Cadaveri del Gange nel mangime: "Il morbo della mucca pazza iniziò così"




ROMA - Il morbo della mucca pazza avrebbe avuto
origine in India, diffuso per la prima volta dai
resti umani trascinati dal Gange e utilizzati per
"tagliare" i mangimi prodotti con ossa animali.
Ad avanzare questa nuova e sconcertante ipotesi,
che rovescia la teoria dominante di un'origine
animale del morbo, è una ricerca che verrà
pubblicata sabato sulla prestigiosa rivista
britannica di medicina The Lancet.

Secondo gli autori, Alan Colchester
dell'università del Kent e Nancy Colchester
dell'università di Edimburgo (i due sono padre e
figlia), l'epidemia ha avuto origine negli anni
Cinquanta a causa del mangime importato in Gran
Bretagna dal sub-continente asiatico. Alcuni
corpi parzialmente bruciati durante i funerali
indù, poi lasciati in balia delle acque del
Gange, sarebbero stati portatori del morbo di
Creutzfeldt-Jakob (Cjd), da cui è derivata
l'encefalopatia spongiforme bovina (Bse) che ha
colpito gli animali.

Secondo i ricercatori, i contadini indiani
avrebbero utilizzato tali resti per confezionare
il mangime per i bovini, che poi è stato venduto
in Europa. "Le attuali teorie su come si è
originata la Bse non ci hanno mai convinto", ha
spiegato Alan Colchester, ricordando di aver
verificato che "in coincidenza con il periodo in
cui si ritiene che la malattia si sia manifestata
per la prima volta in Gran Bretagna è stata
introdotta una vasta quantità di mangime per
animali importato e che la maggior parte di
quelle importazioni provenivano dal subcontinente
indiano".

L'ipotesi rovescia così la teoria fino ad ora
predominante sul morbo della mucca pazza, che ne
attribuiva la causa a mangimi composti con
carcasse di altri animali malati. Scoperta in
Gran Bretagna alla fine degli anni ottanta, la
Bse ha acquistato un rilievo drammatico quando ha
cominciato a trasmettersi agli umani, provocando
registrando 150 decessi accertati.

(1 settembre 2005)

Fonte:
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/muccapaz/muccap
az/muccapaz.html