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Inoltra: Le lobbies politico-affaristiche chiudono il cerchio a favore dei rigassificatori
- Subject: Inoltra: Le lobbies politico-affaristiche chiudono il cerchio a favore dei rigassificatori
- From: Gaetano Gaziano <tanogaziano at yahoo.it>
- Date: Tue, 16 Oct 2007 10:26:18 +0200
Le lobbies politico-affaristiche chiudono il cerchio a favore dei rigassificatori. L'intervista di ieri al TG1 di Pierferdinando Casini, che ha chiesto le dimissioni del ministro Pecoraro Scanio che a suo dire frenerebbe la costruzione in Italia dei rigassificatori, è l'ultimo atto, in ordine di tempo, della “campagna d'inverno” iniziata dalle lobbies dell'energia a favore dei rigassificatori in Italia. Ha cominciato a settembre l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, aprendo il battage mediatico di terrorismo dell'informazione con la minaccia di un'Italia al buio, cui faceva eco la tivù di Stato con le immagini di una famiglia al lume di candela e ovviamente il mondo della Confindustria, Marcegaglia in testa, che è naturale che sia d'accordo sui rigassificatori in generale, ma che non credo sia tutta d'accordo a vedere la Valle dei Templi brutalmente violata. Infatti a Fulvio Conti, che parla di rigassificatori in generale, ciò che interessa davvero è proprio la costruzione del rigassificatore dell'Enel a Porto Empedocle sotto la casa natale di Luigi Pirandello e a due passi dalla Valle dei Templi di Agrigento, progetto che il mondo ufficiale della Cultura non ha esitato a definire indecoroso. Adesso è chiara, in tutti i suoi dettagli, la strategia messa in atto dal partito trasversale pro-rigassificatori, che va dal governatore siciliano, Totò Cuffaro, a Prodi, a D'Alema, a Bersani, a Vincenzo De Bustis, lo spregiudicato banchiere che il Corriere della Sera definisce “il banchiere di D'Alema” e che, alla guida della Deutsche Bank Italia, sarebbe pronto ad investire, sempre secondo il Corriere, sulla costruzione dei rigassificatori. Oggi dopo l'intervista, rilasciata ieri al TG1, abbiamo capito chi sta alla testa di questo partito trasversale: Pierferdinando Casini, che ha avuto l'arroganza di chiedere le dimissioni di Pecoraro Scanio, in quanto in Parlamento, sia a destra che a sinistra, c'è chi vorrebbe liquidare il ministro dell'Ambiente che, invece, sta agevolando la realizzazione dei rigassificastori, là dove è possibile, (vedi Gioia Tauro e Rovigo), mentre, consapevole dell'ignominia che ricadrebbe sull'Italia di fronte al mondo intero della Cultura, sta cercando di contrastare quello della Valle dei Templi. Ora capiamo il perchè Casini ha messo la sua faccia durante le ultime elezioni regionali siciliane, sostenendo Totò Cuffaro, anche se indagato e rinviato a giudizio per mafia. Cuffaro, però, ha promesso che si dimetterà se sarà condannato anche in primo grado (ma non è detto che mantenga). Ecco, penso che in quel caso anche Casini, lui sì, dovrà coerentemente dimettersi, alleggerendo il partito affaristico-lobbistico che in Italia diventa ogni giorno sempre più pesante. Alfonso Pecoraro Scanio, che si sta coraggiosamente battendo per evitare quello che sarebbe un crimine contro l'umanità (la Valle dei Templi non a caso è stata inserita nella World Heritage List dell'Unesco), sappia che in Italia, nonostante le manipolazioni mediatiche, molti ancora riescono a decodificare notizie e fatti. A questo punto ci aspetteremmo che, a difesa del ministro Pecoraro Scanio, non ci siano solo i cittadini onesti ma anche i rappresentanti delle istituzioni (per primo il ministro Rutelli) che, a qualsiasi livello, hanno il diritto-dovere di tutelare il patrimonio culturale italiano. Gaetano Gaziano Comitato “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”
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