Amianto nell'acqua potabile



AMIANTO NELL'ACQUA POTABILE

I Verdi fanno appello ad Hera spa per la
sostituzione delle tubazioni obsolete in cemento amianto utilizzate per
le acque destinate ad usi potabili.

Intervento di Davide Fabbri, dell'
Esecutivo Regionale dei Verdi dell'Emilia-Romagna.

Forse non tutti
sanno che Hera spa - la società di gestione dei servizi pubblici
ambientali - gestisce nel bolognese (area ex Seabo) circa 1.600 km di
tubazioni in cemento amianto; inoltre Hera in Romagna gestisce oltre
2.000 km di condutture idriche
in cemento amianto.

Da anni i Verdi
sostengono che l'acqua deve essere indenne da sostanze cancerogene.

Pur essendo partito un piano di Hera spa di sostituzione delle vecchie
condotte acquedottistiche in cemento amianto, non sono state adottate
le misure necessarie ed efficaci che coincidono, a nostro avviso, con
la bonifica integrale delle reti per
far veicolare l'acqua per uso
potabile.

I tubi in cemento amianto hanno avuto grande diffusione a
partire dalla seconda metà degli anni '60 e ne è stato completamente
interrotto l'utilizzo a partire dai primi
anni '90, con l'introduzione
della Legge nazionale n. 257 del 1992, che
ha stabilito - per le
problematiche sanitarie correlate all'amianto -
il divieto di produrre
e commercializzare i prodotti contenenti
amianto.

Infatti è bene
sottolineare che la respirazione di fibre di
amianto può determinare
malattie diverse, tutte comunque caratterizzate
da un lungo intervallo
di tempo fra l'inizio dell'esposizione e la
comparsa della malattia.

Le malattie principali che possono essere
provocate dall'amianto sono:
asbestosi, mesotelioma, carcinomi
polmonari, tumori del tratto gastro-
intestinale e della laringe.

Si chiede pertanto ad Hera spa, ai
Sindaci dei Comuni soci di Hera spa, di
elaborare e mettere in atto un
piano teso a bonificare integralmente le
reti acquedottistiche.

Cesena, 25 agosto 2007

Davide Fabbri
Membro dell'Esecutivo Provinciale
dei Verdi di Forlì-Cesena
Tel 333.1296915 - 0547.356861
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