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Rifiuti Scanzano
- Subject: Rifiuti Scanzano
- From: "Antonicelli Michele" <peter.antonicelli at libero.it>
- Date: Thu, 20 Nov 2003 18:02:03 +0100
Estratto verbale del consiglio comunale ADUNANZA STRAORDINARIA DEL 17 NOVEMBRE 2003 DELIBERA N° 45 OGGETTO: Scorie radioattive a Scanzano Jonico - Determinazioni Il Consigliere Miola relaziona: " Il Consiglio dei Ministri in data 13 ottobre, su proposta del Presidente, ha emanato un Decreto legge, nel quale viene individuato nel comprensorio del Comune di Scanzano, un sito per lo stoccaggio di rifiuti nucleari accumulati negli ultimi 40 anni; tutte le scorie, nessuna esclusa, comprese quelle di terza categoria, le più pericolose , quelle che permangono in eterno. Questa scelta, per tutti i paesi che si affacciano sul mar Jonio, è scellerata perché mette in ginocchio l'economia di interi territori che vivono di turismo, agricoltura e pesca. La vocazione agricola e turistica di questa zona è evidente nei miliardi di vecchie lire investite in questi settori e per i quali questa decisione significa la morte. Qui la riforma agraria degli anni 50 ha trasformato tanti braccianti in piccoli proprietari terrieri. Pochi ettari di terra, 5-6, hanno cambiato le condizioni di migliaia di famiglie da braccianti ad imprenditori. Agricoltura tradizionale, ma anche biologica, che ha sviluppato una produzione diversificata e ai primi posti in Europa - soprattutto per la produzione di fragole - una zootecnia all'avanguardia coi tempi, un pullulare di impianti di trasformazione e commercializzazione. La manodopera impegnata nei campi da marzo ad ottobre è di 12 mila braccianti, tanti quanti gli occupati dell'ILVA e molti in più dello stabilimento della FIAT di Melfi. Anche il settore turistico ha subito enormi trasformazioni. Importanti investimenti sono stati fatti su tutto l'arco jonico, da Castellaneta Marina fino in Calabria, per sviluppare un polo turistico di importanza europea: 580 miliardi per il villaggio turistico "Valentino", 550 miliardi per i villaggi di Porto Greco e "Valtur". E' inoltre inaccettabile che il Governo prenda provvedimenti - che condizioneranno un'area importante del territorio italiano per secoli - in questo modo, con un blitz improvviso, in dispregio a tutti i principi democratici che regolano le competenze territoriali e istituzionali, con un comportamento illogico e illegittimo; esso è oltraggioso nei confronti di una collettività laboriosa che ha saputo fare i conti con lo sviluppo, che ha smesso di chiedere e ha cominciato a dare a questo paese. La scelta di trasformare la Basilicata nella pattumiera delle scorie nucleari è, infatti, più che inattesa ed arriva senza essere passata attraverso quel necessario confronto con le Istituzioni locali, la Regione, gli altri soggetti interessati. Si tratta di una interferenza grave, che conferma la scelta del governo nazionale di tutelare solo le aree e i poteri forti del Paese, che contrasta fortemente con le politiche di sviluppo locale, faticosamente attivate e che puntano sul protagonismo del territorio. Comunque questa soluzione trova nella Lega Nord i suoi più entusiastici sostenitori, fautori di un neo colonialismo tecnologico. Un modo di procedere per niente trasparente e per niente democratico. Questa scelta, inoltre, non tiene conto della situazione già disastrosa della zona jonica: ILVA, con le sue emissioni di gas tossici nell'atmosfera che ha determinato l'aumento vertiginoso delle malattie respiratorie e di tumori; i rifiuti radioattivi di Statte, che ha già allarmato la commissione bicamerale sui rifiuti. Alla luce di quanto sta accadendo è necessaria una mobilitazione generale, che coinvolga tutti i comuni interessati, sia in Basilicata sia in Puglia. Si chiede: - la revoca immediata del Decreto Legge 132, emanato il 13 novembre dal Consiglio dei Ministri; - la convocazione della conferenza Stato-Regioni. IL CONSIGLIO COMUNALE Uditi gli interventi del consigliere Gasparre e dell'Assessore Putignano; Con voti favorevoli 9 espressi per alzata di mano da n.9 consiglieri presenti e votanti; D E L I B E R A 1. approvare la relazione del Consigliere Miola e per l'effetto chiedere: a) la revoca immediata del Decreto Legge 132, emanato il 13 novembre dal Consiglio dei Ministri; b) la convocazione della conferenza Stato-Regioni. 2. inviare copia della presente al Presidente Consiglio dei Ministri, al Presidente della Regione Basilicata, ai Parlamentari eletti nei collegi dell'area interessata e delle aree limitrofe, al Sindaco di Scanzano Jonico e a tutti i Sindaci della zona interessata; 3. chiedere che i Segretari Nazionali di Partito organizzino una manifestazione di carattere nazionale per bloccare il Decreto e rivolgere invito ai Parlamentari di Centro destra e centro sinistra, eletti nei collegi delle aree interessate, di votare contro la conversione in legge del citato Decreto, qualora non fosse stato preventivamente ritirato dal Governo.
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