Il Governo tenta di vietare lo sciopero in Val di Susa




Sciopero della Valle di Susa

Con incredibile tempismo, la Commissione di Garanzia per l’esercizio, in
realtà contro l’esercizio, del diritto di sciopero nei servizi pubblici ha
intimato alla Confederazione Unitaria di Base, nel pomeriggio di lunedì, la
revoca dello sciopero generale della Val di Susa.

Ci limitiamo a far rilevare che:
·	Se anche avessero ragione nel merito, e non l’hanno, non ci sono i
tempi
tecnici per una revoca dello sciopero e questa scelta, politica e non
tecnica, ha un solo fine: colpire un movimento di lotta deciso nelle
assemblee dai cittadini e dai lavoratori della valle in forma aperta e
collettiva;
·	L’argomento che utilizzano, la mancanza di una distanza adeguata
rispetto
allo sciopero del 25 novembre dei sindacati istituzionali, è pretestuoso
visto che lo sciopero del 16 non è uno sciopero generale nazionale ma
riguarda un preciso territorio. Ancora una volta un argomento che si vuole
tecnico è strettamente politico;
·	Lo sciopero è proprietà dei lavoratori e delle lavoratrici, è stato
deciso
da loro e non possono essere dei burocrati a negare questo diritto.

La CUB ha fatto ricorso contro questa decisione e chiede a tutte le forze
politiche e sindacali e, soprattutto, a tutte le lavoratrici e i lavoratori,
al di là della loro opinione sull’alta velocità, di mobilitarsi per
difendere il diritto di sciopero ancora una volta pesantemente attaccato.
Difendere la libertà ovunque!

Per la Confederazione Unitaria di Base
Cosimo Scarinzi

Per info 3298998546


Torino, 14 novembre 2005