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trento indagine della procura su smog e tumori
- Subject: trento indagine della procura su smog e tumori
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Sun, 30 Jan 2005 10:08:18 +0100
dal corriere.it domenica 30 gennaio 2005 Trento, indagine sul legame tra smog e tumori Aperto un fascicolo per verificare se le autorità hanno tutelato la salute dei cittadini TRENTO - In Trentino lo smog finisce sotto inchiesta e la magistratura cerca di capire se esiste un legame tra l'inquinamento record e il boom di tumori. Il procuratore capo di Trento Stefano Dragone ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, sulla situazione dell'aria nelle ultime settimane e sulle misure d'intervento adottate dalla Provincia e da trenta Comuni. «Omissione di atti d'ufficio» è l'ipotesi di reato formulata dai pm che vogliono verificare se da parte delle autorità pubbliche sia stato fatto tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini. Il procuratore capo ha inoltre chiesto all'Azienda provinciale per i servizi sanitari i dati sull'incidenza tumorale in Trentino negli ultimi 4-5 anni. Obiettivo: accertare l'eventuale relazione di causa-effetto tra decessi per cancro alle vie respiratorie e polveri sottili. A far scattare le indagini è stato un esposto-denuncia depositato la scorsa settimana da Claudio Taverna, ex consigliere provinciale di An e presidente dell'associazione «Trentino libero». Una denuncia arrivata dopo giorni di polemiche sul piano anti-smog messo a punto dalla Provincia. La Procura non ha perso tempo: oltre al procuratore capo, indagano sul caso smog anche i sostituti Giuseppe De Benedetto e Carmine Russo. All'Azienda provinciale per i servizi sanitari sono state richieste immediatamente le cifre sull'incidenza tumorale in provincia negli ultimi anni. E i dati non sono confortanti: in 13 anni, infatti, i decessi per tumore sono passati da 1.266 a 1.425. Stesso quadro per i tumori alle vie respiratorie (trachea, bronchi, polmoni): dal 1990 al 2003 sono aumentati del 6,3% (da 237 a 252). Ora si tratterà di stabilire se tra questi numeri e l'inquinamento da polveri sottili esista davvero una correlazione. In tal senso, si guarda anche alle statistiche nazionali: secondo lo studio Misa-2 (coordinato dalle Università di Firenze, Padova e Torino) ogni anno, in quindici città italiane, il monossido di azoto uccide 2.000 persone, il monossido di carbonio 1.900 e le pm10 900. Ma non è tutto. La magistratura di Trento ha disposto anche l'acquisizione dei dati sulle emissioni atmosferiche delle polveri sottili registrati in provincia negli ultimi due anni, oltre che delle ordinanze anti-smog emesse dai trenta sindaci coinvolti nel piano provinciale e inclusi nella fascia di competenza della Procura di Trento. «Sono assolutamente tranquillo e certo di aver fatto fino in fondo quanto era in mio dovere» è il commento di Mauro Gilmozzi, assessore provinciale all'Ambiente. Marika Giovannini
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