LA VERITA' SUI DECRETI ELETTROSMOG DEL GOVERNO.



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COMUNICATO STAMPA del 22 FEBBRAIO 2003

ELETTROSMOG: LA VERITA' SUI NUOVI LIMITI ESALTATI DAL MINISTRO
MATTEOLI.

I NUOVI LIMITI DECISI IERI DAL MINISTERO DELL'AMBIENTE PER
L'ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AI CAMPI MAGNETICI GENERATI DAI
TRALICCI E DALLE CABINE DI TRASFORMAZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA
NON HANNO ALCUN FONDAMENTO SCIENTIFICO, NON PROTEGGONO I BAMBINI DAL
RISCHIO DOPPIO DI CONTRARRE LA LEUCEMIA E FANNO SOLTANTO GLI
INTERESSI DELL'ENEL CHE IN TAL MODO EVITERA' QUALSIASI OPERA
DI RISANAMENTO DEI SUOI IMPIANTI PIU' A RISCHIO.

LA DEROGA PER I LASTRICI SOLARI DAL LIMITE DI 6 VOLT/METRO PER
L'ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI
GENERATI DALLE ANTENNE DELLA TELEFONIA MOBILE E DAI RIPETITORI
RADIOFONICI E RADIOTELEVISIVI DETERMINERA' UN INVEROSIMILE
AUMENTO DEL FONDO ELETTROMAGNETICO URBANO, COMPLETANDO COSI' IL
LORO ESPROPRIO, GIA' INIZIATO COL DECRETO GASPARRI, AI DANNI DEI
LEGITTIMI PROPRIETARI PER CONSEGNARLI DEFINITIVAMENTE NELLE MANI DEI
GESTORI DELLA TELEFONIA MOBILE.

1. Nonostante la ricerca epidemiologica mondiale e l'Associazione
Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Organizzazione Mondiale
della Sanità) siano concordi sull'esistenza di un rischio
doppio di leucemia infantile per l'esposizione ai campi magnetici
generati da tralicci e cabine dell'energia elettrica superiori a
0.4 microTesla (rif.: British Journal of Cancer, settembre 2000, e
comunicato stampa IARC del 27 giugno 2001 in www.iarc.fr) ed altri
recenti studi epidemiologici hanno accertato che esiste un rischio
di aborto da 2.9 a 5.7 volte più elevato per esposizioni a campi
magnetici superiori a 1.6 microTesla (rif.: Epidemiology, gennaio
2002), il Ministero dell'Ambiente, di concerto col Ministero
della Salute, emana un decreto che dispone un valore di 10
microTesla per gli impianti esistenti e di 3 microTesla per i nuovi,
entrambi pertanto privi di fondamento scientifico e che non
salvaguardano la popolazione dai provati effetti a lungo termine, ma
che consentono all'Enel di evitare il risanamento degli impianti
più a rischio.

2. Allo stesso tempo, per le antenne della telefonia mobile e per i
ripetitori radiofonici e radiotelevisivi viene introdotta una
pericolosa deroga: per i lastrici solari non varrà più il
limite di 6 Volt/metro, bensì di 20 V/m nel caso della telefonia
mobile e dei ripetitori radiofonici in onde corte e radiotelevisivi,
di 60 Volt/metro per i ripetitori radiofonici in onde medie, e di 40
Volt/metro per i ponti radio. Ciò significa che verrà
sensibilmente incrementato il livello di esposizione della
popolazione  al campo elettromagnetico di fondo a radiofrequenza,
sanerà d'ufficio i lastrici solari di Roma Nord inquinati
dalla Radio Vaticana, consentendole di incrementare le proprie
emissioni, e permetterà ai gestori della telefonia mobile di
completare l'esproprio dei stessi lastrici solari già messo in
atto con il vergognoso Decreto Gasparri che, all'art. 11,
denominato "Limitazioni legali alla proprietà privata",
stabilisce che "L'operatore di telecomunicazioni incaricato del
servizio può agire direttamente in giudizio per far cessare
eventuali impedimenti e turbative al passaggio ed alla installazione
delle infrastrutture.".

3. La strategia è chiara: il Ministero dell'Ambiente, di
concerto con quelli della Salute e delle Comunicazioni, istituisce
commissioni unilaterali di esperti che propongono limiti molto meno
rigidi in ottemperanza a linee guida europee ormai da rivedere
profondamente, per poi arrivare a pericolose soluzioni prive di
validità scientifica ma rispondenti soltanto agli interessi di
lobbies economiche.