LA BOCCA DELLA VERITA' n.01/2005



LA BOCCA DELLA VERITA'  -  n°01 anno secondo
rubrica di commenti dei comitati cittadini
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Falconara Marittima 21.01.2005


percezione? ... REALTA' !!!


<< Cosa succede in Italia nelle oltre 400 aree industriali a rischio? Cosa
stabiliscono le leggi e come vengono rispettate? Ma anche: cosa si sa e
cosa si comunica su questi argomenti? Perché la percezione delle realtà
tecnologiche è spesso diversa dalla realtà? E, infine, come tenere insieme
sviluppo, attività industriale, territorio e ambiente?
 Sono tante, diverse fra loro ma legate da un robusto filo conduttore, le
domande che presiedono al convegno-dibattito "Aree industriali e
territorio: realtà e percezione", che costituirà il fulcro di apiincontra
2004, in programma sabato 20 novembre dalle 10 alle 16, in raffineria >>

(dal Comunicato stampa della raffineria API  del 17/11/2004).



Questo è quanto scrivevano e comunicavano attraverso tutti i media i
Dirigenti della raffineria API di Falconara appena due mesi fa!

Confrontando quello che è stato scritto sul tanto strombazzato Rapporto
Ambientale dell'API (dal quale abbiamo tratto la pagina riguardante gli
interventi per l'inquinamento del sottosuolo)


IMMISSIONI NEL SUOLO E NEL SOTTOSUOLO


Nel corso del 2003 sono proseguite da parte di api raffineria di Ancona le
operazioni di messa in sicurezza del sitp di Falconara Marittima, come
previsto dal DM 471/99.
 In particolare, sono continuate anche le attività di recupero del prodotto
in galleggiamento sulla falda sottostante la raffineria attraverso sistemi
dedicati; proprio l'ottimizzazione dei sistemi di recupero esistenti e la
messa in esercizio di nuovi dispositivi hanno permesso di ottenere un
progressivo aumento del prodotto recuperato e, contemporaneamente,
un'evidente riduzione del prodotto in galleggiamento sulla falda, come
sintetizzato dalle elaborazioni grafiche che seguono.



e le conclusioni a cui sono giunti i Periti/Consulenti sia della Procura di
Ancona che del Ministero dell'Ambiente, evidenziate dall'Ordinanza del
Sindaco di Falconara (il testo è tratto dal sito del Comune di Falconara
Marittima le evidenziazioni sono nostre)


IL SINDACO CARLETTI ORDINA ALLA RAFFINERIA API INTERVENTI DI MESSA IN
SICUREZZA D'EMERGENZA, DI BONIFICA E DI RIPRISTINO AMBIENTALE

Ordinanza n. 338 del 28/12/2004
 IL SINDACO

Premesso che
- In data 26.02.04 è stato pubblicato il Decreto del Ministero
dell'Ambiente contenente la perimetrazione del sito ad interesse nazionale
di Falconara Marittima
- Vista la relazione dei CTU Ing. Marco Giangrasso ed Ing. Emilio Tassoni
per conto della Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona del 9
Aprile 2004 "Consulenza tecnica espletata nel procedimento penale n.
3568/03 R.G.N.R.", da cui si evince che c'è stata, all'interno delle aree
della Raffineria Api, un'alterazione dei dati inerente gli spessori di
idrocarburi in galleggiamento sulla falda e tali alterazioni hanno avuto
come conseguenza che:

i volumi di terreno interessato dalla presenza di idrocarburi sono
inferiori ai volumi basati sui dati di campo con una differenza stimata tra
i 20.00 e i 25.000 metri cubi;
il surplus di prodotto idrocarburico nel terreno risulta pertanto variabile
tra 3.000 e 6.000 metri cubi;
la rimozione di tale surplus di surnatante, in assenza di ulteriori e
attuali perdite di prodotto, considerando l'attuale potenzialità di
emungimento come comunicata dall'Azienda pari a 30 metri cubi al mese,
richiederebbe un periodo di tempo variabile tra 8 e 18 anni;
la rimozione dell'intera quantità di surnatante al ritmo di 30 metri cubi
al mese, richiederebbe un periodo variabile tra 40 e 70 anni;
la rimozione dell'intera quantità di surnatante al ritmo di 50 metri cubi
al mese, a valle del potenziamento proposto dall'Azienda, richiederebbe un
periodo variabile tra 25 e 40 anni; tale periodo viene considerato non
compatibile con i tempi della messa in sicurezza d'emergenza.

- Considerando che i suddetti CTU considerano gli interventi proposti nel
documento datato settembre 2003, elaborato da Remedia, per l'adeguamento
del sistema di emungimento del prodotto e il suo potenziamento a 50 metri
cubi al mese, non sufficiente, per quanto sopra esposto e affermano e che
la capacità di emungimento del prodotto dovrebbe essere notevolmente
aumentata.- Considerando che della suddetta relazione dei CTU si evince,
inoltre, che all'esame dei dati dei livelli di falda misurati dal
boccapozzo di vari piezometri per conto della Raffineria da personale
Remedia, esiste una divergenza tra i dati rilevati in campo e quelli
ufficialmente trasmessi e che in base a tali evidenze gli stessi CTU
forniscono le seguenti indicazioni sugli interventi che Api dovrebbe porre
in opera:

realizzazione di un numero all'incirca doppio di pozzi di prelievo,
costruendo opere di captazione accoppiate captanti a diversa profondità
sulla base della stratigrafia in corso d'opera;
parziale arretramento rispetto al mare della linea di pozzi di prelievo
prevista  al fine di garantire la possibilità di realizzare una barriera di
pozzi di immissione d'acqua nel lato mare
costruzione di una prima serie di pozzi di immissione di acque, posti a
valle di quelli di prelievo.
Verifica sperimentale dell'effetto piezometrico ed idrochimico indotto dal
prelievo di acque e dalla loro immissione mediante prove in sito da
condurre in fase preliminare all'attivazione della barriera.

-  In data 07.12.2004 si è svolta la seconda Conferenza dei Servizi in
merito al Sito di Interesse Nazionale di Falconara Marittima presso la sede
del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e della Tutela
del territoriodurante la quale si è discusso della Messa in Sicurezza
d'Emergenza della Raffineria Api. S.p.a.-  Dagli esiti del sopralluogo
effettuato in data 24-25 Novembre 2004 da tecnici del Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del territorio è risultato che:

"sono stati terebrati n. 6 pozzi (n.3 lato fiume Esino, n.3 lato mare)
degli 11 pozzi proposti dalla Società per il barrieramento idraulico dello
stabilimento. Di questi 6 pozzi solo i 3 lato mare (BW8, BW9, BW10)
risulatano asserviti con pompe e collettati all'impianto di trattamento
dello stabilimento mentre i 3 pozzi lato Esino non risultano ancora essere
collettati e dotati delle necessarie componenti elettromeccaniche;
sono in corso attività di emungimento dai pozzi BW8, BW9 e BW10 finalizzate
esclusivamente all'effettuazione di prove di durata a lunga durata;
sul lato fiume Esino è presente un sistema di well point, composto da una
serie di aghi di emungimento (portata circa 13 mc/h) infissi fino a tre m,
e di una palancolata (tipo Larsen, fino a 10 m dal p.c.), che interessa un
tratto parziale di confine a nord per una lunghezza di circa 135 m. Tali
strutture sono ubicate esternamente alla recinzione della raffineria;
nella parte centrale dello stabilimento sono stati visionati n. 3
piezometri (RW5, RW6 e RW7) attrezzati per il recupero di prodotto
surnatante dalle acque di falda. Il piezometro denominato RW5 non è
risultato in funzione. Tali punti di recupero, date le esigue portate
emunte e la loro ubicazione in un'area limitata, si presume non possano
garantire alcuna funzione di barrieramento della falda.";

- Preso atto che quanto realizzato finora dalla Raffineria Api non risponde
alle valutazioni effettuate dai CTU, in particolare per quanto riguarda il
completamento dei pozzi, la loro messa in funzione, il conseguente
pompaggio e che non risulta realizzata alcuna barriera di pozzi di
immissione posta a valle di quella di prelievo;-  Visto l'art. 17 del
D.Lgs. 22/97
-  Visti gli artt. 7 e 8 del D.M. 471/99
-  Visto l'art. 50 del D.Lgs. 267/2000

O R D I N A

All'Amministratore Delegato di A.P.I. Raffineria di Ancona s.p.a. Dott.
Franco Brunetti ed Al Direttore di A.P.I. Raffineria di Ancona s.p.a. Ing.
Franco Bellucci, entrambi presso la sede legale dell'impianto a Falconara
M.in Via Flaminia 685, ciascuno per quanto di competenza:

di adottare con immediatezza i necessari interventi di messa in sicurezza
d'emergenza, di bonifica e di ripristino ambientale relativamente ai luoghi
indicati nelle premesse del presente atto;
l'adozione degli adempimenti di cui all'art. 7 comma 2) del DM 471/99 e
conseguentemente di comunicare a questa Autorità entro 48 ore dalla
notifica della presente ordinanza, gli interventi di messa in sicurezza
d'emergenza adottati ed in fase di esecuzione.

La comunicazione dovrà essere accompagnata da idonea documentazione tecnica
dalla quale dovranno risultare le caratteristiche dei suddetti
interventi.La presente Ordinanza Sindacale viene notificata per conoscenza
alla Dottoressa Valeria Sottosanti presso la Procura della Repubblica del
Tribunale di Ancona.
Gli Agenti della Forza Pubblica, l'ARPAM, L'UFFICIO Ambiente, i Vigili
Ambientali e quanti per loro competenza dovranno provvedere alla verifica
dell'ottemperanza alla presente ordinanza fornendone immediata
comunicazione a questa Autorità.

IL DIRIGENTE
SETTORE P.M. E TUTELA AMBIENTALE
(Dott. Paolo Angeloni)

IL SINDACO
COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA
(Prof. Giancarlo Carletti)



viene da dire che non sappiamo nel dettaglio che cosa avviene "nelle oltre
399 aree industriali a rischio", ma sembra chiaro, che ciò che stiamo
amaramente scoprendo a Falconara sul livello di inquinamento da idrocarburi
del sottosuolo su cui insistono gli impianti dell'API, lo apprendiamo dalle
indagini della Magistratura e non da ciò che fino ad oggi ha pubblicamente
comunicato la raffineria API!

Così i cittadini di Falconara e i Marchigiani che non hanno ancora
"percepito la realtà" delle conseguenze ambientali della raffineria API lo
devono alla "realtà" che i Dirigenti dell'API hanno comunicato attraverso i
loro documenti ufficiali come la pagina che pubblichiamo del Rapporto
Ambientale!



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