[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
R: [ecologia] vedi Brescia e poi muori
- Subject: R: [ecologia] vedi Brescia e poi muori
- From: "corradopoli1 at virgilio.it" <corradopoli1 at virgilio.it>
- Date: Tue, 15 Jan 2008 18:25:23 +0100 (GMT+01:00)
Vi mando questo mio articolo pubblicato sul Corriere del Veneto a proposito di inceneritori e Napoli. Corrado Poli Corrado Poli (Docente di Economia ed Etica dell'Ambiente) PRODUCIAMO TROPPI RIFIUTI, TUTTO IL RESTO CONSEGUE L’emergenza rifiuti della Campania non ha, per fortuna, nulla a che vedere con la situazione del Veneto e del Nord in generale. Da noi si sta meglio dal punto di vista tecnico, cioè in relazione alla capacità di smaltimento e alla partecipazione dei cittadini alla raccolta differenziata. Soprattutto non esistono le stesse tensioni politiche e sociali che hanno portato all’attenzione nazionale la questione dei rifiuti. Così succede che sui media è tutto un susseguirsi di interviste a Sindaci e Presidenti settentrionali che celebrano le loro efficaci soluzioni. Eppure nessuno solleva la questione principale e originaria: produciamo troppi rifiuti! Ovvia l’ obiezione: ma ora c’è l’emergenza, occorre smaltire. Questo vale per Napoli, ma non nel Veneto di oggi! Dove, grazie a una situazione meno drammatica (ma nemmeno qui del tutto tranquilla), si potrebbe cominciare a pensare a provvedimenti seri di lungo termine. Invece, nel cercare di non perdere l’occasione di autocelebrarsi per i successi ottenuti – peraltro non in assoluto, ma in rapporto alla disperata situazione napoletana – si perde l’opportunità di ripensare approfonditamente alla questione rifiuti. Tutto il dibattito napoletano ruota su due perni: la mancanza dei termovalorizzatori (meglio chiamarli meno ipocritamente inceneritori) e l’interesse della camorra nel business dei rifiuti. Nessun cenno, invece, sulla questione che produciamo troppi inutili rifiuti, che con un comportamento appena più responsabile se ne potrebbe ridurre immediatamente la produzione alla metà e questa metà, a sua volta, potrebbe essere raccolta in modo differenziato e riciclata. Così che quella che resta finirebbe smaltita negli impianti già esistenti senza doverne realizzare di nuovi. E se proprio qualche altro inceneritore o discarica saranno necessari nell’ emergenza, i cittadini saranno più inclini ad accettarli sapendo che ci si sta muovendo nella direzione giusta. Che si sta facendo una cosa politicamente ed eticamente corretta. È assurdo o velleitario pensare in questo modo? Si può certamente essere più o meno convinti della nocività degli inceneritori, ma non credo che si possa onestamente dissentire sull’opportunità di ridurre la produzione dei rifiuti! Ma per cambiare questa impostazione occorrono investimenti e un impegno da stornare dagli inceneritori per concentrarlo su sistemi e politiche più ambientaliste. Questa è la vera difficoltà, perché, se la camorra ha interessi economici nei rifiuti, quelli relativi agli inceneritori sono di gran lunga maggiori. Certo i primi sono criminali e i secondi sono assolutamente legittimi. Ma questo non elimina la considerazione che molti approfittino della crisi napoletana per spianare la via alla realizzazione di grandi affari con gli inceneritori trascurando le soluzioni alternative perché non convenienti ai pochi influenti gruppi in grado di realizzare inceneritori. Anche con denaro pubblico. In questa situazione gli ex ambientalisti, oggi in Parlamento e nel PD, non hanno detto una parola se non per sostenere gli inceneritori. ----Messaggio originale---- Da: m.cerani at tele2.it Data: 15-gen-2008 12.00 A: "ecologia at peacelink.it"<ecologia at peacelink.it> Ogg: [ecologia] vedi Brescia e poi muori *Brescia* è il luogo santo dei piazzisti degli *inceneritori*. Vi si recano in pellegrinaggio per respirare l'aria salubre direttamente dal camino. Bevono il *latte locale* e fanno un giro in bicicletta nei dintorni. E' la vittoria della scienza contro le tenebre. Per saperne di più su questo miracolo dell'innovazione ho deciso di aprire *una piccola inchiesta*. Oggi pubblico la prima parte del viaggio nell'inceneritore. Tenetevi forte. "A Brescia vi sono inquietanti analogie con la Campania: nel *latte* di aziende dei dintorni della città si è recentemente scoperta una presenza di *diossine fuori norma*; si nota inoltre un'elevatissima incidenza di *tumori al fegato*. Ma il Registro tumori dell'Asl, rassicurante, sostiene, senza dati verificabili, che ciò è imputabile all'eccesso di epatiti e di consumi di alcol (Giornale di Brescia, 10 novembre 2007). Va segnalato che l'*ing. Renzo Capra*, presidente di Asm, fa parte del Comitato scientifico del Registro tumori dell'Asl, di cui è anche finanziatore. Si sostiene che vengono risparmiate 470 mila tonnellate l'anno di emissioni di CO2. ma non si dice che il confronto viene fatto con la discarica e non con il riciclaggio, che consente risparmi di emissioni di CO2 tre volte superiori (AEA Technology. Waste management options and climate change, European Commission, 2001). A Brescia *si finge* di fare *la raccolta differenziata*. Ma questa viene annullata dal continuo aumento dell produzione dei rifiuti, assimilando gli speciali. In 10 anni, da quando funziona l'inceneritore, il *rifiuto indifferenziato *da smaltire è sempre rimasto pari a *1,1 Kg/giorno/pro capite*, esattamente come la Campania, 5-6 volte superiore a quello indifferenziato dove si fa la RD "porta a porta" con tariffa puntuale (es. Consorzio Priula Treviso). L'inceneritore del resto ha bisogno di rifiuti ed Asm è riuscita a compiere il "miracolo" di mantenere le stesse quantità in 10 anni! Per gonfiare i risultati Asm dà *i numeri in chilowattora* ( 570 milioni ), facendo finta di non sapere che l'unità di misura, fuori dal domicilio privato, è il gigawattora (milioni di KWh) o il terawattora (miliardi di KWh). In verità il megaimpianto di Brescia ( 800.000 tonnellate/anno ) ha una potenza pari ad un *decimo di una normale centrale turbogas*; il costo impiantistico per MW installato è 5-6 volte quello di una centrale turbogas; la resa è di circa 20% del potere calorifico presente nei rifiuti contro un 55% di una centrale turbogas; la poca energia ricavata è annullata dallo spreco di altri materiali preziosi ( 5-6 mila tonnellate di ferro; 6 mila tonnellate di alluminio; centinaia di tonnellate di rame, ogni anno nelle ceneri, nel caso di Brescia ). Insomma nell'inceneritorista Lombardia, con 13 impianti, il contributo di questi alla produzione di energia elettrica è *pari al 2%*! E' una macchina dello spreco e antieconomica che si regge solo sugli scandalosi contributi _Cip6 (leggi il post)_ <http://www.beppegrillo. it/2006/12/reset_incenerit.html> - per l'inceneritore di Brescia, oltre *60 milioni di euro l'anno*, per 8 anni, il *doppio dell'investimento impiantistico*!. Nel 2006 l'inceneritore Asm è proclamato "campione del mondo", avendo vinto il "Wtert 2006 Industry Award". Sennonché l'Ente premiatore, Wtert, della Columbia University ha tra gli sponsor la *Martin GmbH*, Germany, produttrice dello stesso impianto Asm." /Marino Ruzzenenti, _www.ambientebrescia_.it <http: //www.ambientebrescia.it>/ -- Mailing list Ecologia dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink. it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://lists.peacelink. it/ecologia Area tematica collegata: http://italy.peacelink. org/ecologia Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http: //web.peacelink.it/policy.html
- Prev by Date: vedi Brescia e poi muori
- Next by Date: torchiarolo 19 gennaio manifestazione
- Previous by thread: vedi Brescia e poi muori
- Next by thread: torchiarolo 19 gennaio manifestazione
- Indice: