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IL GOVERNO VENGA A VEDERE A BRINDISI
- Subject: IL GOVERNO VENGA A VEDERE A BRINDISI
- From: "No al Rigassificatore Brindisi" <giancanuto at email.it>
- Date: Mon, 20 Nov 2006 20:33:50 +0100
lettera aperta Al Presidente del Consiglio dei Ministri On.le prof. Romano PRODI Roma Al Ministro per lo Sviluppo Economico On.le dr.Pier Luigi BERSANI Roma Al Ministro dell’ Ambiente On.le dr. Alfonso Pecoraro Scanio Roma Al Presidente della Regione Puglia On.le Nichi Vendola Bari RIGASSIFICATORE: IL GOVERNO VENGA A VEDERE A BRINDISI IL “CRIMINE” CHE SI VUOLE CONSUMARE E CHE DETERMINEREBBE UN’INSANABILE ROTTURA Abbiamo motivo di ritenere che fra qualche giorno il Governo potrebbe prendere l’attesa decisione sulla questione del rigassificatore a Brindisi. Per quanto ci riguarda abbiamo ripetutamente chiesto la soluzione del problema che ci sembra socialmente giusta ed amministrativamente corretta: il formale invito alla British Gas di rinunciare al progetto a fronte anche di possibili contropartite ovvero, in caso di indisponibilità da parte della società inglese, l’apertura di una regolare procedura di autotutela destinata a sfociare nel ritiro del provvedimento autorizzativo per vizi di legittimità (mancanza di una Valutazione d’Impatto Ambientale ed altre violazioni di legge) e per ragioni di merito (nuova ed appropriata valutazione dell’interesse pubblico). Dal momento che sulla base delle dichiarazioni rese dal Governo in Parlamento va esclusa la pura e semplice conferma dell’autorizzazione e poiché alcuni segnali indicano la riluttanza del Governo ad accogliere la nostra proposta, sembra prendere piede l’ipotesi della convocazione della conferenza dei servizi per procedere in quella sede alla Valutazione di Impatto Ambientale che fu omessa nella procedura amministrativa a suo tempo svoltasi. Consideriamo allora necessario ed urgente precisare con estrema chiarezza alcune cose. Innanzitutto il fatto che una Valutazione d’Impatto Ambientale senza la convocazione della conferenza dei servizi sarebbe un assurdo amministrativo privo di qualsiasi affidabilità ed esposto a tutte le censure. C’è poi da rilevare che una Valutazione d’Impatto Ambientale, che si concludesse con un parere favorevole alla realizzazione dell’impianto, si rivelerebbe una operazione di facciata ed una beffa perché l’evidenza dei fatti ed il comune buon senso impongono di ritenere che, per le sue caratteristiche ed il sito prescelto (nel porto, nelle adiacenze dell’area industriale ed a ridosso della città), il rigassificatore è assolutamente incompatibile con l’esigenza di tutelare l’incolumità dei cittadini e con i progetti di nuovo sviluppo elaborati ed avviati dagli Enti locali. Invitiamo perciò il Presidente Prodi ed i Ministri Bersani e Pecoraro Scanio a constatare di persona lo scempio che si sta consumando a Brindisi perché i drammi locali rischiano spesso di essere percepiti in sede ministeriale come semplici pezzi di carta e burocratici adempimenti. Come ha ripetutamente affermato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, noi riteniamo che la realizzazione a Brindisi del progettato rigassificatore sarebbe un vero e proprio «crimine contro l’umanità». Un «crimine» che ovviamente non cessa di essere tale se una commissione di tecnici (specialmente se fossero gli stessi che a suo tempo considerarono adeguato lo “studio” d’impatto ambientale presentato dalla British Gas) dovesse per incomprensibili motivi esprimere in sede di “VIA” parere favorevole alla costruzione dell’impianto. Ribadiamo perciò che le nostre popolazioni non prenderanno mai atto di pareri e scelte assolutamente inaccettabili e che una deprecabile conferma della concessa autorizzazione determinerebbe in ogni caso un’insanabile rottura nei rapporti tra la nostra comunità ed il Governo centrale con gravi conseguenze sia sul piano istituzionale che su quello sociale. Brindisi, 18 novembre 2006 Italia Nostra, Legambiente, WWF, Col diretti – Terra Nostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato spontaneo cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente
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