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IRRISPETTOSA E DA RESPINGERE LA NOTA DELLA BRITISH GAS
- Subject: IRRISPETTOSA E DA RESPINGERE LA NOTA DELLA BRITISH GAS
- From: "No al rigassificatore a Brindisi" <giancanuto at email.it>
- Date: Mon, 13 Nov 2006 16:54:13 +0100
IRRISPETTOSA E DA RESPINGERE LA NOTA DELLA BRITISH GAS La British Gas ha fatto sapere che ha consegnato un carico di gas naturale liquefatto (gnl) in Italia nel terminale di La Spezia. L’amministratore delegato della società inglese, in una nota ampiamente diffusa, ha affermato che la società medesima è in grado di assicurare diverse forniture di gnl al mercato italiano per fronteggiare la domanda del Paese. Ha poi aggiunto che la British Gas sta costruendo un moderno terminale di rigassificazione nel porto di Brindisi e che detta società è in grado di garantire nuove forniture in quanto essa è un “partner chiave e strategico dell’Italia che ha come obiettivo di assicurare una fornitura energetica a lungo termine affidabile ed economica”. Ha infine espresso l’augurio che le prossime forniture “siano soprattutto attraverso il nuovo terminale di Brindisi”. Alla fine dello scorso mese di settembre il Governo, rispondendo ad alcune interrogazioni parlamentari, ha dichiarato che sta attentamente esaminando la questione dal momento che il caso del rigassificatore a Brindisi presenta caratteri particolari per l’opposizione degli Enti territoriali, per l’assenza di qualsiasi coinvolgimento delle popolazioni locali e per la mancanza della necessaria Valutazione di Impatto Ambientale. Il 28 ottobre per la quinta volta migliaia di cittadini sono scesi in piazza per sollecitare il Governo a liberare Brindisi da un impianto che minaccia la sicurezza della nostra comunità e che ne condiziona in negativo lo sviluppo economico. Il 6 novembre a Londra il Presidente Prodi rispondendo al Primo Ministro inglese che gli sollecitava un interessamento in favore della British Gas ha fatto presente al suo interlocutore il ruolo decisivo che per le nostre leggi spetta in materia agli Enti territoriali interessati. Lo stesso giorno il Presidente Vendola, facendo riferimento all’intervento del Premier inglese, ha ribadito la netta opposizione della Regione tornando a definire la costruzione del rigassificatore a Brindisi “un crimine contro l’umanità”. La netta contrarietà all’impianto è stata anche ribadita per l’Amministrazione Provinciale dal Presidente Errico e per il Comune non solo dal Sindaco Mennitti ma anche dal Presidente del Consiglio comunale Di Donna che ha definito inaccettabili certe pressioni di stampo colonialistico. Ebbene, tutto questo non viene preso nella benché minima considerazione dalla British Gas che ha invece emesso un’arrogante e, al tempo stesso, accattivante nota con la quale punta ad accreditarsi come l’ancora di salvezza per il nostro Paese in campo energetico e tenta strumentalmente di ingigantire il fabbisogno nazionale di gas (ridimensionato invero da alcune documentate inchieste televisive e dalle scelte per la Finanziaria che hanno eliminato il previsto stanziamento per la nascita di rigassificatori). Inoltre la società inglese, ricorrendo strumentalmente all’espediente del “fatto compiuto”, si premura di informare che sta continuando a costruire il rigassificatore (cosa non vera perché sono in corso solo lavori per una colmata a mare propedeutica all’impianto) ed infine mette in opera lo “specchietto per le allodole” della fornitura energetica “affidabile ed economica”, una promessa con la credibilità di quella del vantaggio “occupazionale” già clamorosamente smentita dai fatti. Una nota quindi gravemente irrispettosa nei confronti del nostro Paese e delle nostre Istituzioni che respingiamo con la massima fermezza e che segnaliamo al Governo per le opportune valutazioni e determinazioni. Una nota che segnaliamo anche all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria impegnata nello svolgimento di indagini per verificare se nel corso del procedimento autorizzativo dell’impianto sono state commesse illegalità di rilievo penale. Segnalazione quest’ultima che facciamo alla locale Procura della Repubblica non certo perché pensiamo che la citata nota presenti estremi di reato (nella nostra democrazia la LNG può ovviamente dire in libertà ciò che vuole) ma perché riteniamo che la nota medesima sia utilmente rivelatrice del clima di interessi, di culture, di manovre e di pressioni nel quale si sono svolti i processi che hanno portato all’autorizzazione del rigassificatore. Brindisi, 11 novembre 2007 Italia Nostra, Legambiente, WWF, Col diretti – Terra Nostra, Fondazione “dott. Antonio Di Giulio”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”
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