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rassegna stampa: Il mais geneticamente modificato per ora non entra in Europa
- Subject: rassegna stampa: Il mais geneticamente modificato per ora non entra in Europa
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Sat, 13 Dec 2003 06:40:17 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------ TRATTO DA "LIBERAZIONE" - 8/12/03 Il mais geneticamente modificato per ora non entra in Europa I Paesi dell'Unione europea non sono riusciti a trovare un accordo sull'apertura alle importazioni di mais geneticamente modificato, una prova importante per il bando sugli Ogm di cinque anni deciso dal blocco dei Quindici per i nuovi prodotti biotecnologici. La mancata approvazione della vendita di mais Bt-11 del gigante agrochimico svizzero Syngenta significa che la questione sarà passata ai ministri Ue. Questi avranno tre mesi per dibattere la proposta, avanzata dalla Commissione europea. Se anche i ministri non troveranno un accordo, la Commissione potrà approvare la sua stessa proposta. Gli Stati Uniti, appoggiati da Canada e Argentina, hanno sfidato il bando Ue sugli Ogm in seno all'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), dicendo che è illegale. Gli agricoltori negli Usa dicono che il bando è costato loro milioni di dollari all'anno in vendite mancate. Un'ottima notizia per tutti gli ambientalisti. «E' una vittoria dei consumatori italiani ed europei», ha commentato Roberto Della Seta, presidente di Legambiente: «Ammettere sul mercato europeo il granoturco dolce BT11 sarebbe stato un gravissimo passo falso, vogliamo ricordarlo», ha proseguito Della Seta, «al ministro Girolamo Sirchia il cui rappresentante nel comitato regolamentare si è astenuto dal voto». Ora che la palla passa al Consiglio Agricoltura, Legambiente «chiede con forza al ministro Giovanni Alemanno di non recedere dalle posizioni tenute sinora e di continuare a esercitare il proprio ruolo di leadership a tutela dei consumatori e in difesa della qualità e tipicità delle produzioni italiane ed europe». Secondo la Coldiretti occorre rispettare il deciso orientamento dei cittadini verso alimenti fortemente radicati con il territorio, senza ogm, garantiti «dal campo alla tavola», al quale la grande agricoltura italiana vuole rispondere positivamente grazie ai valori ambientali, territoriali e culturali che esprime e che non hanno bisogno del biotech. Soddisfazione è stata espressa anche dal responsabile ambiente di rifondazione comunista, Roberto Musacchio, che ha colto l'occasione per ribadire che «la questione di fondo per l'Italia e l'Europa è la moratoria totale rispetto agli ogm». ---------------------------------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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