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Fiera delle Utopie Concrete 2005
- Subject: Fiera delle Utopie Concrete 2005
- From: Stampa Utopie Concrete <stampa at utopieconcrete.it>
- Date: Mon, 17 Oct 2005 10:15:55 +0200
Invio di seguito il comunicato stampa giornaliero della Fiera delle Utopie Concrete "Ponti per un futuro amico" (Città di Castello 13/16 ottobre 2005). Domani mattina si terrà la celebrazione del Premio Alexander Langer 2005. In allegato anche una foto della premiata, la psichiatra e fondatrice dell'Associazione Tuzlanska Amica, Irfanka Pasagic. Cordiali saluti Maria Odoni stampa at utopieconcrete.it Comunicato stampa Comune di Città di Castello - Regione dell'Umbria - Provincia di Perugia - Camera di Commercio di Perugia - Comunità Montana Altotevere Umbro FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE Città di Castello (Pg) - 13/16 ottobre 2005 Celebrazione del Premio Alexander Langer 2005 a Irfanka Pasagic L'appuntamento pomeridiano della Fiera delle Utopie Concrete "Ponti per un futuro amico" è dedicato al seminario "Elementi per costruire i ponti di convivenza", moderato da Peter Kammerer dell'Università di Urbino, con la partecipazione, di Tom Koenigs, Commissario per i diritti umani e l'aiuto umanitario del Ministero degli Esteri tedesco, Donatella Massai, Direttrice di Greenpeace Italia, Kostas Moschochoritos, Coordinatore Operazione Medici Senza Frontiere e Irfanka Pasagic, destinataria del premio Alexander Langer 2005. Proprio quest'ultima sarà domani, domenica 16 ottobre, protagonista della Celebrazione del Premio Alexander Langer 2005, presso la Sala consiliare del Comune di Città di Castello. Irfanka Pasagic (Srebrenica) è psichiatra e fondatrice dell'Associazione Tuzlanska Amica, che opera nella zona di Tuzla, la città bosniaca dichiarata enclave per tutti i profughi provenienti dalle zone di Srebrenica, Bratunac e le altre città martoriate dalla guerra. Tuzlanska Amica è formata da un'équipe di donne, tra cui psicologi e medici, e offre assistenza alle donne e ai loro bambini, aiutandoli a superare i traumi subiti durante la guerra. Grazie ad un progetto di adozioni a distanza fatto da alcune associazioni che operano in Emilia Romagna e Liguria, Tizlanska Amica è riuscita a dare una famiglia a circa 900 bambini, diventando ben presto uno dei pochi luoghi dove donne, bambini, uomini traumatizzati, possono ricevere aiuto psicologico, ma anche assistenza medica sociale e legale. "L'orrore che i bambini testimoniavano" ricorda Irfanka "Talvolta era insopportabile. In quei momenti sembrava impossibile andare avanti, cercare di essere dei "veri professionisti"; in quei momenti potevamo essere solo persone e soffrire. Insieme a loro". La celebrazione sarà aperta dai saluti dell'Assessore alle Politiche e Programmi Sociali della Regione Umbria, Damiano Stufara e dal Sindaco di Città di Castello, Fernanda Cecchini e il Consigliere Regionale dell'Umbria, Oliviero Dottorini, introdurrà il colloquio su "Costruzione e ricostruzione nelle società post-belliche", moderato da Gianni Tamino, Presidente Comitato Garanzia Fondazione Alexander Langer. Parteciperanno Russell Ally (Johannesburg), già membro della Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Sudafrica, Karl-Ludwig Schibel, Coordinatore della Fiera delle Utopie Concrete e Clemente Galbiati, Sindaco di Seveso. Prosegue anche l'esposizione della Fiera delle Utopie Concrete, che si propone di presentare i ponti che connettono sponde opposte, i ponti tra la terra e il cielo, il visibile e l'invisibile, il nord e il sud del mondo, la storia e la memoria. Il "Progetto Verde" dell'artista berlinese Michael Müller, presso il Palazzo del Podestà, presenta un'opera artistica che vuole creare un ponte tra il pensiero scientifico occidentale e la cosmologia tradizionale dei popoli indigeni del bacino amazzonico, tra la salvaguardia del clima in Europa e quella delle foreste pluviali in Sud America, Africa e Asia. L'esposizione presenterà inoltre, presso l'atrio comunale "Il Ponte come manufatto, simbolo, metafora". Il ponte come atto sacrilego, i ponti romani e il Pontifex Maximum, i ponti abitati di Firenze, Venezia e Parigi, il ponte e il mito, lo Stari Mostar il cosiddetto "Vecchio", simbolo dell'unione tra est musulmano e ovest cristiano e di una difficile convivenza; i ponti dei record, le grandi opere e la loro necessità vera o presunta. La mostra "Il Ponte della Memoria" in collaborazione con il Comune di Seveso, vuole ricordare il "caso Seveso". Seveso divenne famosa il 17 luglio 1976, quando, sette giorni dopo la fuoriuscita della nube tossica, la notizia dell'incidente apparve su due quotidiani milanesi. L'incidente del 10 luglio 1976 rappresentò per Seveso e per gli altri tre comuni (Meda, Cesano Maderno e Desio), maggiormente colpiti dalla fuoriuscita della nube tossica, un momento di rottura: la vita delle quattro comunità cambiò. Le realtà associative, le parrocchie e i Comitati nati a seguito dell'incidente si impegnarono con attività sociali e di informazione a mantenere coesa la comunità locale. A distanza di 30 anni si è posto per il "caso Seveso" la questione del giudizio storico sull'evento, per offrire alle comunità locali la possibilità di "coltivare la Memoria dell'incidente". Per il programma completo e ulteriori informazioni : Agenzia Utopie Concrete Via Marconi 8 o 06012 Città di Castello [PG] Tel./Fax: +39 0758 554 321 segreteria at utopieconcrete.it Url: www.utopieconcrete.it <http://www.utopieconcrete.it>
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