NEWS 22.11.2004 - comunicato stampa - risposta a Brachetti Peretti



NEWS 22.11.2004

comunicato stampa - risposta al sig. Brachetti Peretti
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Stando alle  dichiarazioni del presidente della Soc. Api, così come
riportate dalla cronaca locale sui quotidiani del 21 c.m., che suonano
arroganti e presuntuose, ("l'Api resterà qui per altri cento anni"  Se non
fosse per noi la città si chiamerebbe ancora Ancona VI e sarebbe una
spiaggia con dieci ombrelloni"  "ci hanno costruito le case addosso….non lo
permetteremo più") Falconara si dovrebbe chiamare "Castel Brachetti
Peretti".
E' già la seconda volta che il presidente dell'Api indugia in
considerazioni denigratorie nei confronti di questa città e dei suoi
cittadini; se insiste vuol dire che esse rispecchiano esattamente quale sia
la sua considerazione di Falconara e che la prima volta, per la quale ha
chiesto scusa, non è stato un caso. Dimostra di sentirsi il padrone di
Falconara e di essere lui a decidere sul destino della città.
Ma noi non vogliamo entrare più di tanto nel merito di queste affermazioni.
Dovranno farlo le Amministrazioni competenti; soprattutto il Comune, è
naturale, ma anche la Provincia e la Regione. Riteniamo che siano esse a
dover rispondere adeguatamente a Brachetti Peretti, per non farsi
surrogare, soffocare e soppiantare moralmente e materialmente da una
azienda, per rivendicare una posizione più dignitosa di Falconara, qualcosa
di più di un borgo di pescatori o di una spiaggia con 10 ombrelloni sul suo
litorale, se non ci fosse stata l'Api, nonché a dovere esigere il rispetto
dovuto alla città ed ai suoi abitanti che non si sentono vassalli di un
padrone prepotente.
Noi, per ora, invece, vogliamo soltanto fare con forza una ennesima
precisazione su una falsificazione storica periodicamente perpetrata  in
particolar modo all'indomani di gravi incidenti verificatisi in raffineria
, sulla quale con le seguenti puntualizzazioni intendiamo dimostrare come,
almeno con tanta, , imprecisione, se non altro ingiustificata, vengano
fatte affermazioni "ERRATE".
E' falso sostenere che i quartieri di Fiumesino e Villanova siano sorti e
che il Comune di Falconara sussista dopo l'insediamento dell'Api!!
Esistono ed abbiamo documenti storici, dai quali risulta quanto sopra;
come, per esempio, I CATASTI Napoleonici e Gregoriani dove le abitazioni
del futuro quartiere di Villanova erano gia presenti.
Inoltre, l'espansione delle strutture Api risulta inconfutabilmente da
Decreti Ministeriali degli anni '70 che hanno autorizzato l'ampliamento
della raffineria verso le abitazioni dei Falconaresi.
Ancora,il libro storico "FIUMESINO  Storia di un Borgo adriatico" dei
Professori C. Verdelli e V. Villani  edito nel 2003  è chiarissimo sulla
sussistenza del Comune di Falconara e sull'esistenza dell'abitato nelle
aree direttamente interessate dagli impianti Api e ad esse immediatamente
limitrofe, ben prima che arrivasse in questo Comune la Soc. Api.
Comunità che affonda le sue radici nel lontano passato, con una storia e
tradizioni antiche spezzate all'improvviso dalla realizzazione della
raffineria!
Nel volume si parla addirittura di un caso in cui un proprietario,
attraverso cavilli legali, fu costretto a cedere la sua proprietà, all'Api,
con un contratto di compravendita addirittura svantaggioso.
Il Prof. Piccinini nel corso della presentazione del volume suddetto,
avvenuta presso il castello "la Rocca" di Falconara , nell'estate del 2003,
ha esordito dicendo: "è bene chiarire una volta per tutte che l'abitato
c'era e che è stato soppiantato dall'Api".


I Presidenti delle Associazioni
Loris Calcina
Franco Budini

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