Associazione TarantoViva



Spettabili amici,
a quest'ora scrivo questa mia nella speranza che il
materiale che invio possa interessare.

E' nata una nuova associazione di tarantini denominata
'TarantoViva' nella quale ricopro orgogliosamente la
carica di presidente.
Siamo presenti in Internet all'indirizzo
www.tarantoviva.it ... invito a visitare il sito nato
il 2 Luglio scorso e quindi ancora in fase di
allestimento ma nello stesso tempo molto attivo e
ricco di contenuti.

Ma vengo subito al sodo ...
Abbiamo realizzato 200 manifesti sul degrado delle
coste tarantine e presenteremo l'iniziativa in
occasione dell'approdo della Goletta Verde di
Legambiente al molo S. Eligio:
si terrà una cerimonia sabato 19 Luglio alle ore 11
con la presenza di uno stand di prodotti tipici.
Ovviamente sulla goletta ci sarà una rappresentanza di
alcuni ns Soci che mostrerà i manifesti facendo un
breve discorso per la presentazione dell'associazione.
Invito ufficialmente tutti e spero ci siate
compatibilmente con i vostri impegni ... allego un
articolo di presentazione nonchè il bozzetto dei
manifesti che saranno affissi in città dal 19 pv.

E' la nostra prima iniziativa ed Vi invio questa nota
informativa in quanto redazioni sensibili ai problemi
che attanagliano la ns bella Taranto!
Ringrazio per il tempo dedicatomi ...
Spero vivamente che accolgiate l'invito e spero
possiate dedicarci uno spazio fra i vostri servizi
giornalistici a noi che giornalisti non siamo ma che
abbiamo a cuore le sorti tarantine.

Associazione TarantoViva
Girolamo Albano

P.S. chiunque volesse più informazioni a riguardo non
esiti a scrivermi od a contattarmi telefonicamente al 338/4680493

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Quando si è lontani gli oggetti dei ricordi più cari diventano nitidi,
acquistano particolari più belli e si arricchiscono di sfumature che li
rendono ancora più suggestivi.
Quando poi si è vicini agli oggetti della memoria capita di oscillare tra
le emozioni e le disillusioni, fra un passato fantastico e un presente a
volte troppo diverso.
Tuttavia in certi casi la realtà presente è tanto deludente, è tanto
sciupata, è tanto brutale che il contrasto col passato stride e fa male al
cuore e non si può sopportare.
Noi vogliamo parlare della pineta di Marechiaro.
Quando eravamo bambini andavamo a mare lì, era un posto facile da
raggiungere sia in macchina che in pullman, la distanza era breve e la
frescura offriva un pronto sollievo al caldo del viaggio. All'ombra dei
pini giocavamo, mangiavamo, dormivamo e venivano pure gli anziani di casa.
Il panorama era bellissimo:
forse per un gioco di correnti si era creata una specie di laguna dove
l'acqua era poco profonda e più tiepida e sguazzavamo come in una piscina
naturale.
Sotto la sabbia c'erano le vongole e il massimo danno che ci poteva
capitare era di inciampare in qualche scoglio.
E adesso?
Adesso basta fare viale Jonio, superare Chiapparo e fermarsi pochi minuti a
guardare, se riuscite a resistere.
La pineta e' ridotta ad una pattumiera in cui ogni tipo di immondizia è
imparzialmente rappresentato ed equamente disperso a ricoprire tutto il
sito.
I resti scrostati del vecchio stabilimento balneare conferiscono un tratto
spettrale e probabilmente offrono comodi nascondigli a chi ha bisogno di
nascondersi.
Lo sappiamo che sulla nostra costa altre pinete sono accidentalmente
bruciate e non sono state ancora ripiantate ne' forse lo saranno mai.
Lo sappiamo che da noi tanti angoli di paradiso sono stati trascurati fino
all'abbandono e violati fino allo scempio.
Lo sa Iddio e lo sanno tutti i tarantini che la città ed i cittadini hanno
bisogno di spazi verdi.
Sappiamo pure però che la pineta di Cimino e' stata salvata e restituita
alla popolazione.
Molto di più sappiamo che ogni estate centinaia di bagnanti, decine di
famiglie con tanti bambini si assiepano sulla spiaggia vicino alla pineta.
I bambini giocano ancora su quella sabbia, che adesso è piena di brutture,
di schifezze, di pericoli subdoli e che fanno spavento solo a pensarci.
Non tanto e non solo zecche ed altri animali selvatici sono in agguato, ma
siringhe, profilattici, bottiglie sane ed in cocci, lattine, fazzolettini
imbrattati e reperti a metà strada fra il laboratorio di microbiologia e la
discarica abusiva.
Tutto ciò non può essersi accumulato in un mese e neppure in un anno.
Perchè quei bambini devono giocare in quelle condizioni e devono correre
dei rischi?
Forse perchè le loro famiglie non possono pagare l'ingresso negli stabilimenti?
Perchè quella pineta non viene restituita allo splendore che possiede per
natura?
E perche' questo splendore non viene ridato a tutta la costa nostra ed a
tutto il nostro golfo?
Per questo, per trovare delle risposte, abbiamo costituito un'associazione
che si chiama TarantoViva.
Per questo abbiamo preparato un progetto che abbiamo chiamato "Marechiaro
come il Cimino".
Per questo abbiamo deciso di realizzare dei manifesti con le foto delle
violazioni e dello scempio della costa: saranno affissi e saranno visibili
per tutti in occasione dell'arrivo della Goletta Verde.
La salvaguardia dell'ambiente non serve solo alle anime sensibili e
poetiche, ma crea salute e forse benessere.
Noi vogliamo parlare di Marechiaro e della sua pineta in attesa di essere
recuperata e continueremo a farlo fino a quando non saranno attuati i
provvedimenti e gli interventi adeguati a fare cessare lo stridente e
doloroso contrasto che sentiamo dentro quando confrontiamo il disastro
attuale con la bellezza del passato.

Associazione TarantoViva
Girolamo Albano - Giulio Capilli - Roberto Petrachi - Gianluca Scafa
Internet: www.tarantoviva.it