CARBONE, A TARQUINIA IL SINDACO HA SMESSO DI LOTTARE
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- From: "NoCokeTarquinia" <nocoketarquinia at yahoo.it>
- Date: Fri, 15 Feb 2008 14:45:07 +0100
Per la prima volta il consiglio comunale di Tarquinia non delibera
all’unanimità sul tema del carbone: il Sindaco, non più nostro, ha smesso di lottare e rimane affacciato
alla finestra a guardare il suo
territorio dato in pasto ai poteri forti e parla un’altra lingua rispetto al
rappresentante del mondo agricolo cooperativo che grida al consiglio che “non
solo i cittadini, ma anche gli agricoltori, hanno paura del
carbone”. Era partito male il consiglio comunale aperto ed è
finito peggio. Prima le modalità di convocazione degli invitati, il cui elenco
era vistosamente in favore del partito del carbone, poi la presenza muscolare
degli operai del cantiere. Ancora una volta gli scienziati dell’Enel e Fontecedro si sono ben guardati dal presentarsi ad
un confronto tecnico con scienziati
come Mattioli ed il Comitato dei Medici. Per i potenti dell’energia è più
conveniente mandare avanti le vittime dei cantieri capitanati dai soliti
provocatori ammaestrati a leggere
ed a diffondere, con l’aiuto di potenti uffici, note prestampate dalla società
elettrica. I provocatori hanno però trovato il muro dei cittadini, con una forte
presenza dei giovani. Un consiglio
comunale aperto dovrebbe essere un luogo di ascolto sereno delle ragioni dei
cittadini; il Sindaco invece ha
esordito con tono polemico ed arrogante, di cui si è poi scusato. Il degrado, che da anni colpisce Civitavecchia, si è affacciato
nell’assise comunale quando, velatamente, gli emissari del partito del carbone
volevano impedire ai poveri cittadini di Brindisi, dove la centrale esiste da
molti anni, di portare la loro testimonianza in video conferenza. Ma poi il collegamento c’è stato ed i
cittadini hanno descritto da Brindisi i danni che l’inquinamento da carbone ha
arrecato alla salute ed al territorio, riconosciuto ad alto rischio
ambientale con decreto del Presidente della Repubblica. A questo consiglio
comunale gli emissari del partito
del carbone hanno offeso le mamme e i loro bambini. Hanno insultato i cittadini
che hanno fatto lo sciopero della fame la scorsa primavera. Hanno offeso i
cittadini contrari alla riconversione a carbone sentendosi forti del loro patronato economico-politico,
sfoggiando i soliti numeri da tombola paesana. Alle solite bugie il Movimento
dei cittadini che si oppone al carbone ha contrapposto la lucidità d’analisi
del Prof. Mattioli, la serenità di giudizio del Senatore Rossi, l’esperienza
decennale dei Medici del comprensorio. Dopo gli interventi tecnici è stato
presentato il “Comitato dei Cittadini Liberi” che acquisirà testimonianze e denunce
per intentare azioni legali collettive contro i responsabili dell’inquinamento
che ha colpito, colpisce e colpirà il comprensorio. Da troppi anni ormai
sentiamo parlare di tavoli sulla salute, dove vengono svendute centraline
miracolose, o di tavoli sullo sviluppo, funesta allegoria di un accordo
compensativo da raggiungere fra gli enti locali e l’Enel. Ma la gente ha
cominciato a capire, ad aprire gli occhi; è per questo che il “Comitato dei
Cittadini Liberi” andrà avanti, in tutte le sedi e con tutti i mezzi che gli sono consentiti dalla legge
della Repubblica Italiana per scovare gli inquinatori ed i complici. Dal
consiglio, nonostante il disappunto di alcuni consiglieri, è uscita fuori una
delibera delle mani libere per trattare con ENEL priva del coraggio dimostrato dal
Consiglio Provinciale di sostenere le azioni di chi vuole veramente fermare il
carbone. Movimento dei
cittadini che si oppongono al
carbone |
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