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ricorso enel e terreni a rischio
- Subject: ricorso enel e terreni a rischio
- From: "No al Rigassificatore Brindisi" <norigassificabr at email.it>
- Date: Tue, 6 Nov 2007 09:58:42 +0100
Il ricorso dell'Enel: un'iniziativa infondata e strumentale Il ricorso dell'Enel contro il provvedimento con il quale il Sindaco aveva vietato la coltivazione lungo le aree limitrofe al nastro trasportatore e alla centrale Enel Brindisi Sud si appalesa privo di qualsiasi fondamento ed è rivolto a scaricare sul Comune di Brindisi responsabilità che stanno certamente altrove. Rileviamo innanzitutto che l'Enel individua nel ricorso il proprio «interesse ad agire» nel rischio «di venire chiamato in causa - così si legge nel ricorso - dagli agricoltori che lamentano pregiudizi causalmente ricollegabili non già alla ricorrente bensì all'illegittimo intervento extraordinem del Sindaco del Comune di Brindisi». Il ricorso è pertanto inammissibile proprio per difetto di interesse ad agire dal momento che la giurisprudenza ha anonimamente affermato che a norma dell'art. 100 del Codice di Procedura Civile, applicabile anche al processo amministrativo tale interesse deve essere personale, attuale e concreto, precisando che l'attributo della personalità sta a significare che il risultato di vantaggio conseguente all'accoglimento del ricorso, deve riguardare specificatamente e direttamente il ricorrente. Nell'iniziativa giudiziaria dell'Enel non vi è un interesse attuale perché l'ente prospetta solo un'eventualità di danno e non è personale perché la ordinanza non arreca alcun danno diretto all'ente elettrico. Quanto al merito, l'ordinanza del Sindaco di Brindisi contiene una dettagliata e convincente esposizione dei pericoli per la salute pubblica che giustificano il provvedimento. Sorprende allora che a fronte di un ordinanza «contingibile ed urgente» rivolta a tutelare il bene primario della salute dei cittadini l'Enel, che non perde occasione per presentarsi come il nume tutelare della legalità nonché della tutela dell'ambiente e della salute, non trovi di meglio che prodursi in un iniziativa giudiziaria non solo inconsistente ma anche chiaramente strumentale. Secondo la motivata ordinanza sindacale la coltivazione di quei terreni costituisce un grave pericolo per i cittadini ma l'Enel a questo non da alcun rilievo e si preoccupa solo di mettersi al riparo da eventuali azioni risarcitorie da parte degli agricoltori che si trovano oggi privati della loro unica fonte di reddito per responsabilità che vanno seriamente accertate in tutte le sedi competenti. Quindi, il ricorso dell'Enel tradisce, oltrechè la volontà di non risarcire gli agricoltori - peraltro già da anni penalizzati nei prezzi spuntati nel mercato per i propri prodotti -, la grande paura che l'Autorizzazione Integrata Ambientale a cura del Ministero dell'Ambiente possa essere messa in forse dal disastro ambientale riscontrato o quanto meno essere subordinata a queste condizioni, così come ha deciso il ministero accogliendo il metodo proposto dall'Amministrazione Provinciale. Ma c'è di più e cioè che l'Enel insorge contro un provvedimento che in nessuna della sue parti contiene espressioni rivolte ad attribuire una qualsiasi responsabilità a tale ente: una sorta di "excusatio non petita" sulla quale è doveroso riflettere a tutti i livelli. Non si comprende quindi il motivo che ha spinto l'azienda elettrica a tale azione legale, a meno che non si voglia pensare che miri a "disinnescare" la giusta e decisa protesta degli agricoltori. Si tratta comunque di una scelta che viene percepita come una palese intromissione nella vita amministrativa della città con l'intento di condizionarne le scelte come per altro esperienze passate insegnano. Per parte nostra, chiediamo che gli organi preposti si attivino in tempi brevissimi per fare chiarezza su questa grave vicenda e che i cittadini vengano informati sullo stato di quei terreni e sulle responsabilità dei riscontrati inquinamenti. Brindisi, 1 novembre 2007 Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Confederazione Italiana Agricoltori, Unione Provinciale Agricoltori, Fondazione "Dott. Antonio Di Giulio", Fondazione "Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino "Mo' Basta!", Comitato Brindisi Porta d'Oriente.
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