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precisazione su Decreto Bersani
- Subject: precisazione su Decreto Bersani
- From: "No al Rigassificatore Brindisi" <norigassificabr at email.it>
- Date: Fri, 28 Sep 2007 10:14:58 +0200
RIGASSIFICATORE BRINDISI: ULTERIORI PUNTUALIZZAZIONI SUL PRETESO DECRETO BERSANI I commenti che hanno fatto seguito alla diffusione della notizia di un Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che avrebbe dovuto sospendere i lavori per la costruzione del rigassificatore a Brindisi fino al completamento delle procedure necessarie per il "conformarsi" da parte dello Stato al parere della Commissione Europea, rendono necessarie alcune puntualizzazioni: · il decreto in questione è, allo stato, un provvedimento non dotato di alcuna validità perché privo del previsto "concerto" del Ministro dell'Ambiente; · il Ministro dell'Ambiente non ha dato e non può dare, senza cadere in una plateale contraddizione, il suo "concerto" al provvedimento perché ha sempre chiesto in un tutte le competenti sedi l'immediato annullamento dell'autorizzazione ministeriale opponendosi ad una VIA postuma; · per l'espletamento della procedura di VIA è ovviamente indispensabile il consenso del Ministero dell'Ambiente perché tale procedura appartiene alla competenza ed alla responsabilità del suddetto Ministero; · il Ministro dello Sviluppo, dopo aver immotivatamente affermato che le condizioni poste dalla Regione Puglia per la VIA non sono ostative all'avvio di tale procedimento pone anch'Egli col Decreto una condizione all'espletamento della suddetta procedura e cioè quella che la società costruttrice presenti entro tre mesi la relativa istanza. Una istanza che la British LNG ha mille volte pubblicamente escluso dichiarando anzi che si sarebbe fermamente opposta ad una tale scelta. Ne discende che una inopinata inversione di marcia di tale società in ordine alla VIA legittimerebbe il sospetto di manovre sotto banco o di oscuri affidamenti in ordine ai quali la competente autorità giudiziaria potrebbe essere chiamata a far luce; · non è vero che il dovere di conformarsi al parere della Commissione Europea consiste nel procedere ad una VIA postuma dal momento tale Commissione ha solo rilevato l'illegittimità del provvedimento per mancanza della VIA e della consultazione delle popolazioni interessate facendo carico allo Stato italiano di conformarsi a tale parere eliminando tali violazioni di legge. La Commissione ha quindi lasciato allo Stato italiano la responsabilità di eliminare tale illegittimità senza dare indicazioni specifiche sul "come" e non v'è dubbio che l'annullamento è il modo migliore e più radicale di conformarsi al parere europeo; · la via maestra per risolvere il problema è dunque l'annullamento del provvedimento autorizzativo, soluzione questa che nelle Conferenze dei Servizi istruttoria e decisoria ha sempre trovato tutti i necessari concerti, intese ed assensi. Brindisi, 24 settembre 2007 Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione "Dott. Antonio Di Giulio", Fondazione "Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino "Mo' Basta!", Comitato Brindisi Porta d'Oriente.
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