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Occupazione militare in Val di Susa: mobilitiamoci
- Subject: Occupazione militare in Val di Susa: mobilitiamoci
- From: Stefano Guidi <stefan_guidi at yahoo.it>
- Date: Tue, 29 Nov 2005 16:47:06 +0100
Care/i, come sapete in Val di Susa si prepara un momento di altissima tensione sociale e politica.. Nonostante il grande sciopero generale e la grandissima manifestazione del 16 novembre scorsi, Governo di centro-destra e Regione Piemonte di centro-sinistra, in una pazzesca alleanza bi-partisan, sembrano intenzionati a far partire i lavori di escavamento della prima galleria a Venaus mercoledì 30 novembre. La popolazione della Val di Susa è altrettanto intenzionata, a partire dalla notte di martedì 29 novembre, ad opporsi pacificamente all’inizio dei lavori, attraverso l’occupazione del sito di avvio dei lavori. La battaglia della popolazione della Val di Susa non è solo una loro battaglia. Sappiamo che è innanzitutto una battaglia di democrazia e per un altro modello di sviluppo sociale, cui finora i “poteri forti” hanno risposto con la militarizzazione della valle, fino alla sospensione dei diritti costituzionali di libera circolazione per i residenti di alcune frazioni di montagna, sottoposti a vera e propria, ancorché illegale, occupazione militare. Ad oggi, le dichiarazioni degli esponenti del Governo e della Regione Piemonte (tra cui spicca la Presidente Mercedes Bresso, in passato fervente ambientalista ed oppositrice della Tav), vanno nella direzione della prova di forza. Il popolo valsusino ha dimostrato nella pratica concreta la propria scelta di disobbedienza civile di massa e pacifica, nonostante i tentativi di provocazione dei soliti noti, con improbabili ordigni collocati in valle con scelta mediatica dei tempi. Bene, non dobbiamo lasciare soli i compagni della Val di Susa. Chi può vada e partecipi ai blocchi dei lavori. Chi non può apra il cuore a questa lotta democratica e popolare, sentendola come propria dovunque si trovi. Ma soprattutto teniamo occhi vigili su quello che succede e prepariamoci a mobilitarci dovunque ai primi segnali di provocazione poliziesca e autoritaria. Per questo faccio una proposta : perché non organizzare, ai primi segnali di violenza delle forze dell’ordine, presidi in tutte le città dentro le stazioni delle FS o davanti alle prefetture? Abbracci. Marco Bersani Attac Italia
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