[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
informazioni parlamentari su agricoltura, alimentazione, pesca
- Subject: informazioni parlamentari su agricoltura, alimentazione, pesca
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 8 Mar 2004 19:06:21 +0100
Vi giriamo un comunicato emesso dal gruppo parlamentare dei Verdi in merito al provvedimento del ministero della Sanità sulla vaccinazione obbligatoria per la "Blue Tongue". Allegata anche la delibera della Regione Sardegna contraria alla campagna vaccinale. a cura di AltrAgricoltura Nord Est -----Messaggio originale----- Questa mattina l'Aula del Senato ha discusso la mozione presentata dalla sen. De Petris e sottoscritta da oltre 70 senatori di tutti i Gruppi, con la quale si chiede la sospensione della campagna vaccinale per la 'lingua blu' e l'avvio di una nuova strategia per la lotta alla malattia. Concluse l'illustrazione del provvedimento e la discussione generale, il voto è prevedibile per la settimana prossima. Vi inviamo in allegato il nostro comunicato stampa sul dibattito odierno e la ottima mozione approvata ieri all'unanimità dal Consiglio regionale della Sardegna con la quale si richiedono il blocco della vaccinazione e le dimissioni del dirigente della Sanità Veterimaria del Ministero della Salute dott. Marabelli. E' fondamentale, in vista del voto in Senato, ottenere pronunciamenti analoghi da tutti i Consigli regionali. ----------------------------- COMUNICATO STAMPA LINGUA BLU: De Petris (Verdi) "Acquistato un vaccino non sperimentato" 4/3/04 - "E' paradossale che gli stessi dirigenti del Ministero della Salute responsabili della campagna di vaccinazione ammettano candidamente che per il vaccino tetravalente che hanno già acquistato in milioni di dosi non esistono dati scientifici che ne documentino l'efficacia e sperimentazioni per valutare gli effetti indesiderati sugli animali. Gli allevamenti italiani hanno già fatto da cavia per la precedente disastrosa vaccinazione e non sono disposti a sopportare ancora". Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, è intervenuta oggi in Aula per illustrare la mozione parlamentare di cui è prima firmataria che chiede il blocco della campagna di vaccinazione sulla lingua blu, martedì al voto dell'Aula. L'esponente dei Verdi ha letto nel corso dell'intervento alcuni passi di una lettera riservata inviata il 19 gennaio scorso dal dott. Caporale, direttore dell'Istituto zooprofilattico di Teramo, centro di referenza nazionale per la malattia, al Dirigente responsabile dei servizi veterinari del Ministero della Salute dott. Marabelli. "Non solo - prosegue la senatrice. Nella stessa lettera riservata si riferisce dell'unica sperimentazione oggi disponibile, condotta dall'istituto che produce il vaccino, che ne attesta la scarsa efficacia in quanto gli animali si immunizzano solo in parte e solo per alcuni sierotipi. Se nonostante questo gli ineffabili dirigenti della sanità veterinaria pubblica hanno speso una cifra ingente per acquistare e distribuire a tutte le ASL questo prodotto, vuol dire che la vicenda assume contorni di sicuro interesse per la magistratura ordinaria e per la Corte dei Conti". "Rivolgiamo - conclude De Petris - un appello a tutti i senatori affinchè votino a favore della mozione sottoscritta da 70 colleghi di tutti i Gruppi che indica una nuova strategia per la tutela della zootecnia italiana e per la lotta alla malattia." ----------------------------- ORDINE DEL GIORNO MANCA PASQUALINO – SANNA GIACOMO – SCARPA BENIAMINO - Approvato all’unanimità nella seduta antimeridiana del 3 marzo 2004 Sulla sospensione immediata della campagna vaccinale contro la Blue Tongue in Sardegna IL CONSIGLIO REGIONALE PREMESSO che dall’agosto del 2000 fino ad oggi, la zootecnia sarda è ostaggio di una grave epidemia di febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue) che ha causato direttamente ed indirettamente la crisi dell’allevamento isolano; RICORDATO che la Direttiva 2000/75/CE del Consiglio Europeo del 20.11.2000, peraltro non ancora recepita dall’ordinamento giuridico italiano, stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini che prevedono la vaccinazione preventiva e che la stessa Direttiva, all’allegato I, individua il laboratorio nazionale di competenza per la Blue Tongue nel CESME (Centro Nazionale di Referenza per le Malattie Esotiche) presso l’IZS di Teramo; CONSIDERATO che il Direttore Generale della sanità pubblica veterinaria del Ministero della Salute, il dott. Marabelli, in accordo con il Direttore del CESME il dott. Caporale, hanno imposto anche per il 2004 la vaccinazione obbligatoria sul territorio isolano di tutti i ruminanti domestici con un vaccino vivo attenuato e che solo a seguito di formale richiesta al Ministero (nota 5310/8 dell’11 febbraio 2004 della RAS) questo vaccino, in un primo momento tetravalente (sierotipi 2, 4, 9 e 16), è poi diventato trivalente (sierotipi 2, 4 e 16); RILEVATO che l’art. 3, comma b, del D.L.vo 27/01/92 n. 119, modificato dal D.L.vo 24/02/97 n. 47, stabilisce “…in caso di malattie epidemiche gravi, il Ministero della Sanità, consente temporaneamente l’impiego di medicinali veterinari ad azione immunologica, senza preventiva autorizzazione di immissione sul mercato, in mancanza di medicinali appropriati e dopo aver informato la Commissione della Comunità Europea delle condizioni di impiego particolareggiato…”; e che nessun vaccino contro la febbre catarrale degli ovini è prodotto da industrie farmaceutiche situate in Stati membri dell’ U.E. o che rispondono agli standard di sicurezza comunitari; CONSTATATA la conseguente Ordinanza del 11/05/01 con cui il Ministero della Sanità italiano ha disposto per l’utilizzo, in caso di Blue Tongue, di un vaccino vivo attenuato prodotto dal Veterinary Institute di Ondersterpoort (Sud Africa), e che la stessa Ordinanza è stata preceduta dal parere positivo espresso dal Consiglio Superiore di Sanità in data 24/04/01, parere condizionato e vincolato al fatto che “…vengano avviati immediatamente i controlli in grado di garantire i requisiti di validità del prodotto in conformità ai minimi standard stabiliti dalla normativa vigente…” e che a questo stesso riguardo la Commissione Europea, con la Decisione 2001/75/CE del 18.01.01 premette che “…i vaccini contro la febbre catarrale acquistati all’estero per casi di emergenza devono essere testati per ottenere informazioni significative sulla loro utilizzazione in condizioni epidemiologiche diverse…”; DENUNCIATO che il vaccino trivalente che si intende utilizzare in Sardegna nel 2004 non è mai stato testato per le prove di innocuità e per le prove di immunogenicità stabilite per legge; e che la formulazione è una novità assoluta, anche per gli stessi produttori sudafricani che non hanno mai utilizzato i sierotipi 2, 4 e 16 in combinazione fra loro e quindi non si conoscono le interazioni che possono intervenire dall’inoculazione contemporanea dei tre sierotipi; PREMESSE le ulteriori raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità: a) la supervisione dell’impiego del vaccino ai fini della valutazione delle sue caratteristiche di qualità ed innocuità sia affidata all’Istituto Superiore di Sanità (ISS); b) siano definiti i livelli di responsabilità in caso di incidenti legati alla somministrazione del vaccino; c) siano avviate sperimentazioni con altri vaccini alternativi; e che al contrario: a1) non è stato eseguito alcun controllo sull’innocuità e sull’efficacia del vaccino da parte dell’Istituto Superiore di Sanità; b1) al momento gli unici livelli di responsabilità resi noti dal Ministero in caso di “incidenti vaccinali” sono quelli sanciti dal nuovo “protocollo per la vaccinazione nei confronti della febbre catarrale degli ovini” datato Gennaio 2004, stilato dalla Direzione Generale servizi veterinari, in collaborazione con il CESME di Teramo che individuano nel medico veterinario che materialmente eseguirà l’inoculo l’unico responsabile del buon esito della vaccinazione, mentre niente risulta sui livelli di responsabilità relativi alla direzione e gestione dell’emergenza; c1) non sono note le risultanze delle sperimentazioni condotte con vaccini alternativi, ne di vecchia ne di nuova ideazione; STIGMATIZZATO l’incredibile ritardo nell’avvio della vaccinazione, pratica che dovrebbe essere eseguita il più lontano possibile dalla stagione riproduttiva e dal periodo di massima presenza degli insetti vettori e quindi conclusa, al più tardi, ad aprile, mentre ancora oggi, a meno di due mesi dal termine ultimo, materialmente la vaccinazione non è ancora iniziata; EVIDENZIATO il fatto che si riscontrano al momento, in Sardegna, ben 620 focolai attivi di malattia e una sieroconversione degli animali sentinella come mai si era osservata nello stesso periodo dell’anno, nonostante le basse temperature registrate questo inverno, condizione che stando al CESME di Teramo avrebbe dovuto scongiurare la possibilità di circolazione virale e quindi nuovi focolai e che questa nuova situazione rappresenta un ulteriore rischio oggettivo per il manifestarsi di effetti collaterali indesiderati nell’utilizzo del vaccino; DENUNCIATA la totale assenza di una analisi del rischio aggiornata, conseguente all’uso del vaccino in queste nuove condizioni epidemiologiche, nonché la contemporanea assenza di una valutazione costi/benefici sulla campagna obbligatoria che si intende perpetuare e che questi compiti inevasi rientrano fra quelli istituzionali del CESME ; STIGMATIZZATO il fatto che a pochi giorni dall’inizio della campagna vaccinale, i veterinari vaccinatori isolani, riunitisi in assemblea a Tramatza il 27 febbraio 2004, hanno manifestato ulteriore perplessità a seguito della Circolare del Ministero del 18 febbraio‘04 sulle modalità di ricostituzione del vaccino con la quale hanno scoperto che la dose con cui si dovevano originariamente vaccinare 10 capi ora deve essere utilizzata per immunizzarne 100 (per cui possiamo affermare di avere acquistato in Sardegna dosi vaccinali per i prossimi 10 anni); e che ancora non si comprende bene se è necessario vaccinare con i tre sierotipi contemporaneamente o separatamente, e se separatamente, dopo quanti giorni uno dall’altro; DEPLORATA la gestione dispotica e monopolistica dell’emergenza Blue Tongue da parte del dott. Marabelli e del dott. Caporale che hanno proibito (circolari n. 1434/2003 e 1150/2001) la manipolazione del virus e soprattutto la libertà di ricerca scientifica: agli IZS, alle Università e all’ISS, impedendo di fatto importanti collaborazioni scientifiche che avrebbero consentito di evitare, tutti o in parte, i ritardi e gli inevitabili errori commessi dalla gestione isolata del CESME, gestione che ha determinato una frattura nel mondo sanitario veterinario come mai se ne erano registrate prima, a livello nazionale ed internazionale; BIASIMATA l’assenza di una qualsiasi copertura finanziaria prevista a livello nazionale e tendente a rifondere gli eventuali danni provocati dagli effetti indesiderati determinati dallo scriteriato uso del nuovo vaccino sudafricano; assenza di copertura che potrebbe anche ritorcersi contro le casse della stessa RAS che potrebbe essere chiamata ad un imprevisto intervento finanziario atto a salvaguardare il sistema agro-pastorale della Sardegna, sistema-risorsa di importanza fondamentale, peraltro già fortemente penalizzato da anni di crisi; CONSTATATO che è in essere una rivolta, pubblica e nutrita, degli allevatori contro la vaccinazione obbligatoria, non soltanto per gli innumerevoli effetti indesiderati conseguenti alle scorse campagne vaccinali, peraltro mai correttamente censiti vista l’assenza di un adeguato protocollo di rilevamento, ma anche per la mancanza di garanzie sui risarcimenti per i danni patiti in passato e per quelli futuri; DENUNCIATO che questa campagna vaccinale 2004 nasce perdente: per lo scarso tempo utile rimasto per vaccinare, per l’inapplicabilità in tempi brevi del nuovo protocollo di vaccinazione e per l’opposizione dichiarata di gran parte degli allevatori, tanto che, anche nelle ipotesi più ottimistiche si vaccineranno un numero di animali di molto inferiore alla quota dell’80%, quota ipoteticamente necessaria a garantire un buon livello di immunizzazione di massa ed indispensabile, in assenza di nuovi effetti indesiderati, per usufruire delle disposizioni in materia di movimentazione del bestiame; CONSTATATE le inesistenti garanzie sul vaccino trivalente di prossimo impiego in Sardegna, nonché l’incapacità di gestione delle risorse umane e finanziarie da parte della Direzione Generale della sanità pubblica veterinaria e della direzione del CESME; IMPEGNA LA GIUNTA - a ricercare tutti gli strumenti ed intraprendere tutte le azioni che portino alla sospensione, in Sardegna, con efficacia immediata della campagna vaccinale 2004 contro la Blue Tongue; - a richiedere formalmente le dimissioni del direttore generale dei servizi veterinari del Ministero della Salute e del direttore del centro di referenza nazionale per le malattie esotiche, l’IZS di Teramo; - a verificare se sussistano le condizioni per la immediata rimozione del dott. Romano Marabelli dal Consiglio di Amministrazione dell’IZS della Sardegna; - ad intraprendere le opportune iniziative per accertare le loro gravi responsabilità; - ad adottare le necessarie procedure per incentivare e favorire la sperimentazione di vaccini alternativi contro la blue tongue. Cagliari lì, 2 marzo 2004 ----------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
- Prev by Date: Milano: Domani torna Mangiasano il biomercatino
- Next by Date: Segreteria PAEA: Prossime Iniziative
- Previous by thread: Milano: Domani torna Mangiasano il biomercatino
- Next by thread: informazioni parlamentari su agricoltura, alimentazione, pesca
- Indice: