Vaticano e Ogm: lettera Bcp a mons. Martino



Invio la seguente lettera a Mons. Martino sulle sue dichiarazioni di
apertura del Vaticano sugli Ogm come strumento per combattere la fame, con
invito alla pubblicazione. Grazie!

Mariagrazia Bonollo - ufficio stampa Beati i Costruttori di Pace

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Mariagrazia Bonollo
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Alla c.a. Mons. Renato Raffaele Martino

Presidente del Pontificio Consiglio

della Giustizia e della Pace

I - 00120 Città del Vaticano

fax: 06 69887205



LETTERA APERTA
                                                                           

Eccellenza reverendissima,

dal 6 al 9 agosto, nei giorni memoriali dei bombardamenti su Hiroshima e
Nagasaki, abbiamo realizzato un seminario "Per un futuro senz'armi". Della
violenza armata abbiamo cercato di analizzare principalmente l'aspetto
culturale, senza tuttavia perdere di vista il quadro strutturale di un
ordine mondiale che allarga sempre più la forbice tra il 20% di
privilegiati e l'80% di utili o addirittura superflui.
Con molta sincerità e schiettezza, dobbiamo confessarle che siamo rimasti
molto sorpresi, sconcertati e amareggiati da come i mezzi di informazione
hanno presentato "La svolta del Vaticano: Sì al cibo transgenico per
vincere la fame."
Abbiamo fiducia nel "saggio discernimento e il rigoroso controllo
scientifico ed etico" con cui la Pontificia Commissione vuole affrontare la
problematica, ma ci hanno turbato alcune anticipazioni, così come sono
state riportate dai giornali.
"Dio creò l'uomo perché domini sui pesci del mare e sugli uccelli del
cielo": esercitare la signoria sul creato alla modalità di Dio significa
responsabilità sulla creazione non dominio capitalistico in vista del
profitto, è servizio alla vita mantenendo la biodiversità come la grande
risorsa per le future generazioni, non l'omologazione per l'agricoltura
industriale e gli interessi della grandi multinazionali. La grande
attenzione della Chiesa per la vita umana va estesa a tutta la vita, perché
tutto alla fine arriva all'uomo.
"Il Pontefice desidera ardentemente fare qualcosa per i miliardi di persone
che ogni notte si coricano senza cena. La santa Sede vuole saperne di più
sulle nuove tecnologie e come venire in aiuto a quanti vivono in povertà":
non sta nella mancanza di cibo la causa della fame nel mondo; già l'uso
della meccanica e della chimica hanno aumentato la produzione ma hanno
anche aumentato il divario tra nord e sud; il cibo è prodotto in quantità
eccessive in molte parti del mondo e viene distrutto per ragioni di
mercato, molti agricoltori del nord del mondo vengono pagati per lasciare
incolto il terreno.
Non c'è bisogno di essere particolarmente esperti per capire che il
problema della fame nel mondo non è questione di produzione agricola, ma di
politiche economiche e di regole diverse. Il cibo c'è, ma manca l'accesso a
causa della povertà.
Gli OGM nella situazione attuale, con la proprietà intellettuale,
aumenterebbero la dipendenza dell'umanità povera.
Dopo gli USA l'Argentina è il più grande produttore di OGM. Ha dovuto
arrendersi ali principali colossi alimentari. Come si spiega che,
nonostante i risultati straordinari degli ultimi 5 anni nella produzione di
OGM, metà della popolazione oggi è in condizione di vulnerabilità
alimentare ed è cresciuta la povertà?
I contadini indiani e latinoamericani ci chiedono di aiutarli a difendere
la biodiversità dei loro ecosistemi. Ci hanno dimostrato, ovunque sia stata
provata la coltivazione di OGM, che la coesistenza tra tradizionale e
modificato con le biotecnologie è impossibile.
I poveri sarebbero costretti a un unico tipo di alimentazione imposta: di
fatto cavie di tutta l'umanità perché poveri.
La proprietà intellettuale delle multinazionali verrebbe estesa a tutte le
fonti della vita. In base a quale diritto e con quali motivazioni può
essere brevettato un prodotto naturale?
In molti siamo preoccupati perché i gruppi di potere che stanno dietro
all'industria delle armi sono gli stessi che sono interessati alla
produzione e al mercato degli OGM. La ricerca che la Commissione vaticana
si accinge a fare purtroppo cade già nel bel mezzo di un conflitto
mondiale. Prima ancora che un problema scientifico, quello degli OGM è un
problema politico.
Chi spinge sugli OGM oggi e in vista di che cosa?
Questa dovrebbe essere la vera preoccupazione morale. I poveri non devono
essere i destinatari delle nostre scelte imposte, ma i soggetti della
storia.
Prima si pretenda che vengano onorati gli impegni internazionali, tutte le
promesse non mantenute dai paesi ricchi, ci si pronunci sul diritto al cibo
e sulla sovranità alimentare, poi cerchiamo insieme come uscirne. Ma non
usiamo la fame dei poveri come pretesto per avvalorare interessi poco degni
della persona umana.

Accolga queste nostre osservazioni e preoccupazioni come realtà condivisa
con moltissime persone che già da tempo si stanno impegnando sui temi della
giustizia, della pace e della salvaguardia del creato.

Le porgiamo gli auguri di un proficuo lavoro.


L'assemblea del seminario "Per un futuro senz'armi" (Padova, 6-9 agosto 2003)
Don Albino Bizzotto, presidente di "Beati i costruttori di pace"
Lidia Menapace, portavoce della Convenzione permanente di donne contro la
guerra
Francesco Ianuzzelli, portavoce di Peacelink
Daniele Lugli, segretario del Movimento Nonviolento



Padova, 9 agosto 2003




Ass. Naz.le Beati i Costruttori di Pace

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