del
polo energetico più grande d'Europa. La sola centrale a carbone rilascerà
circa 7.000.000 di metri cubi di fumi ogni ora per 6.000 ore all'anno e
dopo 25 anni provocherà,  (in base a emissioni simili a quelle prodotte),
una spesa sociale, per mortalità, pari a 200.000.000 di euro. Conoscere
l'effetto sulla nostra salute provocato dalle tre centrali di Civitavecchia
e Montalto possiamo immaginarlo, provando i brividi, ma né Lei né le
istituzioni hanno dimostrato di volerci dare una mano per saperlo.
Senza affetto,

Comitato dei Cittadini  No Coke