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rassegna stampa 10 03 04 su ogm
- Subject: rassegna stampa 10 03 04 su ogm
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Wed, 10 Mar 2004 22:50:51 +0100
ma il ministro Alemanno vuole o no gli ogm? quanto può durare il gioco delle tre carte N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com Agenzia asca 10 03 04 15:18 OGM: VERDI, DECISIONE LONDRA ATTO TOTALMENTE IRRESPONSABILE (ASCA) - Roma, 10 mar - ''Se da una parte Londra, con un atto totalmente irresponsabile, ha autorizzato la coltivazione sperimentale di una varieta' di mais transgenico, senza aver stabilito regole chiare per impedire la contaminazione, dall'altra bisogna ricordare che l'Ue pochi giorni fa, il 18 febbraio, ha confermato la moratoria, vigente dal '98, negando l'autorizzazione per un'altra varieta' di mais transgenico''. Lo dichiara la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, capogruppo in Commissione Agricoltura. ''Nonostante siano stati molti i Paesi membri che nella discussione sulla direttiva sementi si sono schierati per la tolleranza zero e, quindi, sono stati contrari all'introduzione di soglie di tolleranza, il pericolo di introdurre coltivazioni OGM e' comunque altissimo''. Per questo e' necessario - ha aggiunto De Petris - ''il varo nel nostro Paese di una legge chiara e rigorosa a difesa della nostra agricoltura sia convenzionale, sia biologica e di qualita'. Altrimenti l'introduzione di coltivazioni transgeniche la danneggerebbe e contaminerebbe irrimediabilmente. Nella stessa direzione vanno le normative della maggioranza delle Regioni italiane che hanno dichiarato il loro territori OGM-free. E in questo senso sono orientate anche la maggioranza dei consumatori e degli agricoltori italiani. Il problema e' che il Governo, come si evince dalle dichiarazioni del Ministro Alemanno, ha scelto di non decidere accantonando, da tempo, la proposta di decreto dello stesso Ministro dell'Agricoltura. La contrarieta' all'introduzione del transgenico viene manifestata anche dalla maggioranza dei parlamentari che ha costituito un Intergruppo parlamentare. L'agricoltura italiana, - conclude la senatrice - conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per i suoi prodotti, non ha bisogno degli OGM, anzi ne verrebbe gravemente penalizzata'' TGcom Governo Gb: ok a mais transgenico E Alemanno: "Saremo invasi da Ogm" La Gran Bretagna apre al mais trangenico. Seppure con alcune limitazioni e dopo accurasti test delle associazioni mediche britanniche, il governo inglese ha ne autorizzato la coltivazione introducendo il Paese nel mercato Ogm. E arrivano puntuali le polimiche. Dall'Italia, il ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno lancia l'allarme: "L'Italia rischia l'invazione degli Ogm". "Ora - afferma il ministro in un'intervista al Corriere della Sera - è ancora più urgente varare la legge italiana. Abbiamo tempo fino alla prossima semina d'autunno. Se non provvederà il governo lo faranno i gruppi parlamentari". Per il ministro Alemanno "occorre difendere le nostre coltivazioni tradizionali e in partricolare difendere il diritto dei consumatori e dei produttori a scegliere. Una scelta - aggiunge - che sarebbe impedita se si provocasse una contaminazione diffusa tale da far sparire progressivamente le coltivazioni ogm-free". E sul diritto di esistere dei produttori che non scelgono la via del transgenico, il governo inglese prova a rassicurare. Il ministro dell'Ambiente Margaret Beckett ha dichiarato che il governo sta studiando un piano per risarcire gli agricoltori danneggiati dalla contaminazione di varietà Ogm, ma ha precisato che tali indennizzi dovranno essere finanziati dalle società che producono semi trangenici. Resta da vedere però se ciò sarà possibile, in quanto l'industria biotecnologica si oppone fermamente all'idea di dover pagare tali risarcimenti. Restano comuque parzialmente aperte le porte ai coltivatori che intendano passare al transgenico. Le licenze che autorizzano la coltivazione del mais Ogm, inoltre, scadranno nel 2006 e gli agricoltori che vogliono rinnovarle dovranno acconsentire ad ulteriori test sulle loro piantagioni. Il governo britannico ci tiene a porre dei paletti all'introduzione degli Ogm. La Beckett ha precisato che il Regno Unito si opporrà alla coltivazione, in qualsiasi parte dell'Unione Europea, di altre colture Ogm sulle quali erano stati condotti i test su larga scala commissionati dal governo. Secondo la British Medical Association, l'associazione medica britannica, l'analisi delle "ricerche compiute indica che vi è una probabilità molto bassa che gli ogm possano causare effetti pericolosi sulla salute". dal Corriere della Sera 10 03 04 Alemanno: ora l'Italia rischia di essere invasa dal transgenico ROMA - "Ora è ancora più urgente varare la legge italiana. Abbiamo tempo fino alla prossima semina d'autunno. Se non provvederà il governo lo faranno i gruppi parlamentari". A lanciare l'allarme anti-contaminazione, nel giorno in cui la Gran Bretagna dà il via libera alla coltivazione di una varietà di mais transgenico, è il ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno. Questa decisione cambia l'orientamento europeo nei confronti degli organismi geneticamente modificati? "In realtà la Gran Bretagna è sempre stata aperta verso gli Ogm. Del resto lì c'è una proprietà fondiaria più accorpata che da noi. Quindi possono gestire meglio il rapporto tra colture tradizionali e quelle geneticamente modificate, tentando di evitare la contaminazione". Allora cosa la preoccupa della scelta inglese? "Il problema è la clausola europea. Dopo un certo periodo che un prodotto viene autorizzato in un Paese scatta un automatismo per cui diventa commercializzabile anche nelle altre nazioni. Quel mais potrebbe arrivare anche da noi". Le ricerche compiute dalla British medical association indicano come molto bassa la probabilità che gli Ogm possano causare effetti pericolosi alla salute. "Il problema non è questo. Ma difendere le nostre coltivazioni tradizionali e in particolare difendere il diritto dei consumatori e dei produttori a scegliere. Una scelta che sarebbe impedita se si provocasse una contaminazione diffusa tale da far sparire progressivamente le coltivazioni ogm-free". Ma la normativa europea non lo impedisce? "Bisogna distinguere tra campi diversi. L'Ue ha introdotto l'obbligo di una rigida procedura scientifica prima di commercializzare gli Ogm e quello di indicarne sempre la presenza nei prodotti alimentari con l'etichettatura. Ma nel campo squisitamente agricolo si è limitata a dare delle linee guida: delegando i paesi membri a legiferare per consentire la coesistenza tra filiere agricole Ogm e filiere agricole Ogm-free". A che punto è la nostra legge? "Da dicembre è all'esame della presidenza del Consiglio dei ministri". Perché non è ancora stata varata? "Per ora non c'era una grande urgenza, perché comunque le autorizzazioni dei singoli Paesi per vendere le sementi non sono state trasferite a registro auropeo. Quindi non sono autorizzate e disponibili nel nostro Paese sementi Ogm ". Ma se il governo non fosse in grado di definire le nuove regole? "Il governo in ogni caso dovrebbe determinare una linea perché così viene chiesto dall'Ue. Ma se non ci sbrighiamo probabilmente a prendere l'iniziativa sarà prima il Parlamento, dove esiste un forte intergruppo con parlamentari di tutti i partiti contrari agli Ogm". La nuova normativa vieta l'avanzata degli Ogm? "Non vieta nulla, ma mantiene una posizione di estrema prudenza perché, attraverso i pollini trasportati dal vento e attraverso gli insetti, è facile che un campo seminato Ogm contamini non solo i campi vicini, ma anche gli altri che sono in aree agricole omogenee. Questo è particolarmente grave per l'Italia che ha proprietà agricole molto piccole e frammentate". Secondo il ministro inglese dell'Ambiente, però, la questione dell'impollinazione è ancora aperta. "Infatti. Per questo nella legge che abbiamo predisposto si richiede un accertamento tecnico e scientifico preventivo sulla portata di questo fenomeno della contaminazione". Undici regioni si sono dichiarate Ogm-free. Questo influirà? "Il fatto che siano di centrodestra e di centrosinistra le regioni che vogliono tutto il loro territorio libero da Ogm dimostra quanto sia sensibile il nostro territorio al problema. Però le leggi regionali possono essere impugnate, a livello nazionale, e di fronte alla Corte di Giustizia, come è accaduto alla Carinzia. E' per questo che serve una legge nazionale al più presto". Virginia Piccolillo
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