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Enel: pubblicità sull'energia

L'ENEL ha lanciato una campagna pubblicitaria che sembra fatta apposta per noi ecologisti. Sembra.

Oh baby baby it's a wild world, ...
La prima parte dello spot descrive il disagio del pianeta Terra e fin qui concordiamo. Eccovi le parole con cui
ENEL stessa parla dello spot: "Un disagio che, nella seconda parte del film, diviene lo spunto per riflettere sulle conseguenze negative di un cattivo utilizzo (cattivo utilizzo, non cattiva produzione!!!! E' colpa di come la usano i consumatori, non di come la mettono loro in rete!!!) dell'energia e quindi ricercare un modo nuovo di produrla chiedendo aiuto alle forze della natura, vento, acqua, sole e vapore geotermico, e alla ricerca scientifica.

...you say you want to start something new,...

Il disagio era causato da un uso eccessivo dell'energia. "Di energia ce ne era troppa" dice lo spot. Poi, invece di arrivare alla conclusione logica che "se e' troppa, allora riduciamola", si mostrano altri modi di produrre energia. Modi puliti, innovativi, ecologicamente corretti, socialmente accettati. Qui vi prego di notare l'incongruenza logica: troppa -> diversa. Se non va bene come viene prodotta -> ditelo e cambiate modo di produrla. Se pensate che la gente usi troppa energia -> pubblicizzate il risparmio energetico!

...hope you make a lot of nice friends out there,...
Si dice "energia che puoi produrre da solo e condividere" con tanto di immagine di gente attorno ad un fuoco da campo, intenta a divertirsi. Ottimo, concordo, stare intorno ad un fuoco da campo e' molto più socialmente gratificante che guardare la tv, ma non e' questo che volevano dire. La produzione decentralizzata aiuterebbe davvero a cancellare il fumo che esce dai camini delle
centrali a carbone dell'ENEL. Il carbone pulito non diventa pulito a furia di pubblicizzarlo con fiori e nuvolette.

L'Enel si vanta di spendere 4 miliardi per ridurre di 4 milioni di tonnellate di CO2 all'anno con le rinnovabili per poi emetterne 40 in più con il carbone... adesso... non vi sembra che ci sia qualcosa che non torna? Lo scopo e' farci piacere l'energia, farci venir voglia di usarla, e, ovviamente, di comprarla da ENEL. "Si può fare, seguiteci" dicono, mica "Lo puoi fare da solo!"

... just remember there's a lot of bad and beware, beware...
Lo spot conclude facendoci sognare un mondo futuro (bambini, prato, cinema...) in cui usare l'energia e' un piacere. Qui arriva la mazzata a tutti i decrescenti che propongono di usare meno energia. Non si tratta di non menzionare il risparmio energetico, ma di alludere a soluzioni alternative disagevoli per l'utente, che deve godere dei consumi e, possibilmente, essere messo nella disposizione d'animo di voler consumare ancora di più, indipendentemente da quello di cui realmente ha bisogno e di cui spontaneamente sente la necessità.
Dopotutto, uno spot televisivo serve a vendere. Il fatto di farlo mettendo a proprio agio i compratori e' una tecnica, non uno scopo.

...it's hard to get by just upon a smile.

» Per rivedere il filmato, potete andare sul sito dell'ENEL, sezione campagne pubblicitarie