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APPELLO ALLA REGIONE E ALLE ISTITUZIONI LOCALI
- Subject: APPELLO ALLA REGIONE E ALLE ISTITUZIONI LOCALI
- From: "No al rigassificatore a Brindisi" <giancanuto at email.it>
- Date: Wed, 24 Jan 2007 14:45:56 +0100
RIGASSIFICATORE: NULLA DI NUOVO A CAPOBIANCO UN APPELLO ALLA REGIONE E ALLE ISTITUZIONI LOCALI Il 27 dicembre il Governo ha annunciato ufficialmente la decisione di riconvocare la Conferenza dei Servizi per valutare in modo pieno ed esaustivo tutti i profili ambientai "che la realizzazione del rigassificatore comporta". Il 20 gennaio l'Assessore regionale dell'Ambiente, Michele Losappio, ha fatto carico alla British Gas, alias Brindisi LNG, di sospendere immediatamente i lavori della colmata a Capobianco, dove dovrebbe sorgere il rigassificatore, per il grave inquinamento della falda acquifera rilevato dall'ARPA e successivamente confermato dalla stessa Agenzia di Prevenzione Ambientale che ha ritenuto inesatti i dati forniti dalla Brindisi LNG. Con comunicazione del 9/1/2007 la rappresentanza permanente per l'Italia presso l'Unione Europea ha trasmesso ufficialmente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri e al Ministro dell'Ambiente la nota con la quale la Commissione delle Comunità Europee aveva rimesso il resoconto del "Pacchetto ambiente" emerso nella riunione svoltasi a Roma nei giorni 11-12 dicembre scorso, formalizzando così l'apertura della procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese per alcuni casi fra i quali quello del "progetto di rigassificatore a Brindisi" e rilevando la "non corretta applicazione" delle direttive sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi ad alcune sostanze pericolose. E lo ha fatto per il rigassificatore di Brindisi facendo specifico riferimento ad alcune opere accessorie (molo di carico e scarico, serbatoi di stoccaggio gas, gasdotti e colmata) ed affermando che si "sarebbe dovuta effettuare una valutazione ambientale dell'intero progetto". Ed ancora: il 23 gennaio la stampa locale ha pubblicato con grande rilievo la notizia di un nuovo blitz dei due magistrati della locale Procura titolari dell'inchiesta rivolta ad accertare se nel procedimento autorizzativo per la costruzione dell'impianto siano state commesse illegalità di rilievo penale. Un nuovo viaggio a Roma dei PM che dirigono l'inchiesta per un nuovo sequestro di documenti e per interrogare, come persone informate dei fatti, alcuni funzionari. Atti questi che vanno inquadrati in una situazione per la quale, secondo alcuni commenti giornalistici, "tutto fa pensare che a breve potrebbe esserci una svolta nelle indagini che durano ormai da diversi mesi". A fronte di tutto questo niente di nuovo a Capobianco dove i lavori tranquillamente proseguono mentre il Governo non traduce ancora in conseguenti atti amministrativi, rispettosi delle prescritte procedure, le decisioni assunte. Così come non si adopera per far sospendere immediatamente le attività di colmata, pervenendo a tale risultato possibilmente in via bonaria o, in caso di irragionevole rifiuto, con l'esercizio dei poteri previsto dall'art, 21 quater della legge 241 del 1990 che disciplina appunto la sospensione dell'efficacia dell'atto amministrativo per gravi motivi. Siamo quindi di fronte ad una situazione davvero incredibile: si rileva sotto diversi profili la illegittimità della procedura autorizzativa espletata e la necessità di riconvocare la Conferenza dei Servizi per rimuovere errori ed omissioni ma, nello stesso tempo, si permette la prosecuzione dei lavori avviati in violazione della normativa vigente con devastanti conseguenze ambientali dovute anche all'inquinamento della zona interessata. Una situazione contraddittoria ed assurda alla quale occorre subito porre rimedio per non offendere il buon senso e per tutelare i diritti delle nostre popolazioni e la credibilità delle istituzioni. Facciamo perciò appello al Presidente della Regione Nichi Vendola, al Presidente della Provincia Michele Errico ed al Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti perché chiedano congiuntamente al Governo, con un atto formale, di sospendere i lavori a Capobianco per favorire il ripristino della legalità ed avviare a soluzione definitiva un problema che da anni condiziona pesantemente in negativo la vita e il futuro del nostro territorio. Brindisi, 24 gennaio 2007 Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione "dott. Antonio Di Giulio", Fondazione "Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino Comitato cittadino "Mo' Basta!", Comitato Brindisi Porta d'Oriente.
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