comunicato: STOP OGM ILLECITI



su http://www.vasonline.it il dossier di VAS


COMUNICATO STAMPA

VERDI AMBIENTE E SOCIETA' (VAS) -COLDIRETTI, ANCC COOP, FEDERCONSUMATORI,
CODACONS, ADUSBEF,  AIAB, GREENPEACE, ACU, CNA ALIMENTARE,  ASSEME,
CROCEVIA, ADOC, ADICONSUM, UNC

STOP OGM ILLECITI

Che il confronto sulla questione OGM fosse truccato a priori, era noto da
tempo. Ma ora con la scoperta che nessuno degli OGM commercializzati
dispone del necessario Codice Doganale per poter essere lecitamente
esportati, importati e trasportati in lungo e in largo per il pianeta,
quello degli OGM torna ad essere un esclusivo problema delle multinazionali
che vorrebbero commercializzarli e non più un problema per governi,
agricoltori, industrie agro-alimentari e consumatori che degli OGM hanno
già detto di volerne fare a meno. Infatti, se il blocco immediato delle
importazioni di materia prima alimentare (soia e mais)
contaminati da OGM, a livello nazionale e comunitario, si impone per
fermare l?evidente elusione delle norme fiscali, l'immediata assegnazione
del Codice Doganale a ciascun OGM è per noi un obiettivo prioritario,
poiché questo obbligherà finalmente le multinazionali a una
rigorosa segregazione delle merci OGM da quelle di origine naturale. E
questo perchè ai sensi della normativa doganale internazionalmente
condivisa non è possibile mescolare prodotti con codici doganali diversi.
Insomma, intenzionale o accidentale che sia, l'odierno inquinamento da OGM
delle sementi e della materia prima agricola sarà impedito in ragione delle
norme fiscali e obbligherà le multinazionali a sottoporre alla prova del
mercato prodotti OGM in quanto tali e non furbescamente mescolati con
quelli naturali. Ristabilite con ciò leali
regole di mercato fondate sulla libertà di scelta non è difficile prevedere
che i prodotti OGM rimarranno largamente invenduti nei magazzini delle
multinazionali, a riprova che quello delle biotecnologie applicate
all?agricoltura e all'alimentazione è uno dei più grandi fallimenti
economici che la storia industriale ricordi.

Roma, 30 ottobre 2002