Occupata l'Eni da Verdi e Disobbedienti



COMUNICATO STAMPA



AMBIENTE: AMBIENTALISTI ALL'ENI, VIA DAL PROGETTO OCP

Blitz questa mattina nella sede dell'azienda



Si è concluso senza incidenti il blitz degli ambientalisti che questa
mattina a Roma hanno occupato per alcune ore l'ingresso interno dell'ENI.



Una sessantina di attivisti dei Verdi, del movimento dei Disobbedienti e
dell'associazione Ya Basta protestavano per la partecipazione dell'azienda
italiana al progetto dell'OCP (Oleoducto de Crudos Pesados), un oleodotto
di oltre 500 km che in Ecuador devasterà aree di foresta amazzonica e
metterà in pericolo la sopravvivenza delle stesse popolazioni indigene.



"E' grave - ha dichiarato Angelo Bonelli, responsabile Esteri della
Federazione dei Verdi - che nessun dirigente dell'azienda abbia accettato
il nostro invito ad incontrarci, nonostante la manifestazione fosse
assolutamente pacifica".



"Noi stiamo difendendo dei diritti universali - ha aggiunto Giuseppe De
Marzo, recentemente arrestato ed espulso dall'Ecuador per aver manifestato
sul territorio interessato all'oleodotto -, come il diritto all'acqua e ad
una vita degna messi in discussione dai comportamenti criminali di
multinazionali che nel mondo mettono in pericolo i diritti nostri e delle
future generazioni".



Grazia Francescato, presidente onorario dei Verdi ha ricordato che il
partito è impegnato da oltre due anni per denunciare i danni di questo
progetto e per chiedere che le aziende italiane coinvolte (ENI e BNL)
escano dal consorzio.



Roma, 5 dicembre 2002 

Per informazioni: Ufficio stampa Verdi - Giovanni Nani - tel. 335/474212