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rassegna stampa: Mais ogm, si ipotizza la frode
- Subject: rassegna stampa: Mais ogm, si ipotizza la frode
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Sat, 3 Jan 2004 23:49:47 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------ Tratto da "Il Messaggero" - 22/12/03 Il Corpo forestale procederà domani al sequestro dei due depositi ad Amandola e Porto d'Ascoli Mais ogm, si ipotizza la frode Clamorosi sviluppi dell'indagine. Sotto accusa una multinazionale di SERGIO BIAGINI Il Corpo forestale provvederà domani mattina al sequestro dei due depositi di mais ogm scoperti ad Amandola e a Porto d'Ascoli. L'operazione sarà coordinata dal comandante provinciale Benedetto Ricci e gestita dallo stesso comandante del Nucleo operativo di polizia ambientale e forestale, Giovanni Luzi che prenderà parte personalmente agli interventi. Si tratterà di pochi quintali di granella visto che la maggior parte del raccolto è già stato utilizzato per alimentare le bestie nelle due aziende agricole. Si sa con certezza che le dosi di mais contaminato appartengono ad una varietà (la P36B08) commercializzata da una ditta del maceratese e dallo stesso Consorzio agrario di Ascoli. I semi sono stati venduti a decine di piccoli coltivatori nel maceratese, nell'ascolano e nel teramano e ora è pressoché impossibile risalire a tutti quanti. Due coltivazioni di proprietà di L.B. sono state comunque sequestrate a Sant'Elpidio, mentre nell'azienda S., sempre nello stesso comune, non si è trovato nessun quantitativo di granella visto che era stato già avviato allo stoccaggio in un centro di Camerino, poi sequestrato. Risalendo agli acquirenti della stessa varietà la Forestale di Ascoli ha comunque individuato gli altri due deposiiti di Amandola e Porto d'Ascoli. Un'altra varietà (la PR32D12) risultata contaminata è stata trovata invece solo nelle tre coltivazioni di M.C. a Santa Croce di Sant' Elpidio che furono al centro del primo clamoroso sequestro e della prima termodistruzione al Consmari (mille quintali circa). A questo punto si possono già trarre delle conclusioni inquietanti. Grazie al fiuto e ai controlli della Forestale di Ascoli sono stati scoperti più lotti di mais transgenico e ben due varietà di prodotto risultate contaminate, mentre la stessa Forestale di Macerata ha verificato l'esistenza di una impressionante ramificazione distributiva dei prodotti. Quanto basta per ipotizzare una responsabilità diretta da parte della multinazionale che produce le sementi ed escludere un inquinamento fortuito dovuto a errori o altro. Proprio per questo motivo molto probabilmente l'indagine porterà a prefigurare il reato di frode commerciale. I controlli e i prelievi riprenderanno verosimilmente a tappeto a primavera con la nuova campagna di semina del mais. E si provvederà ad un monitoraggio a monte per individuare subito le quantità contaminate ed evitare così la loro coltivazione e tutti i conseguenti danni agli agricoltori. ---------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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