APPELLO ALLA REGIONE E ALLE ISTITUZIONI LOCALI



RIGASSIFICATORE: NULLA DI NUOVO A CAPOBIANCO
UN APPELLO ALLA REGIONE E ALLE ISTITUZIONI LOCALI

Il 27 dicembre il Governo ha annunciato ufficialmente la decisione di
riconvocare la Conferenza dei Servizi per valutare in modo pieno ed
esaustivo tutti i profili ambientai "che la realizzazione del
rigassificatore comporta". Il 20 gennaio l'Assessore regionale
dell'Ambiente, Michele Losappio, ha fatto carico alla British Gas, alias
Brindisi LNG, di sospendere immediatamente i lavori della colmata a
Capobianco, dove dovrebbe sorgere il rigassificatore, per il grave
inquinamento della falda acquifera rilevato dall'ARPA e successivamente
confermato dalla stessa Agenzia di Prevenzione Ambientale che ha ritenuto
inesatti i dati forniti dalla Brindisi LNG.
Con comunicazione del 9/1/2007 la rappresentanza permanente per l'Italia
presso l'Unione Europea ha trasmesso ufficialmente alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri e al Ministro
dell'Ambiente la nota con la quale la Commissione delle Comunità Europee
aveva rimesso il resoconto del "Pacchetto ambiente" emerso nella riunione
svoltasi a Roma nei giorni 11-12 dicembre scorso, formalizzando così
l'apertura della procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese per
alcuni casi fra i quali quello del "progetto di rigassificatore a Brindisi"
e rilevando la "non corretta applicazione" delle direttive sul controllo
dei pericoli di incidenti rilevanti connessi ad alcune sostanze pericolose.
E lo ha fatto per il rigassificatore di Brindisi facendo specifico
riferimento ad alcune opere accessorie (molo di carico e scarico, serbatoi
di stoccaggio gas, gasdotti e colmata) ed affermando che si "sarebbe dovuta
effettuare una valutazione ambientale dell'intero progetto".
Ed ancora: il 23 gennaio la stampa locale ha pubblicato con grande rilievo
la notizia di un nuovo blitz dei due magistrati della locale Procura
titolari dell'inchiesta rivolta ad accertare se nel procedimento
autorizzativo per la costruzione dell'impianto siano state commesse
illegalità di rilievo penale. Un nuovo viaggio a Roma dei PM che dirigono
l'inchiesta per un nuovo sequestro di documenti e per interrogare, come
persone informate dei fatti, alcuni funzionari. Atti questi che vanno
inquadrati in una situazione per la quale, secondo alcuni commenti
giornalistici, "tutto fa pensare che a breve potrebbe esserci una svolta
nelle indagini che durano ormai da diversi mesi".
A fronte di tutto questo niente di nuovo a Capobianco dove i lavori
tranquillamente proseguono mentre il Governo non traduce ancora in
conseguenti atti amministrativi, rispettosi delle prescritte procedure, le
decisioni assunte. Così come non si adopera per far sospendere
immediatamente le attività di colmata, pervenendo a tale risultato
possibilmente in via bonaria o, in caso di irragionevole rifiuto, con
l'esercizio dei poteri previsto dall'art, 21 quater della legge 241 del
1990 che disciplina appunto la sospensione dell'efficacia dell'atto
amministrativo per gravi motivi. Siamo quindi di fronte ad una situazione
davvero incredibile: si rileva sotto diversi profili la illegittimità della
procedura autorizzativa espletata e la necessità di riconvocare la
Conferenza dei Servizi per rimuovere errori ed omissioni ma, nello stesso
tempo, si permette la prosecuzione dei lavori avviati in violazione della
normativa vigente con devastanti conseguenze ambientali dovute anche
all'inquinamento della zona interessata. Una situazione contraddittoria ed
assurda alla quale occorre subito porre rimedio per non offendere il buon
senso e per tutelare i diritti delle nostre popolazioni e la credibilità
delle istituzioni. Facciamo perciò appello al Presidente della Regione
Nichi Vendola, al Presidente della Provincia Michele Errico ed al Sindaco
di Brindisi Domenico Mennitti perché chiedano congiuntamente al Governo,
con un atto formale, di sospendere i lavori a Capobianco per favorire il
ripristino della legalità ed avviare a soluzione definitiva un problema che
da anni condiziona pesantemente in negativo la vita e il futuro del nostro
territorio.
Brindisi, 24 gennaio 2007

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione "dott.
Antonio Di Giulio", Fondazione "Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI, Forum
ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela
dell'Ambiente e della Salute del Cittadino Comitato cittadino "Mo' Basta!",
Comitato Brindisi Porta d'Oriente.