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Fw: Nike e il sindaco di Roma - Clean Clothes Campaign
- Subject: Fw: Nike e il sindaco di Roma - Clean Clothes Campaign
- From: <margrita at libero.it>
- Date: Tue, 22 Oct 2002 00:23:29 +0200
> Ricevo da Giulio del Roma Nord-Est Social Forum e invito singoli e > associazioni di Roma che sono iscritti alla lista a inviare la lettera che > segue al sindaco Veltroni. Se servira', l'invito sara' esteso anche a chi > non abita a Roma. > Ciao. > Ersilia > > > Il Comune di Roma sta per accettare la sponsorizzazione della Nike che > "dona" gentilmente a 20 scuole di Roma i campi utilizzati per il torneo > Scorpion K.O. (le famose "gabbie"). > Il Coordinamento Cambia lo Sponsor ha preparato una lettera da inviare al > sindaco Veltroni per chiedergli di non accettare questa sponsorizzazione nel > pieno rispetto dell'Ordine del Giorno approvato dalla Giunta Comunale nel > 1997 e della Memoria di Giunta sugli investitori etici, che vieta al Comune > di accettare sponsorizzazioni da multinazionali coinvolte in campagne di > boicottaggio. > L'Assessore Nieri ha già fatto presente il problema al Sindaco, il quale ha > risposto che eviterà di accettare la sponsorizzazione solo se gli > perverranno lettere di protesta in tal senso. > SI INVITANO I SINGOLI E LE ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA RETE ROMANA CONSUMO > CRITICO a DIFFONDERE, FIRMARE E SPEDIRE QUESTA LETTERA (naturalmente con le > modifiche che vorrete apportargli) al Sindaco di Roma Walter Veltroni - > Piazza del Campidoglio 1. > > > Roma, Ottobre 2002 > Al Sindaco di Roma > Walter Veltroni > Alla Giunta del Comune di Roma > Ogg: Sponsorizzazioni al Comune di Roma da parte di multinazionali sotto > boicottaggio. > Gentile Sindaco, > chi le scrive è _ _ _ _ _ (mettere il nome e una breve descrizione > dell'attività dell'associazione). > Invitiamo Lei e la Giunta Capitolina a fare una scelta di "consumo critico", > cioè quel consumo attento non solo alla qualità ed al prezzo del prodotto, > ma anche alla sua storia (impatto ambientale e sociale) ed al comportamento > dell'impresa che lo offre sul mercato, premiando le aziende che tengono una > condotta virtuosa, ovvero rispettosa dell'ambiente, della vita, della salute > e della dignità dell'uomo, e penalizzando viceversa le imprese che, nella > ricerca del profitto, non si fanno scrupolo di compiere abusi umani, sociali > ed ambientali. > Negli ultimi anni si è potuto apprezzare un crescente interesse da parte > della società civile intorno a queste problematiche, rispetto alle quali > anche la Pubblica Amministrazione ha dimostrato una maggiore sensibilità, > che però, pur essendosi manifestata spesso con parole dette e scritte, > fatica ancora a tradursi in pratica concreta. > Nel 1997 il Consiglio Comunale di Roma ha infatti approvato un Ordine del > Giorno, con cui si è impegnato "a non accettare per attività culturali, > sportive ed educative, nonché per l'esecuzione di lavori pubblici > nell'ambito del territorio comunale, la sponsorizzazione e la pubblicità di > compagnie produttrici di latte in polvere, di alimenti per l'ìnfanzia e di > altri prodotti", poichè esse, secondo dati UNICEF e quindi di indiscutibile > obiettività, contribuiscono alla MORTE DI 4000 BAMBINI AL GIORNO nei Paesi > del Sud del mondo con l'adozione di tecniche di marketing irresponsabili ed > in palese violazione del Codice OMS del 1981 sulla commercializzazione dei > sostituti del latte materno. > In particolar modo l'OdG si riferisce alla Nestlé s.a., leader del settore > ed autrice del maggior numero di violazioni riscontrate del Codice OMS. > L'impegno preso con quest'Ordine del Giorno non ha finora trovato attuazione > alcuna, come testimoniano alcuni fatti che vogliamo citare a titolo > esemplificativo: > · permane infatti la sponsorizzazione Nestlé dei mosaici che abbelliscono le > stazioni della metropolitana con le relative targhe; > · la manifestazione "Eurochocolate", patrocinata dal Comune, vedeva tra i > suoi sponsor la Perugina-Nestlé; > · il Comune di Roma offre il suo contributo economico, nella forma del > comodato gratuito per 12 anni dell'area comunale su cui sorge la struttura, > ad Explora - Museo dei Bambini scarl onlus, che è altresì sponsorizzato da > Nestlé Italia per una somma di 300 milioni. > Purtroppo veniamo ora a conoscenza del fatto che il Comune di Roma intende > accettare dalla Nike inc. in "dono" una ventina di campi sportivi, che dopo > essere stati utilizzati per il Torneo Scorpion K.O., verrebbero destinati ad > altrettante scuole romane. > Si tratta ancora una volta di una forma di sponsorizzazione che contrasta > con l'indirizzo espresso dall'OdG e con la sensibilità ed attenzione da Lei > dichiarata in campagna elettorale su queste tematiche. > Le facciamo infatti presente che, a fronte di un positivo impegno assunto > dalla Nike in Pakistan con l'adesione ad un programma dell'OIL di > monitoraggio del lavoro minorile, le inchieste nelle fabbriche indonesiane > confermano che i lavoratori vengono trattati come macchine. > Gli stipendi che si aggirano intorno ai 56 $ al mese non garantiscono una > vita dignitosa e gli stipendi minimi legali non sono al passo con l'aumento > del costo degli alimenti. > L'imprigionamento di Ngadinah Binti Abu Mawardi della fabbrica di Panarub > (Adidas) e il tentato omicidio di Rakhmat Suryadi della fabbrica di Nikomas > Gemilang (Nike ed Adidas) impedisce agli operai di intraprendere attività > sindacale per il timore di ritorsioni. > Se da un lato diminuiscono leggermente le pressioni psicologiche e le > molestie sessuali, dall'altro il trattamento riservato agli operai non > garantisce ancora il rispetto della loro dignità (insulti, grida e l'assurda > pratica della verifica in fabbrica del ciclo mestruale delle operaie) e > della loro salute (inalazione di vapori tossici e troppi incidenti sul > lavoro con mutilazioni alle mani nella fabbrica di Nikomas Gemilang). > Tutto questo è documentato ampiamente nell'inchiesta "We are not machine" > realizzata nel periodo Luglio 2001-Marzo 2002 da Oxfam, Clean Clothes > Campaign e Global Exchange. > L'inchiesta è pubblicata sul sito > http://www.globalexchange.org/economy/corporations/nike/machines > In questi giorni Nike sta togliendo definitivamente le commesse al suo > fornitore indonesiano monomarca PT Doson. Questo comportera' il > licenziamento in tronco di 7 mila persone. A nulla sono valse le pressione > esercitate dai consumatori a livello internazionale, le proteste e gli > appelli dei dipendenti stessi. Nike rifiuta inoltre di pagare ai lavoratori > le indennita' di legge che il titolare della fabbrica non e' in grado di > corrispondere. > Nel 1996, quando l'Indonesia era sotto la dittatura di Suharto e non > esistevano sindacati liberi, il 38% delle scarpe sportive di Nike proveniva > da questo paese. Negli anni del difficile passaggio alla democrazia e > all'affermazione dei diritti sindacali che hanno portato anche a consistenti > aumenti dei minimi salariali, la quota di produzione assegnata all'Indonesia > e' scesa al 30% e, secondo stime del Wall Street Journal, potrebbe toccare > il 26% a ottobre quando saranno rescissi i rapporti commerciali con la PT > Doson. Attualmente oltre la meta' dell'intera produzione di scarpe sportive > Nike proviene da paesi dove costituire sindacati democratici puo' comportare > l'arresto o l'internamento in campi di lavoro forzato (Nike non ha ancora > risposto alla domanda dove intende trasferire le commesse della PT Doson). > Chiediamo quindi a Lei e alla Giunta Capitolina di non accettare la > sponsorizzazione Nike di cui sopra e di attivare gli organi competenti > perché l'OdG del 1997 relativo al problema del latte in polvere sia > trasformato in delibera o comunque in un atto che sia dotato di maggiore > efficacia cogente. > Firma: _ _ _ _ _ (ricorda di mettere la firma o di scrivere il tuo nome in > modo leggibile) > > > --------------------- > Per essere esclusi dalla lista o ricevere informazioni sulla Clean Clothes > Campaign, inviate un messaggio a : > ersilia.monti at mclink.it > > Ersilia Monti > (Coordinamento lombardo nord/sud del mondo - Rete di Lilliput Nodo di > Milano) > P.le Governo Provvvisorio 6 > 20127 Milano > tel.02-26140345 > email: ersilia.monti at mclink.it > ------------------- > > > > > > > > > >
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