Fw: MONTIRONE - CAZZAGO S.M. (BS) :: UNA CATENA UMANA PER L'AMBIENTE



 
 
Fonte: BresciaOggi - Mercoledì 11 Maggio 2005

Parlamentari europei, amministratori e comitati si troveranno nel fine settimana per contestare lo sfruttamento del territorio
Una catena umana per l’ambiente
Venerdì a Cazzago si discuterà di Brebemi, domenica il clou con la manifestazione

MONTIRONE Nel mirino anche il recente Piano cave provinciale

di Pietro Gorlani

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Almeno 3mila persone da tutto il Nord Italia; sei europarlamentari, una sessantina di comitati ambientalisti, dalla Val di Susa al Veneto: sono questi i numeri della «Tre giorni per l’Ambiente», manifestazione in programma da venerdì a domenica a Cazzago e Montirone.

Organizzata dal Coordinamento ambientalista provinciale bresciano e da Legambiente (con il patrocinio dei comuni di Cazzago, Montirone, Borgosatollo e Ghedi), la manifestazione è stata pensata non solo per dire «no» alle «costosissime infrastrutture devastanti per l’ambiente e redditizie solo per i pochi proponenti» quali l’autostrada Brebemi, l’Alta Velocità, le centrali termoelettriche, ma anche per proporre, in due convegni, «i progetti alternativi, meno costosi e meno impattanti» hanno spiegato ieri a Montirone gli organizzatori, da Gabriele Pellegrini a Pietro Garbarino da Imma Lascialfari a Ezio Corradi, da Eugenio Fasser a Robert Bellan.

Anzichè l’autostrada Brebemi - i suoi 50 chilometri costerebbero 1 miliardo e 200 milioni di euro - i comitati invitano a valutare il progetto della società d’ingegneria Polinomia, che verrà illustrato venerdì sera al teatro comunale di Cazzago San Martino alle ore 20.45.

Progetto che prevede il potenziamento della Sp11 in territorio bresciano e il collegamento con la Rivoltana, da potenziare fino a Milano. Al posto dell’Alta velocità «andrebbe prima potenziata l’attuale linea ferroviaria Milano-Venezia - aggiunge Ezio Corradi, coordinatore dei comitati per la mobilità sostenibile del cremonese -; ma anche tutto l’antiquato sistema ferroviario lombardo». Al posto delle centrali termoelettriche progettate in Lombardia (il metano che le alimenterebbe sta raggiungendo prezzi altissimi) si dovrebbe pensare a fonti alternative ed al risparmio energetico. La Tav devasterebbe diversi comuni lombardi, tra i quali Montirone, creando una muraglia di cemento alta dieci metri per «risparmiare dieci minuti di tempo da Brescia a Milano - aggiunge Garbarino -; un vantaggio davvero risibile rispetto ai danni che dovrà pagare l’ambiente».

E poi c’è il problema delle cave. Per questo è stato scelto simbolicamente il territorio di Montirone - scavato nel 20% della sua superficie - per la manifestazione conclusiva di domenica pomeriggio. Nell’ultimo Piano cave Provincia e Regione hanno previsto per Montirone altri due ambiti estrattivi nei quali si potranno scavare oltre 10milioni di metri cubi. «Per questo oltre al ricorso al Tar - spiega il sindaco Serafina Bandera - presenteremo un esposto alla Commissione Europea».

Dopo la serata di venerdì a Cazzago dedicata allaBrebemi, sabato pomeriggio (ore 17) a Montirone è previsto un incontro pubblico con le delegazioni dei comuni e dei comitati impegnati contro la realizzazione della Tav. Interverranno tre europarlamentari (Cramer, Roberto Musacchio, Kusstatscher), Erasmo Venosi (consulente dei comuni veneti per la mobilità sostenibile) e l’assessore all’Urbanistica di Brescia Mario Venturini. Ma il clou della tre giorni ambientalista è previsto per domenica pomeriggio a Montirone: dopo gli interventi dell’europarlamentare Giulietto Chiesa e del parroco di Faverzano don Alessandro Lovati (ore 16 in piazza Manzoni) si terrà la camminata pacifica sul terreno in località Cascina Betulla (400 piò) dove si vorrebbe scavare la futura cava. Terreno che verrà circondato simbolicamente da una lunga catena umana di oltre 3 chilometri.

Alle 18.30 gli interventi conclusivi degli europarlamentari Marco Rizzo e Roberto Musacchio e di don Gabriele Scalmana, responsabile della Pastorale del Creato della Diocesi di Brescia.
Pietro Gorlani

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