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Fw: A rischio uranio impoverito gli 80.000 uccelli sequestrati.
- Subject: Fw: A rischio uranio impoverito gli 80.000 uccelli sequestrati.
- From: "Dott. Domenico Agresti" <mimmo.inge at inwind.it>
- Date: Fri, 6 Feb 2004 11:46:32 +0100
Benvenuti sul sito ufficiale delle Guardie Ambientali ----- Original Message ----- From: Vigilanza Ambientale To: mimmo.inge at inwind.it Sent: Saturday, January 31, 2004 11:57 AM Subject: A rischio uranio impoverito gli 80.000 uccelli sequestrati. http://www.vigilanzambientale.it/ APERTO IL TIR CONTENENTE 80.000 ANIMALI SEQUESTRATI DAL CORPO FORESTALE NELL'OPERAZIONE COLIBRI'. IL CARICO VERRA' DISTRUTTO PERCHE' E' ANCHE A RISCHIO URANIO IMPOVERITO. http://www.vigilanzambientale.it/ Un gruppo di attivisti di LAC, ENPA e LIPU, hanno potuto assistere alle operazioni di catalogazione degli oltre 80.000 animali selvatici contenuti in un tir frigo, lungo poco meno di 15 metri, sequestrato nell'ambito dell'operazione del CFS denominata 'Colibri' che ha stroncato un fiorente commercio illegale di fauna selvatica proveniente dall'Est Europeo. Il Tir frigo, con targa straniera, è stato aperto ieri presso un magazzino del Corpo Forestale di Verona, sito nel Comune di Peri (VR), alla presenza degli animalisti e di 12 uomini del Corpo Forestale dello Stato, all'interno c'erano accatastati centinaia di scatoloni ubicati su numerosi pallets, ciascuno riportante il nome del destinatario, contenenti sacchetti dove erano rinchiusi i poveri animali oggetto di autentiche carneficine. Dopo la paziente e minuziosa catalogazione degli uomini del CFS, tutto il carico verrà distrutto tramite inceneritore perché questi animali, cacciati nelle terre dell' ex Jugoslavia, possono essere stati contaminati dall'uranio impoverito delle bombe lanciate dagli USA durante la recente guerra. Le scene viste dagli animalisti sono state a dir poco agghiaccianti: una piccola collinetta di cadaveri di Beccacce appena catalogate, molti uccelli ancora aggrovigliati tra di loro a causa del ghiaccio, alcune teste di Capriolo con gli occhi sbarrati facevano pensare al terrore vissuto negli ultimi istanti di vita di queste creature, alcune lepri avevano appeso dello sterco emesso a causa della paura provata nell'essere uccise, centinaia di oche ammassate per la catalogazione avevano creato diverse collinette ciascuna composta da soggetti della stessa specie; tra gli uccelli protetti c'erano la Moretta tabaccata (protetta dalla Convenzione di Washington), Migliarini di palude, Fanelli, Pispole, Verdoni, Ballerine gialle e molti altri. Questo carico è purtroppo solo uno dei tanti che giungono illegalmente in Italia e che vanno a fornire il traffico di fauna destinata a privati e a ristoratori delle province venete di Verona, Vicenza, Treviso e Venezia, con gravi conseguenze anche di carattere sanitario. Alcune oche e anatre erano già piene di larve della mosca carnaria, anch'esse congelate, ciò perché nei casoni di caccia lungo il Danubio mancando l'energia elettrica non ci sono celle frigo e gli animali a volte, prima di essere congelati, passano anche alcuni giorni ammucchiati all'aperto diventando facile preda degli insetti. Ha dichiarato Andrea Zanoni del Coordinamento Protezionista Veneto: 'Può facilmente accadere, a chi si reca presso ristoratori senza scrupoli, di assaporare bocconi di anatra all'arancio misti a qualche larva di mosca carnaria e conditi inconsapevolmente con uranio impoverito; cade così quindi il mito del piatto veneto a base di 'polenta e osei' che potrebbe essere ribattezzato in 'polenta, osei e uranio impoverito'.' Alcuni esemplari del sequestro COORDINAMENTO PROTEZIONISTA VENETO Questa newsletter non rappresenta una testata giornalistica, riportando semplicemente un elenco di segnalazioni di iniziative in merito alle questioni di protezione ambientale, con la conseguenza che viene aggiornata esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale e quindi senza periodicità. Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale. Risulti iscritto alla newsletter di Vigilanza Ambientale. Se vuoi cancellarti, clicca qui! http://www.vigilanzambientale.it/
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