Fwd:TAV: osservazioni e domande



NO TAV – RACCOLTA ADESIONI



È stato appurato da qualche mese che i manganelli e le occupazioni militari
del territorio non sono il mezzo più efficace per imporre le grandi opere.
Ci riferiamo, in particolare, al caso della Torino-Lione.

La parola d’ordine sembra essere diventata “il dialogo”. Parola molto
suggestiva, parola-camomilla, capace di riportare la tranquillità
soprattutto negli animi di chi conosce i fatti solo attraverso la
televisione e i giornali.

Oggi, attraverso il dialogo, i Presidenti di tutte le Regioni del nord
Italia incalzano il governo affinché l’opera venga finanziata, quali che
siano le condizioni finanziarie dello Stato.

Attraverso il dialogo, e un uso tutt’altro che parsimonioso dei media,
uomini del vecchio governo e del nuovo insistono sulla “priorità assoluta”
dell’opera.

Attraverso il dialogo, si divulgano a mezzo stampa i rassicuranti risultati
dei sondaggi effettuati, salvo poi scoprire che tali sondaggi sono stati
svolti con qualche leggerezza di troppo, e su siti in cui si sapeva già
prima (i documenti del 2004 parlano chiaro) che non si sarebbero trovate
quantità significative di amianto o uranio.

Attraverso il dialogo, il nuovo governo non manca di mettere in mostra la
sua disponibilità, rispristinando la valutazione d’impatto ambientale per
il tunnel di Venaus e facendo slittare l’inizio dei lavori al 2010.
Ufficialmente, “per ascoltare le popolazioni locali”; realisticamente,
anche perché al momento non c’è una lira.

Tuttavia, questo dialogo viene completamente a mancare ogni volta che ai
promotori della linea vengano poste delle domande dirette. Quando le
domande o le osservazioni vengono poste in privato, attraverso lettere
aperte, la risposta è in genere il silenzio; quando vengono poste in
pubblico, attraverso giornali o televisioni, emerge l’arte del glissare,
del girare intorno senza dire nulla. Eppure, la fiducia ci fa auspicare che
questi personaggi, che ricoprono ruoli politici e si pongono
indiscriminatamente a favore dell’opera, qualche minima argomentazione che
quantomeno giustifichi la loro posizione possano formularla. Altrimenti
potrebbe emergere qualche dubbio a proposito della loro serietà e della
loro buona fede…

Qui di seguito è riportata, appunto, una serie di osservazioni e di domande
che sono già state inviate, con oltre 1200 sottoscrizioni, a: Sergio
Chiamparino, Mercedes Bresso, Roberto Formigoni, Claudio Burlando, Luciano
Caveri, Giancarlo Galan, Lorenzo Dellai, Riccardo Illy, Vasco Errani;
Daniele Borioli; Piero Fassino; Alberto Tazzetti; e, per conoscenza, a:
Tommaso Padoa Schioppa, Antonio di Pietro, Alessandro Bianchi, Alfonso
Pecoraro Scanio, Romano Prodi, Fausto Bertinotti, Giorgio Napolitano e a
tutti i nostri parlamentari ed europarlamentari (non solo italiani),
assessori e membri del Consiglio Regionale e Provinciale del Piemonte e
della nuova giunta del comune di Torino; giornali nazionali e locali.

Chiunque condivida il contenuto di queste osservazioni, può sottoscriverle
inviando un’e-mail a: <mailto:firmenotav at libero.it>firmenotav at libero.it,
in cui vengano specificati:

1)      nome e cognome;

2)      indirizzo completo;

3)      professione.



Inutile dire che è importante raccogliere il maggior numero possibile di
adesioni (difficilmente i destinatari risponderanno, ma è bene che si
ricordino che “ci siamo”, e non siamo pochi), perciò invitiamo gli
interessati a diffondere il contenuto di questa e-mail e a raccogliere e
inviare anche i nominativi di chi sia sprovvisto di una propria casella di
posta elettronica.

Non è solo una questione di essere pro o contro il TAV (questione peraltro
strettamente connessa con un discorso di modelli di sviluppo). È questione,
semplicemente, di pretendere trasparenza: cosa che è nell’interesse di
tutti.

A inizio novembre provvederemo a spedire ai destinatari e ai giornali
l’aggiornamento con le nuove adesioni.

Grazie.



Alessandro Grangetto – Strada San Giorio 10 – Bussoleno (TO) - insegnante

Giorgio Perino – via Piave 34 – Bussoleno (TO) - insegnante

Gianni Rapelli – via Gramsci 23 – Condove (TO) - pensionato

Roberto Ronsil – fraz. Sant’Antonio 75 - Giaglione (TO) - ingegnere

Gisella Viero – via De Amicis 23 – Condove (TO) - insegnante





N.B.: i dati raccolti saranno trattati esclusivamente per la finalità della
presente iniziativa e verranno diffusi esclusivamente ai destinatari
precedentemente elencati, salvo ulteriore richiesta di autorizzazione ai
firmatari.





Questa lettera è pubblicata – in alcuni casi in una versione precedente -
sui seguenti siti:

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