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Trenta denari
- Subject: Trenta denari
- From: "Il Ponte" <ilpontemolise at tin.it>
- Date: Wed, 14 Apr 2004 14:32:43 +0200
Trenta denari "Purtroppo siamo in presenza di un qualcosa di chiuso, dominato da apparati che gestiscono potere ma non si assumono responsabilità, né esprimono più idee e progetti comuni". Questa frase lucida, coraggiosa e condivisibile era parte dell'odierno editoriale scritto dal direttore de le Libertà Pino Saluppo. Sono più che convinto che Pino Saluppo ha scritto parole così gravi dopo aver letto l'articolo di tale Emanuele Bracone pubblicato nelle pagine che le Libertà dedicano a Termoli. Sono altrettanto convinto che solo il coerente rispetto della libertà di informazione che caratterizza Saluppo e il suo giornale ha impedito al direttore di stroncare il pezzo scritto da Bracone. Questo signore, che usa toni e linguaggi nient'affatto signorili, si è assunto il compito di difendere le ragioni di chi ha scelto di costruire le turbogas in Molise e su questa strada calpesta tutto e tutti. Accusa il comitato contro le turbogas di voler "trasformare le democrazie costituite e delegate in repubbliche delle banane", ma Saluppo, perché non lo informa che l'iter che ha portato alla costruzione della centrale di Termoli parte da una semplice determina dirigenziale con la quale due burocrati si assumono la responsabilità di condizionare una parte decisiva dello sviluppo del Molise e la salute dei molisani? Saluppo, perché non gli dice che il Consiglio regionale (appunto, la democrazia costituita e delegata) ha approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale si revoca la costruzione di ogni centrale in Molise? Saluppo, perché non gli invia le decine di mozioni e ordini del giorno che da anni danno scadenze "ultimative" sull'approvazione del Piano energetico regionale, un Piano che tutt'ora non è stato approvato e che, in assenza di regole, permette ai poteri forti di fare il proprio comodo? Saluppo, che da sempre è un osservatore severo e attento, avrà senz'altro trovato già il modo per spiegare a Bracone che i comitati - quelli che Bracone gratuitamente definisce populisti - non stanno chiedendo la luna nel pozzo, ma la semplice sospensione cautelativa della costruzione della centrale; non fosse altro che le rassicurazioni dell'esponente del Cnr Ivo Allegrini sono contraddette da esponenti del Cnr, da prestigiose Università (Padova e Vicenza) e da rappresentanti delle Asl. Tutte figure che oltre ad essere competenti appartengono a strutture pubbliche, gente abituata a salvaguardare il bene collettivo e non gli interessi privati. Perché il solo Bracone non è sfiorato dall'ombra di un dubbio? Perché si erge a difensore di Allegrini come se parlasse dell'unico depositario della verità assoluta, del sindaco Di Giandomenico e, soprattutto, degli affari di Energia Spa? Perché è terrorizzato dalla eventualità che il sindaco di Termoli, la più alta autorità sanitaria del Comune, possa, per cautela verso i suoi cittadini, chiedere una pausa di riflessione, studi più approfonditi e confronti tra diverse posizioni? Ciò che stupisce è come mai Saluppo, che è conosciuto e apprezzato come un polemista intransigente che mai perde il rispetto per le persone, abbia consentito al Bracone di insultare le figure più rappresentative dei comitati, persone degne che si battono per la loro terra e per i loro corregionali. Stupisce che abbia consentito che con cinismo si ironizzasse sui tumori e le leucemie che distruggono, in percentuali preoccupanti, la vita di tanta gente? Certo, a questo punto verrebbe da chiedersi come mai le Libertà sceglie di dedicare un'intera pagina (chissà quanto costa?) per offendere l'attività dei comitati veicolando le posizioni della potentissima Energia Spa? Perché ha nascosto l'imponente manifestazione del 17 gennaio scorso, perché tace sulle tre giornate di mobilitazione indette per difendere il Molise? Perché questo livore, questa rabbia, questa difesa con i paraocchi? Siamo in periodo pasquale, sarebbe troppo facile ricordare che c'è stato chi per trenta denariŠ Giancarlo Mammarella NB - Se lo ritieni utile fai girare, invia proposte. Se non vuoi ricevere più nostri messaggi comunicalo a: <mailto:ilpontemolise at tin.it>ilpontemolise at tin.it; il nostro sito è: www.ilpontemolise.com
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