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Ecopolis Newsletter - Numero Due
- Subject: Ecopolis Newsletter - Numero Due
- From: Ecopolis <redazione.ecopolis at legambientepadova.it>
- Date: Mon, 3 Jan 2005 13:18:46 +0100
Numero Due, 23 dicembre 2004 Iscr. Registro Tribunale di Padova n. 1920 del 14/12/04 - Direttore Donatella Gasperi <> Caro Babbo Natale, facci respirare Caro Babbo Natale, abbiamo lavorato bene e adesso aspettiamo la neve. Per aiutarti nella maratona dei regali siamo andati nei luccicanti megamultistore, abbiamo percorso le strade della città alla ricerca del negozio giusto, ci siamo sobbarcarti code lunghe e puzzolenti. I regali sono pronti sotto l'albero e il Pm10 ha superato ogni possibile limite. Siamo stati bravi, l'abbiamo persino triplicato! Adesso tocca a te: datti da fare per abbatterlo. clicca sul titolo per continuare <> Il Terzo settore dialoga usando il Parco solidale Il Parco Solidale, un progetto pilota unico in Italia nato in seno al Forum del Terzo Settore Veneto, è uno strumento dell'economia sociale che fornisce alle realtà del terzo settore funzioni di informazione, supporto progettuale, consulenza, accompagnamento e formazione. Per conoscerlo ne abbiamo parlato con i protagonisti: Marina Bastianello, portavoce del Forum del Terzo settore veneto e Antonio Sambo, direttore del Parco solidale. clicca sul titolo per continuare <> Partecipare, partecipare, partecipare Sviluppo sostenibile e partecipazione per la città di Padova è il titolo del documento sul quale un cartello di associazioni - tra queste Legambiente - si è espresso in campagna elettorale. Oggi vogliamo ricordare a chi ha avuta la delega degli elettori a rappresentarli che gli impegni assunti vanno rispettati e, soprattutto, ne va condiviso il percorso di realizzazione. Solo in questo modo è possibile praticare la democrazia. clicca sul titolo per continuare <> Cemento che ride Via Canestrini cementificata: il quartiere dice no, ma la Giunta approva. Addio al verde di via Canestrini: il sì di Palazzo Moroni rovina per sempre no dei pochi cunei verdi rimasti a dar respiro alla città. Il voto contrario del Consiglio di Quartiere 4 non è stato preso in considerazione, forse per distrazione, forse no. Ecco l'urbanistica partecipata in salsa padovana. clicca sul titolo per continuare <> Media e messaggi Libertà d'informazione, un diritto sempre più calpestato. Il 7 dicembre è stato chiuso il sito www.accadeinsicilia.net, un sito che si distingueva per le inchieste sulle vicende dell'isola. Per avere un'idea di quali argomenti trattasse, basta digitare "accadeinsicilia" dentro google e potrete controllare almeno cinque schermate di titoli clicca sul titolo per continuare <>Succede in Città Fino al 26 dicembre al Museo Civico al Santo, in piazza del Santo a Padova, la mostra fotografica W Nairobi W Lunedì 27 dicembre ore 21 al Banale, Padova, Emergenza rock festival serata di selezioni Martedi 27 dicembre ore 21, Teatro Maddalene a Padova Letras de Tango spettacolo di poesia Dal lunedì al sabato è possibile iscriversi a Legambiente. clicca sul titolo per continuare Conosci Legambiente Padova? visita il nostro sito <http://www.legambientepadova.it/>www.legambientepadova.it <mailto:redazione.ecopolis at legambientepadova.it?subject=iscrivi%20un%20amico> abbona gratuitamente un amico <mailto:redazione.ecopolis at legambientepadova.it?subject=commenti%20dal%20sito>scrivici <mailto:redazione.ecopolis at legambientepadova.it?subject=segnalo%20una%20notizia>Segnala una notizia <mailto:redazione.ecopolis at legambientepadova.it?subject=segnalo%20un%20sito> segnala un sito Caro Babbo Natale, facci respirare Caro Babbo Natale, abbiamo lavorato bene e adesso aspettiamo la neve o, in alternativa, una piccola tempesta. Sapendo del tuo arrivo abbiamo diligentemente compilato una lista dei regali e poi l'abbiamo spulciata man mano. Per farlo siamo dovuti andare nei luccicanti megamultistore, abbiamo percorso le strade della città alla ricerca del negozio giusto, ci siamo sobbarcarti code lunghe e puzzolenti. Ovviamente l'abbiamo fatto tutti i giorni della settimana eliminando i due giorni di "limitazione del traffico", per non far crollare l'economia del Paese. Siamo cittadini coscienziosi. I regali sono pronti sotto l'albero e il Pm10 ha superato ogni possibile limite. Siamo stati bravi, l'abbiamo persino triplicato! Caro babbo Natale, adesso tocca a te. Datti da fare per abbatterlo. Negli ultimi quindici giorni, infatti, il Pm10 a Padova è stato sempre al di sopra del limite giornaliero di legge di 50 microgrammi per metrocubo d'aria, tranne lunedì 20. Per quattordici giorni abbiamo respirato aria avvelenata oltre i limiti, con una punta massima di 148 microgrammi raggiunta il 15 scorso: il triplo del limite consentito. Ora tutte le attenzioni di Legambiente si appuntano sulla Provincia, che da gennaio, grazie all'entrata in vigore del Piano regionale sull'aria ha il compito di coordinare gli interventi di tutti i comuni che sono stati inseriti nella fascia critica, cioè la più inquinata. Siamo decisi nel chiedere a Palazzo S. Stefano di mantenere intatti i già lievi provvedimenti antismog fin qui attuati e soprattutto chiediamo che la Provincia da subito ponga mano alla zonizzazione prevista dal Piano regionale che in provincia di Padova considerava come comuni appartenente alla fascia critica - vale a dire quella dove gli interventi debbono essere maggiormente incisivi - solo Padova, Cadoneghe e Noventa Padovana. La stessa Arpav sottolinea la necessità di inserire in questa fascia anche Montegrotto Terme, San Martino di Lupari, Camposampiero, Borgorico, San Giorgio in Bosco e tendenzialmente anche Monselice e Abano Terme. Una campagna di monitoraggio dell'ARPAV, infatti, ha dimostrato che anche questi comuni sono inquinati dal Pm10 tanto quanto Padova. Nessuna scusa è più possibile, quindi, per non combattere seriamente la battaglia contro il Pm10. E' necessario, per cominciare, che la Commissione per la Padova metropolitana si dia come priorità la riduzione del traffico ed il potenziamento del trasporto collettivo su ferro e gomma. Per ora, per poter passare delle "buone feste", caro Babbo Natale dacci un occhio tu. <> Il Terzo settore dialoga usando il Parco solidale Il Parco Solidale, un progetto pilota unico in Italia nato in seno al Forum del Terzo Settore Veneto, è stato presentato a Venezia il 13 dicembre scorso. Il Parco solidale è stato enucleato come un punto di riferimento dell'economia sociale veneta che fornisce alle realtà del volontariato e agli organismi di promozione ed economia sociale funzioni di informazione, supporto progettuale, consulenza, accompagnamento e formazione. E' possibile immaginare il Parco come un incubatoio di azioni di solidarietà da mettere in rete. Ne abbiamo parlato con i protagonisti: Marina Bastianello, portavoce del Forum del Terzo settore veneto e Antonio Sambo, direttore del Parco solidale. Marina Bastianello Qual'è il significato politico del parco solidale? "Il Parco è una creatura del Forum veneto, questa è la forte valenza politica. Un posto dove far incontrare i mondi del Terzo settore che hanno deciso di fare sistema ed esistere anche come contenuto, come proposta. Il Parco ha la valenza di scientifico-culturale perché sono maturi i tempi per proporre e non delegare ad altri la realizzazione dei progetti". Quale progetto ne sta alla base? "Quello dell'unità dei mondi che compongono il terzo settore. Siamo di fronte ad un progetto strategico di ampio respiro che dice basta all'autoreferenzialità. Occorre fare rete, far crescere il sistema sul territorio". Chi si deve coinvolgere? "Si devono coinvolgere i Coordinamenti delle associazioni, i centri servizi del volontariato, i Forum provinciali. Occorre far crescere questo sistema nel territorio per far crescere il progetto che deve diventare luogo di confronto anche a livello territoriale". Qual'è la vera novità del Parco "Per la prima volta ci si prova tutti insieme. Ora non ci sono luoghi dove dialogare e questa è una debolezza che va superata perché altrimenti i nostri mondi non incidono sul politico. A Padova il cartello delle associazioni ha pagato perché grazie alla sinergia siamo riusciti a far eleggere due assessori. Se si crea sinergia e ci si coalizza su una strategia comune, si orienta la politica e per il terzo settore questo sforzo oggi è indispensabile". Antonio Sambo Che cos'è il Parco solidale? "Il Parco solidale è uno strumento innovativo che intende intercettare un bisogno del Terzo settore e dare risposte agli interlocutori. Il Parco offre le connessioni ai progetti sociali che devono o possono dare una risposta efficiente". A chi si rivolge? "E' un progetto che parte dai protagonisti, dalle imprese sociali, ed è stato pensato ad hoc per questi soggetti: il linguaggio e gli strumenti offerti sono quelli propri del Terzo settore e la rete non offre solo un ruolo di interlocutore, ma anche una funzione di supporto e di accompagnamento a se stesso aprendosi al mondo delle istituzioni - in particolare a quelle locali - e al mondo dell'impresa tradizionale che si pone come motore economico". Concretamente come opera? "Nel concreto il Parco propone un'organizzazione alle imprese sociali, un luogo dove le buone pratiche sono sistematizzate per renderle fruibili a tutte le organizzazioni del terzo settore e rendere condivisibili le azioni di quelle che valorizzano le risorse disponibili. Uno strumento indispensabile per ottimizzare i costi. Per un'azienda profit il parametro di efficienza è dato dal valore economico, per noi il valore aggiunto, il nostro patrimonio è dato dalle persone". Donatella Gasperi <> Partecipare, partecipare, partecipare Sviluppo sostenibile e partecipazione per la città di Padova è il titolo del documento sul quale un cartello di associazioni - tra queste Legambiente - si è espresso rispetto a quattro aree considerate strategiche per la qualità della vita in questa città: ambiente, cultura, politiche sociali, economia sociale, finanza etica e oggi, contando su Babbo Natale & co vogliamo riproporre uno dei 3 pilastri essenziali su cui questo documento poggia per ricordare a chi ha avuta la delega degli elettori a rappresentarli che gli impegni assunti vanno rispettati e, soprattutto, ne va condiviso il percorso di realizzazione. Solo in questo modo è possibile praticare la democrazia. La voce Partecipazione del documento su citato recitava: "Dare corpo alla partecipazione dei cittadini è fondamentale per creare coesione, appartenenza e senso di responsabilità verso la cosa pubblica. Vanno previsti momenti di verifica del programma del Sindaco attraverso periodici confronti con le parti sociali e le forme organizzzate della società. Così pure devono essere previsti momenti di consultazione per tutte quelle scelte amministrative che modificano o intervengono in modo indelebile nel tessuto urbanistico e ambientale. Va riscritto lo Statuto comunale aprendo un percorso partecipativo. Va promossa la concertazione tra le parti sociali su tutti i temi che hanno ricaduta diretta nella vita sociale dei cittadini. Va riletta la delega agli Assessorati che spesso diventano "case chiuse" autoreferenziali. Riteniamo opportuno ampliare i poteri e l'autonomia di Agenda 21, sperimentare percorsi di Bilancio Partecipativo a progetto, impostare il Bilancio sociale del Comune, realizzare una Carta della Trasparenza dei criteri di gestione delle risorse pubbliche. La partecipazione dovrà essere promossa e praticata a tutti i livelli territoriali a partire dai Quartieri". Leggete la nostra rubrica "Cemento che ride" per capire a che punto siamo in quanto a partecipazione nei Quartieri. da: Appello per la cittadinanza responsabile <> Cemento che ride Spesso le peggiori frasi in fatto di razzismo e intolleranza sono introdotte da preamboli come "io non sono razzista ma", "io non sono certo intollerante però", un preambolo che fila anche per gli abusi e gli scempi urbanistici. Le cementificazioni più vergognose sono spesso camuffate da parchi o da spazio pubblico. Si pensi alla vistosa speculazione edilizia compiuta a Montà che va sotto il nome di "Parco Montà" solo perché, dietro ai palazzoni, tra la ferrovia e l'elettrodotto, corre una striscia di verde che teoricamente è un giardino pubblico. O ancora, si pensi alla "Piazza" del quartiere Forcellini, rinnovata e rimodellata in maniera da essere funzionale esclusivamente al supermercato che vi sia affaccia. Ebbene, fra qualche mese arriverà in città un altro bell'esempio di questa pratica spregiudicata. Il prossimo, grande, regalo urbanistico che ci stanno preparando si chiama "Proposta per un parco urbano integrato tra il parco Iris e il canale San Gregorio"; Una massiccia colata di cemento che rovinerà per sempre il più appetitoso dei cunei verdi che gli ambientalisti hanno cercato, invano, di salvare dalla variante al piano regolatore. Appettitoso dal punto di vista economico, al pari del Basso Isonzo, prossima vittima. Esiste infatti una vasta fascia di campi, compresa tra le vie Forcellini e Canestrini, parzialmente occupata da un giardino pubblico che unisce il canale San Gregorio con la città. Lungo quelle aree coltivate corre l'unica vera pista ciclabile di Padova, che porta dall'ospedale a Voltabarozzo. Lo scorso 6 dicembre il Consiglio di Quartiere 4, riunitosi in fretta per deliberare su di un piano d'area privato che programma la costruzione dell'immenso lotto, i cui proponenti si chiamano Coop La Traccia, Coop l'Operatore, e Soles spa e sono aziende che fanno riferimento all'area della Compagnia delle Opere, lo ha bocciato quasi all'unanimità con un subisso di motivazioni, tra le quali spiccavano l'inutilità, l'indaguatezza viaria, la speculazione evidente. Il giorno dopo la Giunta Zanonato ha approvato il piano d'area dichiarando che il quartiere non ha espresso pareri in merito. Il parere del quartiere non era riuscito, in 24 ore ad arrivare a Palazzo Moroni, né per via cartacea né per via telefonica. È superfluo dire che quell'area aveva, per chi sa leggere tra le righe delle carte amministrative, un nome ed un cognome fin dal primo giorno in cui l'assessore all'urbanistica Mariani ha battuto i pugni sul tavolo per portare avanti la "sua" variante al prg. Non sappiamo se l'assessore, approvando il piano, si sia ricordato della promessa, fatta al momento dell'approvazione della variante, di attivare la progettazione partecipata per le edificazioni nei cunei verdi. Sono passati pochi mesi, ma in effetti, sembrano anni. Stupisce, ma non tanto, che un tale vergognoso progetto (palazzi costruiti a palafitta, stretto budello di verde che corre fino al fiume fiancheggiato da condominii, nuova strada che taglia il pur stretto budello) si chiami "Proposta per un parco urbano integrato tra il parco Iris e il canale San Gregorio". Va precisato che questo progetto, fatto tenendo all'oscuro tutti i proprietari dell'area tranne i proponenti, era un passaggio obbligato per ottenere il via libera non già alla costruzione di tutta l'area, ma solo di una grande area posta tra il parco e l'argine. In sostanza per poter costruire, erano vincolati a presentare un piano che tenesse conto di tutta l'area. E loro l'hanno fatto, naturalmente senza sognarsi di chiedersi cosa ne pensino del loro progetto gli altri proprietari i quali si faranno certamente sentire quando arriverà i loro turno. Il piano è discutibile, ma è passato liscio come l'olio. È esattamente il tipo di meccanismo che si verificherà, temiamo, sulle altre aree di perequazione. Va sottolineato che questa lottizzazione si aggiunge a quelle previste nella variante al prg. Siccome la variante al prg è troppo rigida, devono aver pensato, sarà meglio approvare i progetti in deroga. Che gentili, comunque! Ci rubano il verde ma ci regalano un parco. Grazie. Come diceva la vecchia pubblicità del panettone: adesso sì che è natale. Fonte Legambiente <> media e messaggi Il 7 dicembre è stato oscurato http://www.accadeinsicilia.net/, con provvedimento del tribunale di Ragusa emesso dal giudice Vincenzo Saito. Sul sito erano in corso, dai primi di ottobre, inchieste che riguardavano: la Banca Agricola Popolare di Ragusa; la condotta di alcuni magistrati della Procura della Repubblica presso il tribunale di Ragusa; l'assassinio del giornalista de L'Ora Giovanni Spampinato. Era in corso inoltre un'inchiesta su alcune voci di spicco della finanza italiana. La richiesta del provvedimento "di urgenza" era partita da Carmelo Di Paola, espressione dei poteri forti del sud-est siciliano, quale legale di discusse imprese operanti sull'intero territorio nazionale e presidente dei probiviri della banca popolare anzidetta. Va sottolineato che l'avvocato Di Paola, sulla scorta di varie testimonianze, era stato interessato direttamente dall'inchiesta sulla BAPR e da quella riguardante un affare miliardario della Provincia Regionale. Va annotato inoltre che l'oscuramento del sito, perché potesse avvenire con la massima urgenza, è stato imposto in sede civile e a titolo preventivo. Si cerca evidentemente di fermare le inchieste, con l'assunzione di responsabilità estreme, che ledono in profondo la libertà d'informazione e il diritto di critica, in spregio alla Costituzione della Repubblica che ne è garante. Si fa appello quindi alla società civile, perché faccia sentire la sua voce, perché non permetta che i roghi del nostro tempo passino sotto silenzio. Da parte nostra è il caso di ribadire che non ci si lascerà intimorire: si continuerà a operare per le cause giuste, e di ogni abuso verrà data informazione. Carlo Ruta accadeinsicilia at tiscali.it carlo.ruta at tin.it <> Succede in città Fino al 26 dicembre al Museo Civico al Santo, in piazza del Santo a Padova, la mostra fotografica W Nairobi W propone il reportage del padovano Francesco Fantini sulla baraccopoli di Korogocho insieme alle foto scattate dai ragazzi che vivono nelle slums. La mostra è promossa dai Missionari Comboniani, l'International Alliance of Inhabitants, Kutoka Parish Network Nairobi e Giovani Impegno Missionario. Orario di apertura: dalle ore 10-13 e 15-18.30, il 25 dicembre ore 15-18.30, ingresso libero Lunedì 27 dicembre ore 21 Emergenza rock festival, serata di selezioni con Naif, italian rock, Deva, indie rock, Targa, rock, The Nosmas, rock blues; al Banale, via Bronzetti 8, Padova. Martedi 28 dicembre ore 21 Letras de Tango, spettacolo di poesia e musica con Alejandro Saorin Martinez, voce solista e percussioni, Stefano Schiavon, piano fender e Luca Kiere, voce recitante; Teatro Maddalene, via S. Giovanni da Verdara 40, Padova. Biglietto 8,50 e 5,50 euro. Iscriversi a Legambiente Padova è semplice. Potete venire nella nostra sede in via Monte Sabotino 28 (prima laterale sinistra di via Palestro venendo dal centro) in orario ufficio (sabato chiuso), oppure è sufficiente effettuare un versamento sul c/c postale n. 36037091 con causale: iscrizione 2005 a Legambiente. Quota associativa: SOCIO ORDINARIO - 26 ¤ (riceverà LA NUOVA ECOLOGIA); SOCIO JUNIOR (sino a 14 anni) - 6 ¤ (riceverà Jey); SOCIO RAGAZZO - 6 ¤ (riceverà LA NUOVA ECOLOGIA); SOCIO GIOVANE (19 - 25 anni) - 15 ¤ (riceverà NUOVA ECOLOGIA); SOCIO SCUOLA E FORMAZIONE - 36 ¤ (riceverà LA NUOVA ECOLOGIA e FORMAZIONE AMBIENTE - 4 numeri l'anno; 1 QUADERNO DI FORMAZIONE AMBIENTE, UN PERCORSO DIDATTICO); SOCIO SOSTENITORE - 80 ¤ (riceverà LA NUOVA ECOLOGIA e una copia omaggio di "Ambiente Italia"). Iscriversi a Legambiente è vantaggioso: presentando la tessera di Legambiente 2005 in numerosi esercizi padovani si ottengono sconti. <> Disclaimer: Precisiamo che l'indirizzo e-mail a cui è stato inviata questa newsletter è stato reperito in siti web pubblici o recuperato tra gli indirizzi di e-mail pervenuti a Legambiente Padova, o comunque autorizzato dal proprietario. In ottemperanza alla direttiva europea sulle comunicazioni on-line (direttiva 2000/31/CE), se non desideri ricevere ulteriori informazioni e/o se questo messaggio ti ha disturbato, clicca sul link che trovi in fondo a questa email. No copyright: tuti i testi e le immagini di questa newsletter sono liberamente riproducibili, fatto salvo l'obbligo di citazione della fonte. Iniziativa realizzata con il contributo del <http://www.csvpadova.org/>Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Padova Per cancellarsi dalla lista:Ecopolis, clicca il link seguente: <http://www.greenplanet.net/cgi-bin/dada/mail.cgi?f=u&l=ecopolis&e=info at peacelink.it&p=1709587>Desidero cancellarmi da Ecopolis
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