Solidarietà alla Val di Susa



Il governo ritiri immediatamente le forze di polizia dalla Val di Susa

Domani presidio davanti alla prefettura di Campobasso

CANTIERI SOCIALI MOLISE



Il ricorso alla violenza che in piena notte, come i ladri, il governo ha
messo in atto in Val di Susa è un atto gravissimo ed una scelta
inaccettabile. Per di più praticata contro una popolazione pacifica e
nonviolenta.



La posta in gioco in Val di Susa la ritroviamo in ogni territorio, in ogni
città, ed è la lotta contro la privatizzazione di ogni risorsa pubblica, di
ogni bene comune, della possibilità di ogni comunità di governarsi, di
avere sovranità sulla propria esistenza, sul proprio futuro. Tutto questo
in contrasto con la Costituzione italiana e con quanto previsto dalle
direttive europee che prevedono l'analisi delle proposte alternative giunte
dalla popolazione locale e il dialogo con tutti gli attori coinvolti.



Il metodo dell'imposizione che si vuole imporre in Val di Susa è identico a
quello che anche noi molisani stiamo vivendo sulla nostra pelle e sui
nostri territori. A cominciare dall'imposizione di turbogas, discariche,
inceneritori, gassificatori.



Noi, che nelle settimane scorse siamo stati in Val di Susa, abbiamo avuto
modo di verificare quanto ampia, diffusa e condivisa sia la mobilitazione
di quelle popolazioni. questo ci fa raccogliere con ancor più convinzione
l'appello partito dalla Val di Susa affinché in tutta Italia i cittadini -
e chi nelle istituzioni fa della partecipazione il fondamento della
democrazia - si mobilitino a fianco della lotta partecipata e nonviolenta
della Val di Susa.



Domani, mercoledì 7 dicembre, alle 18,30, davanti alla prefettura di
Campobasso presidio di solidarietà con la mobilitazione della Valle.

Per la cessazione immediata dell'occupazione militare

Per il blocco di ogni attività legata alla TAV

Per la riapertura del dialogo.

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Per info: 348/3742910

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