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Apello all'Europa
- Subject: Apello all'Europa
- From: "No al rigassificatore a Brindisi" <giancanuto at email.it>
- Date: Wed, 17 Jan 2007 18:08:10 +0100
Alla Commissione Europea Segretariato Generale Rue de la Loi, 200 B-1049 Bruxelles BELGIO Alla Commissione Europea Direzione Generale Ambiente Unità Giuridica ENV.A.2 B-1049 Bruxelles BELGIO Al Ill.mo Presidente Vassilios Skouris Corte Europea di Giustizia Corte di Giustizia delle Comunità Europee L – 2925 LUSSEMBURGO Rigassificatore: Appello all’Europa A Brindisi sta accadendo qualcosa di veramente assurdo. Il Governo Italiano, il 27 dicembre scorso, ha pubblicamente annunciato con una nota ufficiale la riapertura della conferenza dei servizi “per valutare in modo pieno ed esaustivo tutti i profili ambientali” connessi alla realizzazione del rigassificatore, un enorme impianto che dovrebbe sorgere nel porto a ridosso della centro abitato ed in una zona dichiarata a rischio di incidente rilevante per l’esistenza di numerosi e pericolosi insediamenti industriali. Come opera preparatoria la società Brindisi LNG, versione italiana della British Gas, sta realizzando una immensa colmata in uno specchio d’acqua che il competente ufficio pubblico di controllo (ARPA Puglia - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) ha trovato gravemente e pericolosamente inquinato. Per tale ragione la Regione Puglia ha invitato la Società Brindisi LNG a sospendere immediatamente le attività di cantiere interessando gli organi preposti a verificare la osservanza o meno di tale prescrizione. A fronte di tutto ciò e della radicale opposizione degli enti locali, della Regione Puglia e delle popolazioni interessate, che hanno ripetutamente espresso la loro protesta can massicce manifestazioni, la società costruttrice sta portando a termine i lavori della colmata con l’ostentato intento di iniziare la vera e propria costruzione dell’impianto. Dal momento che il Governo Italiano ha motivato la decisione di riaprire l’iter autorizzativo con la presa di posizione della Commissione Europea che nel corso di recenti incontri ha ribadito “la necessità di una unica procedura di VIA sull’impianto e sulle connesse opere portuali, non ritenendo adeguato il procedimento autorizzativo definito dalla legge n. 340 del 2000”, facciamo allora APPELLO alle competenti autorità dell’Unione Europea perché diano il loro autorevole contributo alla risoluzione positiva di un problema che grava come un macigno sulla vita e sul futuro di questo bistrattato territorio del nostro Paese. Brindisi attende che la democrazia e la legalità abbiano ragione su interessi privati che sono in aperto conflitto con la normativa italiana ed Europea, che calpestano le scelte della nostra comunità e che sono chiaramente incompatibili con il progetto di uno sviluppo economico a misura d’uomo voluto e deliberato dalle Amministrazioni locali. Brindisi, 16 gennaio 2007 Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti–TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente ---- Email.it, the professional e-mail, gratis per te:<http://www.email.it/cgi-bin/start?sid=3>clicca qui Sponsor: Logos Finanziaria SPA. Società di credito ad erogazione diretta. Fino a 30.000 euro in 24 ore! Clicca e scopri come <http://adv.email.it/cgi-bin/foclick.cgi?mid=2909&d=17-1>Clicca qui
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