Appello da Acerra



Dal presidio di lotta contro l'inceneritore di Acerra


AI CITTADINI DI ACERRA E DEI COMUNI LIMITROFI
ALLE ASSOCIAZIONI E A CHIUNQUE SI BATTA
PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E IL RISPETTO DELLA DEMOCRAZIA

Il presidio di lotta contro l'inceneritore di Acerra, riunito in Assemblea
oggi 18 agosto 2004 in località Pantano di fronte ai cantieri
dell'inceneritore presidiati dalla polizia, ribadisce con nettezza la
richiesta di sospensione immediata dei lavori. Poiché l'incontro in
prefettura tra gli amministratori di Acerra e i rappresentanti del governo,
del commissariato straordinario ai rifiuti e degli Enti territoriali
Provincia di Napoli e Regione Campania, si è concluso in un nulla di fatto,
l'Assemblea ritiene indispensabile proseguire ed intensificare la lotta di
massa, così come è già avvenuto in questi due giorni, chiamando alla
mobilitazione non solo tutta la cittadinanza di Acerra e dei comuni
limitrofi, ma anche facendo appello a tutti i comitati, associazioni, forze
politiche, strutture sindacali, singoli cittadini, a chiunque voglia
sostenere questa giusta lotta per il diritto alla salute ed il rispetto
della democrazia..
La scelta sciagurata del governo e del commissario straordinario
all'emergenza rifiuti in Campania di forzare la mano su Acerra è grave per
diversi motivi. Va denunciato in particolare il fatto che il governo abbia
deciso di non tener in alcun conto l'azione della magistratura, che pure ha
messo sotto inchiesta commissariato e FIBE per l'appalto di costruzione, e
che; allo stesso modo, abbia scavalcato indebitamente la stessa procedura
di legge che prevede una valutazione d'impatto ambientale, mai eseguita nel
caso di Acerra. Il governo e il commissariato straordinario, invece di
prendere atto del completo fallimento del vecchio piano rifiuti di
Rastrelli, hanno continuato, come già Bassolino fino alle sue dimissioni da
commissario straordinario, a difendere la logica dell'incenerimento,
mettendo così in discussione non solo la salute dei cittadini e la
salvaguardia ambientale in un territorio che comprende decine di comuni e
centinaia di migliaia di abitanti, e che è già stato abbondantemente
sfregiato da veleni di ogni tipo, e ledendo in profondità lo stesso

principio democratico che sta alla base della convivenza civile.
Con l'azione gravissima di ieri mattina, quando circa mille tra poliziotti,
carabinieri e guardie di finanza hanno forzato i picchetti organizzati
dalla popolazione contro l'avvio dei lavori, spintonando, aggredendo,
fermando e denunciando decine di manifestanti, tra i quali gli stessi
amministratori di Acerra, viene però alla luce anche una preoccupante
intenzione autoritaria, intimamente antidemocratica, che impone alle
popolazione le decisioni calate dall'alto. Si calpesta in tal modo la
dignità di un comunità intera che si è espressa costantemente, in tutti i
modo possibili -con la lotta, con le mobilitazioni, finanche con le
elezioni- contro la costruzione dell'inceneritore. Noi chiediamo al governo
di rispettare tale esplicita volontà e a tutti coloro che si professano
democratici di pronunciarsi senza ambiguità sul primato della ragione
democratica. Si può essere anche in disaccordo nel merito
dell'inceneritore; ma non si può non convenire sul fatto che la volontà
delle comunità debba essere assolutamente rispettata. In particolare per
opere di tal genere, non si può non considerare vincolante il parere delle
popolazioni direttamente coinvolte.

L'Assemblea rilancia, dunque, la lotta.
- In concreto chiediamo un impegno straordinario a mobilitarsi a tutti i
cittadini di Acerra e dei comuni limitrofi, venendo al picchetto del
Pantano e partecipando alle iniziative che di volta in volta verranno
decise. Il picchetto sarà continuamente attivo per tutta la giornata, con
orari di concentramento particolare alle ore 9.00 e alle ore 17.00.per lo
sviluppo delle iniziative.
- Chiediamo anche all'amministrazione comunale di Acerra di attrezzare
quanto megli possibile lo spazio del presidio al fine di renderlo più
vivibile.
- Proponiamo, infine, una manifestazione nazionale ad Acerra, in
collegamento con la giornata mondiale di lotta contro l'incenerimento dei
rifiuti, prevista per l'inizio di settembre. Proponiamo di anticipare tale
giornata per l'Italia alla mattinata di domenica 29 agosto, con l'obiettivo
di contribuire a restituire il terreno del Pantano alla cittadinanza,
trasformandolo da luogo di morte e veleni in luogo di vita e di socialità.

Acerra, 18 agosto 2004




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L'autoritarismo ha bisogno
di obbedienza,
la democrazia di
DISOBBEDIENZA