Fw: per Enrico Pirandini - Trasmissione Prima Pagina RAI TRE



 
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Sent: Monday, December 19, 2005 10:54 AM
Subject: per Enrico Pirandini - Trasmissione Prima Pagina RAI TRE

Gentile signore,
mi chiamo Geppi Montanara, ho 56 anni, e sono nata a Torino dove vivo.
Mi ero ripromessa di chiamarla stamattina durante PrimaPagina, per dire la mia sul caso Borghezio, ma ho ascoltato già molte telefonate sul tema e non volevo rubarle altro tempo....
Desidero pero' aggiungere una piccola testimonianza, come torinese che il signor Borghezio spesso incontra su autobus e per strada.
Visto che nessuno darà voce ai suoi "aggressori" ma tutti ne danno a lui e ai messaggi di solidarietà nei suoi confronti, mi lasci raccontare un piccolo episodio e dire due parole, da normale borghese torinese quale sono, per tentare una motivazione - non certo una giustificazione - dell'episodio, peraltro certamente esecrabile!
 
Due domeniche fa, verso le 10 di mattina, ho preso un autobus di ciittà per andarmene a vedere una  mostra; sullo stesso autobus c'erano il signor Borghezio, e una serie di sparuti e pigri cittadini che nella bella mattinata di sole se ne andavano in qualche posto, come me.
 
Nessuna traccia dei cattivissimi no global o delle "frange eversive" e, strano a dirsi, neppure uno degli extracomunitari che abitano in città, e che peraltro sono moltissimi.
 
Era insomma un tranquillo gruppo di cittadini borghesi, di quelli che non prendono l'auto perche' la domenica  e' ecologica, ma non per questo rinunciano al caffe' da Baratti, storico bar del centro città...
 
Cio' premesso ci tenevo a raccontarle come il signor Borghezio sia riuscito, nel giro di pochi minuti, a far nascere un dibattito acceso fra i presenti, nonostante tutti questi appartenessero certamente a un ceto non basso e/o eversivo e incazzato col mondo, e ci sia riuscito unicamente attraverso qualche commento ad alta voce, aggressivo e volgare, sulla supposta "incapacità dei nostri amministratori locali" o degli "autisti di autobus", per passare a stigmatizzare gli "ignoranti" che si lamentano della TAV e a qualche altra categoria a lui sgradita.
Tutto questo partito da lui senza sollecitazioni, come si dice "a gratis", nel silenzio del bus e della gente che non aveva nessuna voglia di parlare con lui.
 
Eppure e' nata un'accesa discussione e Le assicuro che, alla discesa dall'autobus, le signore impelliciate che gli strillavano dietro "si vergogni" non appartenevano certo al movimento dei disobbedienti, ma erano - mi creda - altrettanto indignate.
Forse lo stile era diverso, ma la sostanza era proprio la stessa!!
 
A questo aggiungo che il Signor Borghezio è un noto provocatore e se ne vanta, e' uno che disinfetta i sedili dei bus o dei treni sui quali si e' seduto un essere umano che "non gli piace" o che "gli rompe i coglioni", e per questo non oso pensare che cosa avrà strillacchiato all'indirizzo dei (dice lui) 400 (quattrocento pensi un po'!!!!!) no global incontrati sul treno...
 
E' vero che le botte non si danno a nessuno, e che ai giovani bisogna insegnare  a mediare e ragionare pur nella protesta e nella difesa strenua dei propri diritti, ma non sara' certo il signor Borghezio ad insegnarglielo, col suo passato da militante attivo di Ordine Nuovo, ben noto a tutto il mondo.
 
Solo questo volevo dirle, sommessamente ricordando che se bisogna parlare di rispetto dovuto agli altri, questo vale per TUTTI, anche per il mio (purtroppo) concittadino.
Mi lasci dire purtroppo, cosi' come lui lo dice delle tante persone nere o gialle o semplicemente povere e malvestite che la nostra città ospita.
Speriamo che lo dica anche di me, che, ben vestita e torinese doc, gli ho detto di vergognarsi.... sarebbe un onore!
 
Saluti e buon Natale
Geppi Montanara