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LA BOCCA DELLA VERITA' n.01
- Subject: LA BOCCA DELLA VERITA' n.01
- From: Comitato 25Agosto <comitato25agosto at virgilio.it>
- Date: Fri, 12 Nov 2004 00:53:58 +0100
LA BOCCA DELLA VERITA' - n°01 anno primo rubrica di commenti dei comitati cittadini __________________________________________________________ Inauguriamo oggi questa nuova rubrica, in cui a puntate verrano stillate "perle" di saggezza Nel portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, a Roma, c'è l'enorme chiusino di pozzo scolpito a mascherone umano e detto "Bocca della verità" Secondo una conosciutissima leggenda romana la bocca minacciosa mangerebbe la mano di tutti coloro che ponendola nel suo interno MENTISSERO! Falconara Marittima 11.11.2004 Pubblichiamo il testo della "solenne" Dichiarazione sottoscritta dall'Amministratore Delegato e dal Direttore di API raffineria di Ancona S.p.A. che porta la data del 1 Dicembre 2001. (in allegato trovate la scansione della pagina originale) DICHIARAZIONE DI POLITICA PER LA SICUREZZA, LA SALUTE, L'AMBIENTE E LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI api raffineria di ancona S.P.A. - RAFFINERIA DI FALCONARA MARITTIMA E' POLITICA DI API RAFFINERIA DI ANCONA S.P.A. CONDURRE LE PROPRIE ATTIVITÀ IN MODO DA SALVAGUARDARE LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI PROPRI DIPENDENTI, DEI TERZI COINVOLTI NELLE SUE OPERAZIONI, DEI CLIENTI E DEL PUBBLICO, E IN MODO COMPATIBILE CON LE ESIGENZE AMBIENTALI, SOCIALI E ECONOMICHE DEL CONTESTO IN CUI E' SITUATO IL SITO PRODUTTIVO, NEL PIENO RISPETTO DELLE LEGGI, DEI REGOLAMENTI VIGENTI E DELLE NORME GESTIONALI VOLONTARIE OHSAS 18001 E ISO 14001. API RAFFINERIA DI ANCONA S.P.A. S'IMPEGNA CONTINUAMENTE A IDENTIFICARE E ELIMINARE O CONTROLLARE SITUAZIONI Di RISCHIO LEGATE ALLE PROPRIE ATTIVITÀ, A PREVENIRE INCIDENTI RILEVANTI, ALTRI INCIDENTI, INFORTUNI, MALATTIE PROFESSIONALI, L'INQUINAMENTO E A MIGLIORARE IN MODO CONTINUATIVO LE PROPRIE PRESTAZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA, SALUTE E AMBIENTE. LA POLITICA Dl API RAFFINERIA DI ANCONA S.p.A. E' BASATA SULL'ADOZIONE DI ALCUNI PRINCIPI FONDAMENTALI: "PRINCIPIO ETICO E DI COOPERAZIONE" SECONDO IL QUALE NORME, LEGGI, PROCEDURE E STRUTTURE ORGANIZZATIVE DEVONO ESSERE TENUTE AGGIORNATE, DIVULGATE E RISPETTATE SCRUPOLOSAMENTE. "PRINCIPIO DI RESPONSABILITÀ E MATURITÀ" SECONDO IL QUALE LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI, DEGLI INFORTUNI E DEGLI ASPETTI AMBIENTALI CONNESSI ALLE ATTIVITÀ SVOLTE E' IL PRIMO DOVERE INDIVIDUALE E AZIENDALE. "PRINCIPIO DELLA CONOSCENZA" SECONDO IL QUALE L'INFORMAZIONE, LA FORMAZIONE E L'ADDESTRAMENTO DEVONO CONDURRE ALLA CORRETTA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE, COME ELEMENTO Di PREVENZIONE E PROTEZIONE. "PRINCIPIO PROATTIVO E DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO" SECONDO IL QUALE OGNUNO DEVE CONTRIBUIRE A RAGGIUNGERE CONDIZIONI DI ECCELLENZA DEL LAVORO, IN TERMINI DI SICUREZZA, SALUTE E AMBIENTE. "PRINCIPIO DEL CLIENTE INTERNO E ESTERNO" SECONDO IL QUALE LA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI O DELLE PARTI INTERESSATE, VA GESTITA E PRESIDIATA NEI PASSAGGI TRA CLIENTI E FORNITORI INTERNI, CONDIVIDENDO GLI OBIETTIVI COMUNI ATTRAVERSO UNA PROFONDA CONOSCENZA RECIPROCA. LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI, L'IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI,E DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI A QUESTE LEGATI E L'ATTUAZIONE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI, DEFINISCONO GLI OBIETTIVI GENERALI DI QUESTA POLITICA, CHE SONO: RISPETTARE TUTTE LE LEGGI E I REGOLAMENTI VIGENTI, ALTRE PRESCRIZIONI E GLI ACCORDI VOLONTARI SOTTOSCRITTI, COOPERANDO CON LE ISTITUZIONI, GLI ENTI TERRITORIALI E LE ORGANIZZAZIONI INDUSTRIALI. COMUNICARE IN MODO TRASPARENTE CON L'INTERNO E CON L'ESTERNO PER INFORMARE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE E I RISULTATI RAGGIUNTI. INFORMARE E SENSIBILIZZARE I PROPRI DIPENDENTI E I TERZI CHE OPERANO PER LA SOCIETÀ, CIRCA IL RUOLO E LA RESPONSABILITÀ DI CIASCUNO. DEFINIRE, DOCUMENTARE E MANTENERE AGGIORNATE IDONEE PRATICHE GESTIONALI E OPERATIVE. SVILUPPARE E ATTUARE ADEGUATI PROGRAMMI DI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO PER IL PERSONALE. REALIZZARE PROGRAMMI E ADEGUATE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ATTE ALLA ELIMINAZIONE O MITIGAZIONE, AL CONTROLLO E AL MONITORAGGIO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI E DEI RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA. ASSICURARE LA TUTELA DELLA SALUTE DEL SINGOLO ATTRAVERSO UN PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA SANITARIA. ADOTTARE LE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI E ECONOMICAMENTE PRATICABILI PER PROGETTARE E SVILUPPARE IMPIANTI, ATTREZZATURE, SISTEMI DI CONTROLLO E PROCESSI. GESTIRE LE PROPRIE ATTIVITÀ IN MODO DA PREVENIRE TUTTI GLI INCIDENTI E CONTROLLARE LE EMISSIONI NELL'AMBIENTE E L'USO DI RISORSE NATURALI, INDIRIZZANDO A TALE SCOPO LE ATTIVITÀ Di ISPEZIONE E MANUTENZIONE. RISPONDERE CON RAPIDITÀ, EFFICACIA E DILIGENZA ALLE EMERGENZE CHE POSSANO VERIFICARSI NEL CORSO DELLE OPERAZIONI, COLLABORANDO CON GLI ENTI ISTITUZIONALI COMPETENTI. VERIFICARE PERIODICAMENTE I RISULTATI OTTENUTI EFFETTUANDO GLI OPPORTUNI RIESAMI PER ASSICURARE L'ATTUAZIONE DI QUESTA POLITICA. QUESTI OBIETTIVI SONO PERSEGUITI DA API RAFFINERIA DI ANCONA S.P.A. ADOTTANDO UN SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DELLA SICUREZZA, DELLA SALUTE, DELL'AMBIENTE E DELLA QUALITÀ, DESCRITTO NEL MANUALE DI GESTIONE INTEGRATO E ATTUATO ATTRAVERSO L'APPLICAZIONE SISTEMATICA DELLE PROCEDURE AZIENDALI E DEGLI ALTRI DOCUMENTI IN ESSO RICHIAMATI. E' RESPONSABILITÀ DI OGNI ADDETTO DI API RAFFINERIA DI ANCONA S.P.A., A PARTIRE DALLA DIREZIONE, APPLICARE TALE POLITICA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE PROPRIE ATTIVITÀ. L'AMMINISTRATORE DELEGATO DICHIARA CHE GLI OBIETTIVI INDICATI SONO CONGRUENTI CON QUELLI STRATEGICI DELLA SOCIETÀ E SI IMPEGNA AD ASSICURARE LE RISORSE UMANE E STRUMENTALI NECESSARIE PER IL LORO RAGGIUNGIMENTO E MANTENIMENTO. FALCONARA MARITTIMA, 1 DICEMBRE 2001 (AMMINISTRATORE DELEGATO) (DIRETTORE) Clemente Napolitano Franco Bellucci Diciassette giorni prima della "solenne" Dichiarazione, il 13 Novembre 2001, un lavoratore dell'API era rimasto gravemente ustionato a causa di un incidente presso gli impianti della nuova centrale elettrica IGCC, impianti che furono successivamente sequestrati dalla Magistratura. L'anno dopo, Dicembre 2002, la Commissione super partes nominata dal Ministero dell'Ambiente, a proposito di quell'incidente, scrisse nel suo rapporto « Il sistema di alimentazione locale dell'ossigeno ai gassificatori è stato causa di un significativo malfunzionamento dell'impianto IGCC, con conseguenze anche per un operatore, a seguito dell'incendio e conseguente cedimento di una valvola ad azionamento manuale ». L'analisi, estremamente approfondita, anche dell'aspetto strutturale evidenziò « inadeguatezza del materiale impiegato nel sistema di alimentazione dell'ossigeno per le alte velocità di efflusso in atto ». Infine la Commissione super partes del Ministero dell'Ambiente scrisse: «Si è proceduto alla sostituzione del materiale in acciaio inossidabile con materiale in Monel 400 nel sistema di alimentazione dell'ossigeno ai gassificatori a partire dai filtri di linea fino ai bruciatori ». Ci chiediamo: usare un materiale "inadeguato" su un sistema che, in quanto progettato ed autorizzato, si presuppone sia perfettamente conosciuto soprattutto nelle sue parti critiche, significa agire in base al criterio della prevenzione? Ed ancora ci chiediamo: considerati gli altissimi livelli di conoscenze ingegneristiche applicate in impianti siffatti, scegliere di usare il Monel 400, cioè un materiale che, come scrisse il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi, è « (…) in grado di garantire l'esclusione dei possibili rischi » soltanto in conseguenza di un grave incidente, significa agire in base al criterio della prevenzione? Lasciamo a Voi, gentili visitatori/lettori del nostro sito, la comparazione della "solenne" Dichiarazione dell'API con tutto ciò che è accaduto nell'ultimo anno e mezzo (sversamenti di prodotti petroliferi in mare, il mortale incidente dell'8 Settembre e quello del 14 Ottobre 2004). Ci limitiamo a sottolineare la dichiarazioni dell'ultimo lavoratore ustionato in raffineria, il 2 Novembre 2004: «Non penso - racconta dal suo letto di ospedale - che sia colpa di un difetto all'impianto. A mente fredda credo che l'acqua bollente sia fuoriuscita perché l'accumultatore che la conteneva era stracolmo. Il problema è che non potevo rendermi conto del livello di riempimento per mancanza di un misuratore. Strumento di cui la raffineria dovrebbe essere dotata». (Dichiarazione riportata su "Il Messaggero" del 4/11/2004. Sottolineatura nostra). ____________________________________ LA BOCCA DELLA VERITA' http://www.comitati-cittadini.net/BoccaDellaVerita ____________________________________ www.comitati-cittadini.net "... L'esercizio del potere di controllo dal basso è faticoso e poco gratificante ma NON E' BARATTABILE!" ("Vajont 9 Ottobre '63" - M.Paolini G. Vacis)
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