Fw: Una ricorrenza antinucleare che non avremmo mai voluto celebrare_La morte di Sebastien Briat n 36 2c



Numerose le iniziative in programma, nel mese di novembre, per ricordare la
stupidità, la minaccia e l’inganno rappresentato dalla scelta nucleare per
produrre energia.

In Basilicata si celebra, con varie iniziative, la quarta “ricorrenza” dell’opposizione
ferma, pacifica e civile al decreto n 314/2003 che avrebbe voluto
trasformare una delle zone più ricche e con grandi potenzialità di sviluppo
“pacifico, equo e sostenibile” del Sud dell’Italia in una gigantesca area
militare in cui custodire i rifiuti nucleari italiani (solo italiani?) e
realizzare un laboratorio di eccellenza per la ricerca in materia nucleare
(ricerca per chi e per cosa?).

In varie parti d’Italia (Trino, Saluggia, Roma, ecc.), il 10 p.v. si celebra
la ricorrenza del ventennale del referendum antinucleare che avrebbe
dovuto - secondo i promotori e coloro che hanno votato al referendum -
sancire la volontà del popolo italiano a confermarsi guida mondiale nella
difesa del diritto delle future generazioni ad un pianeta vivibile, nella
lotta all’inquinamento irreversibile, alle guerre ed al dominio dei potenti
verso i deboli che l’opzione nucleare, anche “energetica”, ancora oggi
rappresenta!

In alcune città tedesche vi sono iniziative per discutere di: “20 anni senza
impianti nucleari in Italia”.

Gli amici del "Gruppo Fessenheim", nella zona Badenia Sud in Germania, in
vicinanza dell`impianto nucleare di Fessenheim (in Francia), ci hanno
invitato per tenere, con loro, delle conferenze sul tema.

La ricorrenza che, però, non avremmo mai voluto celebrare è quella in
memoria di Sébastien Briat, ucciso domenica 7 novembre 2004 durante
un'azione dimostrativa contro il trasporto di scorie nucleari. Un’azione
come se ne svolgono tante, nel silenzio assoluto delle grandi testate
giornalistiche, realizzata da quei popoli e quelle comunità che si
oppongono - come abbiamo fatto noi lucani - ad un concetto di sviluppo che
soddisfa il feroce (a volte inconsapevole) egoismo di una piccolissima parte
dell’umanità contemporanea a discapito del resto dell’umanità presente e
dell’intera umanità futura.

Un’azione come se ne svolgono tante per fermare anche i treni italiani,
carichi di scorie nucleari destinate, solo temporaneamente, ai centri di
riprocessamento francesi ed inglesi.

Da questi rifiuti si potranno estrarre elementi ancora utilizzabili ai fini
della produzione energetica ma, soprattutto, utilissimi per confezionare
ordigni bellici necessari per tenere a bada i “popoli canaglia”!

Alla fine di queste lavorazioni “estere”, che l’Italia paga profumatamente,
i rifiuti così “ripuliti” dagli elementi utilizzabili ma con lo stesso
carico di radioattività di partenza, torneranno in Italia idonei per essere
sistemati, come qualcuno paventa ancora, in un sito unico nazionale!

Per commemorare Sébastien Briat, mercoledì 7 novembre si terrà un incontro a
Policoro (luogo ed ora da definire) e domenica 11 novembre ’07, ore
11,30/13,30, nel piazzale antistante l’ingresso ENEA-SOGIN della Trisaia di
Rotondella, sarà affissa una targa a suo nome e ribadita la richiesta all’Amministrazione
Comunale di Rotondella di denominare quel luogo con il nome dell’antinucleare
deceduto.

Sarà l’occasione per illustrare le nostre tematiche

  a.. contro la nuova stagione nucleare, pubblicizzata anche come soluzione
ineluttabile al crescente fabbisogno energetico ed all’aggravarsi dell’effetto
serra;
  b.. Contro le attività nucleari intraprese dall’ENEL nei paesi dell’Est
Europeo (per info ed adesioni www.staccalaspina.org );
  c.. Per diffondere sempre più la cultura e le politiche del risparmio,
dell’efficienza contro lo spreco energetico e dell’utilizzo delle energie
rinnovabili;
  d.. per un immediato avvio di una campagna informativa sulle attività e
sui rischi connessi alle operazioni di smantellamento degli impianti  e di
messa in sicurezza dei materiali e rifiuti radioattivi presenti nel centro
ENEA-SOGIN della Trisaia di Rotondella;

In Basilicata esiste ancora oggi, in completa efficienza, un impianto di
riprocessamento nucleare con annesse batterie di centrifughe (non vengono in
mente le questioni nucleari tra USA ed IRAN di questi giorni?) costato
centinaia di miliardi di vecchie lire e che avrebbe lavorato solo alcuni
mesi tra gli anni ‘70 ed ’80. Sono presenti, inoltre, centinaia di metri
cubi di rifiuti a bassa, media ed alta attività, alcuni di questi ultimi
sono allo stato liquido, in contenitori che non hanno più alcuna garanzia di
tenuta; altri rifiuti radioattivi sono stati semplicemente sotterrati in
“fosse comuni” ed in antichi manufatti pagani (siroi) risalenti all’epoca
del porto di Siris (600 - 800 a.c. ?). Altri ancora (sempre “di terza
categoria”) sono stati “affogati” in un monolite di cemento.


Hanno già dato la loro adesione, per domenica 11 Novembre, con inizio alle
ore 11,30:
Associazione Verdi per la Pace di Policoro, ScanZiamo le Scorie- Campo Base,
NoScorie Trisaia, ecc..



Si attendono Vs commenti, proposte ed adesioni



P.S. I Verdi Per la Pace stanno organizzando dei pullman per partecipare
alla manifestazione di Roma del 10 Novembre p.v. in Piazza Farnese
(www.20annisenza.org)



Pino Mele

Associazione

Verdi per la Pace di Policoro



Di seguito una mail che illustra la proposta di commemorazione di Sébastien
condivisa con Radio Base.



----- Original Message ----- 

From: Pino Mele

Sent: Sunday, May 20, 2007 4:22 PM

Subject: Nucleare_dedicare il 7 novembre al ricordo di Sebastien Briat _n 18



Ricordare Sébastien Briat, il giovane francese morto nel tentare di fermare
il treno che trasportava le scorie nucleari il 7 novembre di ogni anno.



Era il 7 novembre del 2004  e in Francia moriva un ragazzo. Riportiamo
alcune frasi del periodo "La Confédération Nationale du Travail si associa
al dolore dei parenti di Sébastien Briat, ucciso domenica 7 novembre durante
un'azione contro il trasporto di scorie nucleari. Sébastien, militante
contro il nucleare, era profondamente coinvolto nella nascita di una sezione
studentesca del sindacato CNT-éducation a Nancy. Così, è con dolore che
salutiamo la memoria di uno dei nostri giovani militanti.

A dispetto delle circostanze, la CNT denuncia il trasporto di materiali
pericolosi (ormai sistematico e pratica quotidiana), ragione per la quale i
militanti, tra cui Sébastien, avevano organizzato l'azione di blocco del
treno nucleare. La CNT denuncia le condizioni di sicurezza del convoglio,
condizioni cosìddette di autocontrollo, così come l'ostinazione dei governi
nel perseguire la via del nucleare.



Radio Base popolare network con Pino Mele di Policoro (tra Scanzano J.co e
la Trisaia di Rotondella), al'interno della trasmisione "Il Cubo" ha
lanciato l'idea di dedicare ogni anno il 7 novembre al ricordo di Sebastien
Briat.



http://www.radiobase.net/index.php?id=21,909,0,0,1,0



Saluti
by
Pino Mele
Cell. 338.9738341
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