Comunicato stampa: Basta fame, basta quote



Comunicato stampa

Cospa Nazionale - AltrAgricoltura Nord Est


Roma, 17 ottobre 2003

Basta  fame,  Basta quote,
Nella giornata mondiale dell’alimentazione migliaia di  agricoltori e
allevatori hanno aperto la mobilitazione per rivendicare una politica
agricola altra e diversa da quella portata avanti dall’unione Europea, dal
governo Berlusconi e in particolare dal ministro Alemanno.
Si sono svolte decine di manifestazioni in tutto il paese, presidi con
trattori nel
Piemonte , nel Veneto nel Lazio e nella Puglia. Si è tenuta, inoltre, a Roma
nella sala della Promoteca, al Campidoglio,  una  grande, affollatissima,
assemblea  sul tema della  sovranità alimentare, il diritto a un cibo
italiano che non uccida, il diritto a una agricoltura italiana con
agricoltori che lavorino nella certezza del loro lavoro in antagonismo ai
modelli proposti dalle multinazionali della chimica e della genetica.

Wilmare Giacomazzi  presidente del Cospa nazionale, coordinatore , ha
affermato:"I cittadini Italiani  devono sapere che 840 milioni di persone
soffrono di fame cronica, è che  per la prima volta nella storia dell’
umanità milioni di persone hanno paura di ciò che mangiano. La secolare
funzione etica dell’agricoltura e del cibo è tradita, ogni giorno, dalla
ripugnate volontà  di pochi di trasformare  il cibo, con pratiche e modi
dannosi per l’uomo, per gli animali e per l’ambiente, in  fonte di illecito
profitto.
Noi agricoltori subiamo  fortissima la pressione  delle potenti lobby della
chimica e della genetica, che vogliono imporre all’U.E. e al nostro paese le
colture OGM, devastando saperi millenari tramandati di generazione in
generazione, che hanno fatto del nostro lavoro, dei nostri prodotti, un
paniere invidiato da tutto il mondo. Noi siamo qui a denunciare che  le
nostre  D.O.P. più invidiate sono in pericolo, in particolare  il “Grana
Padano” e il “Parmigiano Reggiano”  rischiano di essere depredate dai
competitori internazionale perché non c'è più latte italiano sufficiente nel
nostro paese. Il governo, nella persona del ministro dell’agricoltura, sta
predisponendosi a varare la licenza di seminare cereali inquinati da O.G.M.,
dannosi alla nostra agricoltura e di dubbia sicurezza alimentare per i
consumatori; inoltre continua ad accanirsi contro gli allevatori Italiani
con una tale determinazione che sta distruggendo il nostro patrimonio
zootecnico con l’orribile strumento del decreto delle quote latte. Non
possiamo che chiedere le dimissioni di Alemanno per manifesta incapacità di
capire la nostra agricoltura  e di fare gli interessi del nostro paese."
"Noi continuiamo la mobilitazione", ha concluso Wilmare "e ci batteremo per
proteggere le nostre aziende e il nostro lavoro  ma ancor più per garantire
ai consumati cibi in tavola senza O.G.M. e d sicura provenienza nazionale".

Mauro Giaretta, presidente del Cospa di Vicenza, nel corso del suo
intervento  ha parlato di diritti, affermando: “Se esiste ancora  il diritto
nel nostro paese, allora noi allevatori siamo nel giusto perché abbiamo
sempre rispettato le leggi in materia agricola ed in particolare perché
abbiamo sempre fatturato il latte garantendo i cittadini consumatori. Le
politiche e la gestione delle quote latte  nel nostro paese invece si
reggono senza certezze in quanto continua a mancare l’anagrafe bovina  e sui
criteri di distribuzione ben due commissioni parlamentari hanno accertato
che sono stati iniqui.  Per questo, ha concluso Mauro Giaretta, la
magistratura ci ha sempre dato ragione, ma oggi vogliamo finirla con i
ricorsi legali vogliamo vivere e lavorare in pace, chiediamo che il decreto
Alemanno  venga ritirato, chiediamo che l’Italia entri fra qui paesi in cui
il diritto sia un valore vero ponendo fine all’arbitrio.


Luciano Mioni di AltrAgricoltura Nord Est, nel corso del suo intervento, ha
affermato  “oggi l’agricoltura in quanto produttrice di cibo è uscita per
sempre dall’ombra. I cittadini vogliono capire, vogliono sapere quale futuro
alimentare li aspetta, perché oggi di cibo si può anche  morire, nel sud del
mondo perché manca, qui nel ricco occidente, grazie alle sfrenate politiche
liberiste, si rischia di morire causa cibi senza etica.  Al controvertice di
Riva del Garda AltrAgricoltura aveva lanciato questa scadenza nell'intento
di focalizzare l'attenzione di movimenti ed istituzioni attorno alla "nuova"
centralità del mondo agricolo, sapevamo che il destino degli agricoltori non
era cosa che riguardasse gli specialisti, ma riguarda l'intera società
civile, perché tutti mangiamo.
Oggi dobbiamo aprire  e  praticare una vera alleanza, non di sigle, ma di
uomini e di donne per costruire un modello agricolo libero da OGM e dalle
politiche delle multinazionali."

Cosimo Gallone, del Cospa di Bari ha affermato “Noi agricoltori non
comprendiamo e combattiamo  l’accanimento della Comunità Europea e di chi
dovrebbe rappresentarci nel modo più autorevole, il Ministro dell’
Agricoltura, verso l’agricoltura italiana, in particolare quella del sud
Italia.  Da oltre un anno continua una martellante campagna contro il nostro
lavoro, contro la nostra produzione agricola zootecnica che vede 11.800
aziende, strozzate da multe pazzesche, costrette alla chiusura. Nel settore
zootecnico del latte, più di 10 aziende al giorno chiudono per sempre, una
media giornaliera di 1000 di vacche da latte, animali  di altissima
genealogia vero patrimonio della nostra agricoltura, sono inviate al macello
per la  criminale politica delle quote latte e a questo si aggiunga i
tremendi esperimenti del ministero della sanità che sul bestiame del sud del
nostro paese va facendo con le vaccinazioni contro la Blue Tongue. Chiediamo
alle forze sociali di impegnarsi, perché sia garantito il diritto al lavoro,
vero motore di impegno e riscatto sociale , e alla vita delle nostre imprese
che producono certezza di reddito per noi allevatori e  grande ricchezza
sociale."

Una delegazione di allevatori,  guidata da Mauro Giaretta e Maddalena
Aldegheri, si  incontrata nel pomeriggio con il sottosegretario alle
politiche agricole,  Dozzo, al quale ha consegnato le lettere con cui ogni
singolo allevatore ha rimandato al mittente l’appello lanciato  dal ministro
Alemanno sulle quote latte ed inviato a casa di ciascun allevatore. L’
avvocato Maddalena Aldegheri,  a nome del Cospa Nazionale,  ha formulato la
proposta al governo di estrapolare la quantità di latte necessario per al
produzione delle DOP .

Una delegazione dei Cospa ed AltrAgricoltura è stata ricevuta,
dall'incaricata del presidente della Repubblica, al Quirinale. Giacomazzi,
che la guidava, ha chiesto una particolare attenzione del Presidente della
Repubblica sugli effetti dannosi per il paese, per la nostra agricoltura,
del decreto Alemanno ed ha illustrato come il mondo contadino sia, al pari
dei cittadini, contrario all’introduzione di coltivazioni contenenti
Organismi Geneticamente Modificati.
La delegazione ha offerto al Presidente, così come un’altra al Papa, un
cesto contenente mais rosso, il Maranello, miele, Grana Padano Free OGM, i
pieghevoli titolati “Oggi di cibo si può morire” che gli allevatori
distribuiscono nelle giornate di lotta ed informazione davanti ai
supermercati, un dono simbolico che porta sulla tavola delle istituzioni il
problema di salvaguardare l’agricoltura e la produzione di cibo sano.

La giornata di mobilitazione si è conclusa con l’impegno ad organizzare, nel
nostro paese, una campagna per un cibo free OGM, che partendo dalle nostre
tradizioni agricole riaffermi la sua funzione etica di rigeneratore della
vita, e che punti a soddisfare le esigenze di qualità e sicurezza alimentare
dei cittadini  del nostro paese.

L’impegno di Cospa ed AltrAgricoltura per la Sovranità alimentare di tutti i
popoli, contro gli O.G.M., per la difesa delle aziende agricole, delle
produzioni D.O.P., del modello di agricoltura a conduzione diretta, fa parte
integrante della Giornata Mondiale per l’Alimentazione, per dare dignità e
speranza al lavoro contadino in tutti i paesi del mondo, per dare un cibo
che rigenera vita, ricchezza sociale, dignità e lavoro anche al nostro
paese.

AltrAgricoltura Nord Est
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